Matteo Simone
Bisogna diventare sempre più resiliente e la bici è un buon strumento della palestra dello sport.
Nello sport bisogna fare sempre più rete e sapere su chi contare, fidarsi e affidarsi così come nella vita. Dopo uno stop, un passo alla volta, con coraggio e attenzione, si può decidere di ripartire in modo diverso con le risorse residue.
Lo sport è un’opportunità per approfondire la conoscenza di se stessi durante le prove dove si fatica, dove le salite sembrano non finire mai, dove si può mollare se non si usa la testa.
Si può praticare la bici come sport o per lunghi percorsi di conoscenza del territorio e di se stessi, con la bici si può uscire da soli o in gruppo. Un mondo dietro la bici, tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare
Non bisogna aspettare il momento migliore, non è opportuno rimandare, è sempre il momento del movimento all'inizio può bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé, non vorrai più scendere dal treno dello Sport sperimentando sempre più benessere e performance, inviterai sempre più gente. Lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati.
Pedalare, cercando l'equilibrio in bici, aiuta a pensare e riflettere, fare piani e programmi, elaborare pensieri e situazioni, ricordare episodi e situazioni, insomma la bicicletta può essere considerata un'opportunità per esplorare se stessi in profondità oltre che i territori.
La bicicletta permette di considerare la ciclicità della vita, che comprende salite e discese, fatica e rilassamento, periodi tristi e felici. Ci sono situazioni difficili e dobbiamo essere cauti e fiduciosi nell’affrontarle e poi accorgersi di aver risolto, di essere arrivati e apprezzeremo noi stessi per aver superato e vinto tutto, salite e crisi.
Tutto passa, tutto cambia; passa la salita, passa la crisi; rimane la consapevolezza che anche questa volta si è riusciti ad incrementare la forza interiore: un aiuto non solo nello sport ma anche nella vita lavorativa quotidiana, familiare, relazionale.
Se non ce la facciamo possiamo rallentare, possiamo anche scendere dalla bicicletta e recuperare o comunque ristorarci bene perché a volte si spendono molte energie e la stanchezza può incombere anche improvvisamente; a volte si va di fretta, trovandoci in situazioni da risolvere senza riposare e recuperare sperimentando stress e tensioni.
Analizzando ancora, la bicicletta può essere considerata una cara amica e la fatica diventa la nostra ombra amica che ci ricorda che sperimentare fatica fa accorgere di essere ancora vivi. Possiamo sempre essere fiduciosi, apprendere dall’esperienza con resilienza affrontando ogni situazione, crisi e fatica con consapevolezza e a piccoli passi. La bicicletta è metafora della vita; come per la bici c’è la ciclicità della salita e della discesa così nella vita c’è la crisi e la soluzione.
Mai darsi per sconfitti, ma accettando e cambiando il corso degli eventi con fiducia e resilienza uscendone fuori sempre più rafforzati. La bicicletta ha tante potenzialità: veicolo di conoscenza e consapevolezza, comodo e utile mezzo di trasporto ecologico e pratico.
Nella vita prima o poi la trovi una bici da pedalare che fa appassionare, fa mettere in gioco, fa sperimentare benessere e performance, permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi.
Non c’è un’età per iniziare a pedalare una bici, importante è quello che si sperimenta e a volte le sensazioni e le emozioni sono ricche e intense. La bici è una palestra di vita, una modalità per sperimentarsi e mettersi alla prova, un’opportunità per apprendere dall’esperienza e portare a casa sempre insegnamenti.
L’atleta attraverso l’esperienza con la bici sviluppa tanta consapevolezza del proprio essere, del proprio fare, delle proprie possibilità, capacità, delle proprie caratteristiche e risorse, dei propri limiti che esperienza dopo esperienza cerca di superare, di andare oltre, di osare sempre un po’ di più mettendosi in gioco e apprendendo sempre dall’esperienza sportiva che diventa palestra di vita per far meglio nella vita quotidiana familiare, lavorativa, relazionale.
L’atleta attraverso l’esperienza con la bici affronta la fatica, le crisi, gestendo e superando fatica e crisi e difficoltà incrementando sempre più la fiducia in sé, la sua efficacia nello specifico sport praticato, un’autoefficacia che poi si estende in altri contesti di vita e che incrementa anche l’autostima generale, sperimentando sempre più benessere fisico, mentale e relazionale.
La bici permette di trovare un tempo dedicato a se stessi da soli o in compagnia per fare qualcosa che diventa piacevole, fa sperimentare sensazioni ed emozioni, fatica e impegno per raggiungere obiettivi con determinazione e trasformare sogni in realtà.
Il saggio “Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico, dal benessere alla prestazione ottimale” offre uno spunto di riflessione su aspetti quali la salute e lo sport.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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