Ho scoperto che la corsa è ciò che
amo di più in tutta la mia vita
Matteo
Simone
Psicologo, psicoterapeuta
Dal 22 al 24 luglio 2022, a Grenoble in Francia, si è svolto l’Ultra Tour des 4 Massifs (UT4M) Xtrem (FRA) (175 km e 11900 mt D+) vinto da Alexandre Boucheix in 28h28’56”, precedendo Nicolas Prin 29h56’13” e Steeve Dobert 32h24’51”.
Tra le donne la vincitrice è stata Valentina
Michielli (WLF Team Sport ASD) che ha concluso la gara in 33h23’59”, classificandosi
al 6° posto della classifica generale (solo 5 maschi prima di lei all'arrivo).
Di seguito approfondiamo la conoscenza
di Valentina, attraverso risposte ad alcune mie domande di alcuni anni fa.
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta? La corsa per me è nata per caso o meglio
diciamo proprio dalla paura di non farcela. Dal non riuscire e insicurezze è
nata una sfida personale. In sostanza ho iniziato, appunto, a correre pochi
chilometri, avevo il ricordo da bimba ai giochi della gioventù di arrivare sempre
ultima. Sono partita dalla paura di non farcela, in età tardiva poco dopo i 20
anni, appena sposata, a passo lento pochi chilometri, poi ogni giorno
aggiungevo degli altri finché mi sono resa conto che non mi pesavano e riuscivo
a fare sempre di più, oltretutto mi rilassavano un casino.
Cosa
hai scoperto di te stessa praticando sport? Ho
scoperto che la corsa è ciò che amo di più in tutta la mia vita.
Qual
è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?
La gara più bella della mia vita è stata
sicuramente quando ero vicina a grandi campionesse, campioni che lo sono per me
di corsa, e soprattutto un podio che ho raggiunto in un trail molto impegnativo
in condizioni atmosferiche ambientali impegnative, è stato liberatorio,
finalmente dopo tanti tentativi, secondo podio, terzo podio, conquistare un
podio tutto mio con distacco importante dalle altre atlete (20 minuti), per me
è tantissimo, rilevante.
Tra le gare a cui ha partecipato Valentina,
vi sono le seguenti.
Il 10 luglio 2021 al Trail dei Cimbri 53km,
Valentina vince la gara femminile in 6h41’07”, classificandosi al terzo posto
in classifica generale, preceduta solamente da Marco Tramet 5h58’27” e Ivan Geronazzo
5h50’33”.
Il 18-20 marzo 2022 alla 4^ 36 ore Monte
Prealba 'UP and DOWN', Valentina vince la gara femminile totalizzando 140.056
km, arrivando al 2° posto in classifica generale insieme a Stefano Delbarba,
preceduti da Luca Guerini 170.068 km.
Hai
sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare?
La tua gara più estrema o più difficile?
Una gara che avevo chiamato Spartan perché
veramente dovevi metterci tutto, mani per terra, scivolavi ovunque, punti in
salita vertical, non riuscivi a stare in piedi, penso di essere volata al
traguardo, sono riuscita a fare una conversazione con un altro ragazzo, ci
siamo scambiati argomentazioni sul percorso, gli auricolari che usavo per
ascoltare la musica si sono scaricati, ho fatto alcuni chilometri senza musica,
ho pensato: ‘non ce la faccio’. L'ambiente era insidioso, molto tecnico aveva
piovuto tutta la notte, tanta pioggia, terreno fangoso, mi sono trovata nel
percorso più corto, non sapevo dov'ero, la gara più difficile ma più bella in
assoluto.
Le gare di ultratrail sono molto
difficili e possono mettere a dura prova, soprattutto se le condizioni
climatiche sono avverse ed entrano in gioco altri fattori da gestire, quali la
visibilità, la vestizione e l’integrazione adeguata.
Cosa
ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? Non ho mai mollato il mio sport,
l'ho rallentato per motivi logistici o di lavoro ovviamente, ma non ho mai
perso la voglia di andare a correre, anzi più difficoltà avevo e più scaricavo
nella corsa, credo che lo sport che amo di più è il running e non smetterò mai
di praticarlo, non mi interessa come, se a livello amatoriale se a livello
agonistico, lo faccio finché ho questa gran voglia di farlo.
Un
tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?
Ovviamente la corsa per me è la mia
droga, il mio mantra, il mio karma, non è detto che lo sia per glia altri,
sicuramente lo sport ti aiuta ad affrontare la vita in modo diverso, lo faccio
praticare a mio figlio in modo che lui provi queste sensazioni che non devono essere
di stress, lo porto a correre con me, mi fa da traino, lui in bici io corro
dietro, alleggerisce l'animo, la vita è veramente faticosa.
La pratica di uno sport che piace
risulta essere molto benefica dal punto di vista psicofisico e relazionale, una
grande palestra di vita per apprendere a stabilire obiettivi, a seguire piani e
programmi e percorsi di allenamento per raggiungere proprie mete e sogni, ad
affrontare ostacoli, situazioni critiche, difficoltà sia nello sport che nella
quotidianità scolastica, lavorativa, familiare, relazionale.
Ritieni
utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi?
Non saprei cosa rispondere, potrebbe
essere utile, adesso esistono queste figure di coach che ti aiutano ad
allenarti ma non tanto dal punto di vista fisico ma dal punto di vista mentale,
il fisico ti fa arrivare fino a un certo punto ma ci sono dei limiti, il fisico
lo può superare ma se non hai la testa non ce la fai, se la testa ti dice di
mollare tu molli, credo che lo psicologo sia utile.
Ti
ispiri a qualcuno? Mi
sono ispirata a un film conosciutissimo che è Forrest Gump e mi ripeto questo: ‘corri
Forrest, corri’.
Un
messaggio alle donne del mondo? Mando un messaggio alle donne: ‘nello sport potete trovare la vostra
dipendenza, ho trovato la mia, ho trovato la voglia di vivere nonostante le
difficoltà, mi sono ispirata a Francesca Canepa e continuo a farlo.
Francesca Canepa è una fortissima atleta
italiana di diverse specialità dell’ultramaratona, il 10 aprile 2021 ha vinto
il Campionato Italiano Individuale IUTA 12 ore su strada, nonostante sia
cinquantenne, totalizzando km 136,59, arrivando al 3° posto in classifica
generale e ottenendo anche il record italiano.
Riporto interviste a Francesca Canepa
nei miei libri “Ultramaratoneti e gare estreme” e “Lo sport delle donne”,
inoltre Francesca è menzionata nel mio libro Maratoneti e ultrarunner.
Come
ti vedi a 50 anni? Ho
difficoltà a vedermi perché mi sento sempre una ragazzina, a volte ci rifletto
e dico caspita ne ho 40 come sarò. Lo sport mi sta regalando degli anni perché
mi fa tenere in forma, mi dà un benessere che a volte non lo vedo nelle coetanee
e addirittura nemmeno nelle ragazze più giovani, per cui continuo a farlo.
Psicologo,
Psicoterapeuta
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Autore
di libri di psicologia e sport
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