Iniziai a correre per dimagrire e
rimettermi in forma
Matteo Simone
Psicologo,
psicoterapeuta
Capita che si decide di provare a cambiare stile di vita scoprendo uno sport che fa appassionare come la corsa che porta in giro per strade, parchi, sentieri, montagne, piste fino a scoprire gare ritenute più estreme ma non impossibili.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza
di Cesare attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? Iniziai a correre per dimagrire e rimettermi in forma, poi presi la
sfida di correre la prima maratona, poi chiudere l'epico "Tor". Da lì
non mi sono più fermato verso traguardi sempre più sfidanti.
Un
episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva?
Durante il Tor alla terza notte senza
dormire iniziai ad avere le allucinazioni. Vidi una jeep sopraggiungere alle
mie spalle, mi spostai per lasciarla passare. Sentii il rumore, le luci, la
puzza del gas di scarico e la vidi allontanarsi. Solo dopo qualche minuto
realizzai di essere a 3000 metri su un sentiero alpino, nessuna jeep poteva
essere passata di li.
L'evento
sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle?
La parte finale del Tor des Geants,
quando passato il Malatrà ho capito che ce l'avrei fatta davvero.
Il 9-16 settembre 2018, Cesare porta a
termine il Tor des Géants - 330 km Endurance Trail della Valle d'Aosta in 5
giorni, 7 ore, 2 minuti e 15 secondi.
Una gara considerata molto dura ed
estrema dove bisogna arrivarci preparati fisicamente e mentalmente, dove si
approfondisce la conoscenza di se stessi e possono capitare le cose più strane
come allucinazioni e visioni inconsuete, e quando sei consapevole di ciò che
stai facendo, di quello che hai fatto sei quasi incredulo e poi soddisfatto per
avercela fatta.
La
tua situazione sportiva più difficile? Gli ultimi 85 km della Milano-Sanremo corsa in single stage. Col corpo
in pieno esaurimento dovevo ancora correre due maratone, e a buon ritmo se
volevo arrivare nei primi 10.
Quando
ti sei sentito campione nello sport? Mai. Anche se al traguardo della Milano-Sanremo in relay da vincitore
mi sono sentito emozionato.
Il 27-29 aprile 2019, Cesare porta a termine
l’UltraMilano-Sanremo 285 km in 43h06’ classificandosi in 9^ posizione, e posso
capire il vissuto di Cesare nella sua ultima parte, avendo partecipato quest’anno
quale crew di Alessio Tomassini che era in crisi al 215° km a Pietra Ligure ma
è riuscito a rialzarsi, a rimettersi in piedi, a riprendere a camminare prima e
poi a correre verso San Remo nonostante la pioggia, il freddo, la stanchezza,
il sonno, le salite.
Il 23 aprile 2022 corre la 4^ frazione
di 57km da Genova Voltri a Pietra Ligure in 5h43’, partecipando con squadra a
staffetta, Team Studio Emar Barbaro Bellusco (Matteo Colombo, Massimiliano
Manganini, Matteo Redaelli, Paolo Beretta), arrivando prima squadra in 27h38’,
a seguire la Zena Runners Ultra 29h09’.
Quale
tua esperienza passata ti rende più sicuro di potercela fare?
Nulla. Ogni esperienza è una cosa nuova e
aver chiuso alcune delle gare più dure al mondo non da nessuna garanzia per il
futuro. Si parte sempre da zero.
Cesare Mauri (Pol. Dimica Potenter) ha
partecipato alle gare più estreme e bizzarre, su strada, ultratrail, in pista. Tra
le tante: l’1-6 settembre 2020, porta a termine la SwissPeaks 360 (SUI) 314km
in 4 giorni, 9 ore, 14 minuti e 45 secondi; il 27 agosto 2021, porta a termine
l’Ultra Trail Tour du Mont Blanc (UTMB) (FRA) 171km in 39h46’23”; l’11-12
dicembre 2021 corre la 24 hores d'ultrafons en pista de Barcelona, totalizzando
181.385 km.
Cosa
pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva?
Pensano che sono a metà strada tra il
campione e il pazzo, con varie sfumature.
Cesare riesce a ottenere anche buone
prestazioni in gare di ultramaratona. Tra le tante, il 13 aprile 2019, alla
100km di Torino, Cesare si classifica al 3° posto in 9h33’15” preceduto da
Davide Motta 9h12’45” e dal vincitore Stefano Romano 8h27’15”.
Quali
capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport?
Non ho un fisico eccellente, ma ho una
spiccatissima capacità organizzativa e la determinazione per applicare al meglio
quello che dice la teoria e attenermi al piano previsto.
Per Cesare è tutto sotto controllo,
sapendosi organizzare non sottovalutando anche i minimi dettagli che potrebbero
fare la differenza.
Nella
pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? Cosa e chi ti
ostacola? La
difficoltà maggiore è riuscire a resistere allo sfinimento fisico e mentale,
senza cedere e continuando imperterriti.
E’ davvero una bella scommessa riuscire
a conoscersi bene andando avanti in gare considerate estreme e trovando un
equilibrio restando al limite senza esagerare, osando sì ma con estrema
attenzione.
Come
hai affrontato, gestito, superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?
Le crisi si affrontano pensando che, per
quanto profonde siano, prima o poi passano. Passano sempre, è sempre stato così
e lo sarà sempre.
Più si gareggia e più si acquisisce
consapevolezza, autoefficacia, resilienza e si cercano gare sempre più
difficili per apprendere sempre di più dall’esperienza che diventa un’ottima
scuola di vita non solo nello sport ma nella vita ordinaria quotidiana
individuale, familiare, lavorativa.
Cosa
hai scoperto di te stesso e degli altri nella pratica dello sport?
Ho scoperto che posso essere molto più
resistente di quanto pensavo. Se serve davvero.
Quali
allenamenti mentali utilizzi? Non ho un allenamento particolare. Reagisco a quello che succede.
Gli ultramaratoneti riescono a essere
pronti a qualsiasi evenienza, sanno che in qualche modo troveranno una via
d’uscita, un piano B, una risorsa da utilizzare.
Prossimi
obiettivi? Sogni da realizzare? Correre la Barolo-Courmayeur secondo il piano che ho in mente, ma
soprattutto terminare Spartathlon con un tempo ben preciso.
Questa intervista risale al 1° maggio
2022, nel frattempo, il 18 aprile 2022, Cesare si classifica al secondo posto
alla 6 ore di Torino (ITA), totalizzando 67,149 km, preceduto dal vincitore
Gianluca Rizzi 67,799 km. Il 9-16 luglio 2022, si classifica al secondo posto
alla Barolo Courmayeur Run 560km corsa su strada, in 6 giorni, 9 ore e 36
minuti, preceduto dal vincitore Oliviero Alotto che impiega un giorno in meno:
5 giorni, 6 ore e 22 minuti.
Come
vivi il pre-gara, la gara e il post-gara? In pre con grande apprensione, l'inizio gara
con rispetto, la fine con entusiasmo e il post con sollievo.
Quali
sono gli ingredienti del successo? Solo e solamente la determinazione, in primis nella preparazione.
Cosa
diresti a te stesso quando eri più giovane? Nulla di particolare. Magari di fare un po'
meno festa certe sere!
A
quale personaggio ti ispiri? A Marco "Butch" Anghileri, è stato un grandissimo atleta ma
soprattutto una stupenda persona.
Marco Anghileri soprannominato Butch è
stato un alpinista italiano.Nel suo curriculum di alpinista si possono trovare
ripetizioni solitarie spesso in inverno delle vie ritenute fra le più dure
delle Alpi. Era noto anche per la sua attività di divulgatore e conferenziere.
Psicologo,
Psicoterapeuta
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Autore
di libri di psicologia e sport
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