Il ciclo di allenamento è tanto
psicologico quando fisico
Matteo Simone
Lo sport non è solo allenamento fisico per eccellere nello sport o per ottenere risultati prestigiosi ma anche allenamento alla vita quotidiana, un esercizio quotidiano per apprendere strumenti di gestione dei problemi non solo sportivi ma anche quotidiani personali, familiari, lavorati.
Non si tratta solo di allenare il muscolo
ma anche la testa ad aver chiaro innanzitutto i propri progetti, le proprie
capacità e caratteristiche; saper gestire tensioni ed eventuali ansie e
pressioni; saper aspettare quando ci sono infortuni e cali di forma ma non solo
aspettare anche riorganizzarsi e comprendere cosa si vuol fare e come.
Di seguito Marcia Muzzi dell’HF treinamento esportivo, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Di seguito Marcia Muzzi dell’HF treinamento esportivo, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì! Mi sono sentita una vera campionessa tutte le volte che ho fatto il mio personal best o la mia maggior distanza, sono sempre motivi per festeggiare.”
L’atleta cerca sempre di impegnarsi un po’
di più per ottenere una miglior prestazione o per osare in gare un po’ più
difficili per lunghezza, durata, difficoltà della gara.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho cominciato a correre per fare una
importante gara della mia città: ‘Volta Internacional da Pampulha’, era una
gara di 18 chilometri, è stata la mia prima vittoria nella corsa. Dopo questa
gara ho deciso di sfidare me stessa con la distanza, ho fatto dopo sei mesi la
mezza maratona di Belo Horizonte, l’anno successivo ho fatto la mezza maratona
del Rio de Janeiro, dopo di questa ho deciso da fare la maratona. La mia prima
maratona è stata la maratona di Porto Alegre (2017) e la seconda è stata la
maratona di Buenos Aires. Adesso mi sto allenando per due mezze maratone e l’anno
prossimo farò la mia terza maratona.”
Quando si sperimentano buone sensazione,
allora si vuol fare sempre meglio e riconfermare il proprio stato di forma per
partecipare a eventi e gare da protagonisti.
Quali fattori e persone hanno contribuito al benessere e performance
nello sport? “Sono molti i fattori,
però il più importante è la mia famiglia che sempre è stata con me, tifano me e
le mie piccole vittorie di ogni giorno. Loro sono i miei più grande
sostenitore!”
E’ importante avere il sostegno di
qualcuno che segue le gesta e le imprese dell’atleta, soprattutto se si tratta
di persone care come famigliari o amici intimi.
Quale esperienza ti dà la convinzione di potercela fare
nello sport e nella vita? “Secondo me
la maratona, non solo la gara stessa ma l’allenamento della maratona. Il ciclo
di allenamento è tanto psicologico quando fisico, perché dobbiamo imparare a
far fronte con le nostre paure. Dobbiamo stare con noi stessi e vincere la
testa, tutto il tempo. Dobbiamo imparare ad avere pazienza, disciplina e
resilienza.”
La maratona può essere considerata la
metafora della vita, bisogna arrivarci dopo varie fasi e step credendoci un po’ per volta e impegnandosi così come nella
vita bisogna impegnarsi a scuola tanti anni per approdare al mondo del lavoro.
Durante il percorso della maratona bisogna fare allenamenti duri e impegnativi
e superare tanti test di allenamento per capire se si è pronti per affrontare
la maratona, così come durante la carriera scolastica bisogna studiare e fare
interrogazioni ed esami prima di prendere un titolo di studio.
Può capitare di incontrare blocchi come il
muro dopo i 30km, così come nello studio ci sono alcuni esami che possano
bloccare il corso di studi. Quando si porta a termine una maratona, così come
si porta a termine un corso di studi la soddisfazione è tanta, i sacrifici sono
ben ripagati e si apprezza se stessi e chi ha sostenuto questo lungo percorso.
Cosa pensano familiari e amici della tua
attività sportiva? “Alla mia famiglia
piace molto il mio sport perché loro sanno che mi rende molto felice. Ai miei
amici piace anche, però alcuni pensano che mi dà molto da fare!”
Lo sport rende felici, fa star bene e
spensierati, fa incontrare gente, fa scaricare e tutto questo lo sanno i
familiari che comprendono questa forte passione che comporta investimento di
tempo e gli amici da una parte si meravigliano per quello che riesce a fare
l’atleta e dall’altra non comprendono questo forte attaccamento allo sport.
Ti va di descrivere un episodio curioso o
divertente della tua attività sportiva? “Ogni volta che faccio una gara importante, piango al traguardo.”
Durante un percorso di allenamento per una
gara importante, l’atleta è focalizzato e centrato per il grande obiettivo,
mette da parte altre cose per un dato periodo per arrivare pronto alla gara a
cui tiene e può capitare anche di accumulare un po’ di tensione, quando tutto finisce
e si arriva al traguardo, le emozioni sono intense, l’atleta è come se
sciogliesse tutti i dubbi e tensioni e si può rilassare e godere del momento
presente a volte con difficoltà a crederci di essere riuscito.
Quali risorse, caratteristiche, qualità possiedi
nella pratica del tuo sport? “La
resilienza, la disciplina, la pazienza.”
Che significa per te praticare attività fisica? “Secondo me significa prendere il tempo per
fare qualcosa che è solo mio e che dipende solo da me per avere successo.”
Nello sport c’è bisogno di tanti aspetti
da curare per durare nel tempo, per non infortunarsi, per avere sempre un’alta
motivazione. E’ importante essere pazienti e fiduciosi, non aver fretta e
sapersi organizzare quando ci sono impedimenti o difficoltà che ostacolano la
pratica dello sport.
Quali sono le
difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione nella pratica del tuo
sport? “Devo avere sempre il tempo
per fare l’allenamento. A volte sono stanca con il lavoro però lo so che ho
bisogno di allenamento per migliorare e per fare le gare. A volte ho bisogno di
allenarmi più tardi oppure più presto, però lo farò perché questo è
importantissimo. Devo andare in palestra per fortificare la muscolatura. Devo
sempre andare dal dottore per fare il check up, devo magiare bene per avere
forza.”
Gli allenamenti nella prevedono la cura di
tanti aspetti come la nutrizione che deve essere sana ed equilibrata per
integrare le energie spese e per riempire i serbatoi energetici prima di una
gara lunga e faticosa, così come è importante la cura della muscolatura in
palestra per avere un fisico armonico.
Quali
condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nella pratica dell'attività
fisica? “Fino a oggi, ho smesso di
allenarmi solo a causa di infortuni. Mi sono infortunata due volte in sette
anni.”
Cosa ti fa continuare a fare
attività fisica, hai rischiato di mollare? “L’attività fisica mi fa sentire viva. Non la vorrei lasciare mai! Penso
che solo una malattia me la potrebbe fare lasciare.
Gli infortuni si mettono in conto ma
l’atleta non molla se riesce a mantenere un’alta motivazione, positività e
fiducia in una risoluzione a breve termine non perdendo la calma e
focalizzandosi in altro.
Ritieni utile
lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Tutto il tempo. Penso che è fondamentale la
salute psicologica per vincere la routine di allenamento. Lo sport fa conoscere
se stesso e attraverso lo sport possiamo migliorare le emozioni e l’aspetto
psicologico di ognuno.”
La preparazione a gare importanti come la
maratona prevedono carichi di allenamenti gravosi con tante ripetute brevi e
lunghe che a volte possono essere noiose e faticose, bisogna avere sempre la
mente orientata un po’ all’obiettivo da raggiungere per poter considerare quel
dato allenamento importante e fondamentale, e un po’ focalizzarsi momento per
momento, considerando l’insieme di ripetute da fare una alla volta fino
all’ultima, senza pressioni e senza giudizi.
La gara dove hai dato il meglio o hai sperimentato le emozioni
più belle? “La prima maratona. L’emozione
di riuscire in un sogno che ci tenevo di più! È stato meraviglioso!”
La tua gara più difficile? “La prima maratona anche.”
La maratona si ama e si odia, si ama
perché quando è finita sono grandi le soddisfazioni, si piange, sii è
increduli, si pensa a tutti gli allenamenti duri fatti da soli o in compagnia;
si odia mentre si sta facendo perché prima o poi la fatica si fa sentire ed è
lì che l’atleta deve essere resiliente e mettere in atto anche strategie
mentali per andare avanti e portare a termine il proprio progetto.
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Ho superato focalizzandomi
giorno per giorno. Quando sono più stanca oppure ho qualche problema questo mi
aiuta molto. Meglio pensare quello che dobbiamo fare ogni giorno, se penso a
più giorni sembra ci sia molto da fare. Se penso a un giorno per volta è più
facile, quando sono stanca!”
La gradualità e la progressione sono
sempre preferibili e aiutano a comprendere che così come si può costruire un
risultato o un obiettivo, così si può anche sconfiggere un infortunio o una
crisi, un passo alla volta credendoci con pazienza e fiducia.
Quale può essere un messaggio rivolto ai
ragazzi per avvicinarsi al tuo sport? “Se fai una maratona puoi fare
qualcosa nel mondo!”
C'è stato il rischio
di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l'uso? “Per me
non ha nessun senso fare uso perché questi risultati non sono reali. Non sentirei
che è qualcosa che ho raggiunto!”
Prepararsi per una maratona significa
prepararsi alla vita; per i ragazzi soprattutto, anche se non devono fare una
maratona, comunque lo sport diventa una palestra di vita: insegna a cavarsela
giorno per giorno da situazioni, a competere con altri divertendosi senza
aggressività, a far squadra per arrivare insieme al traguardo.
Cosa hai scoperto di te stessa nel
praticare attività fisica? “Ho
scoperto la mia forza, pazienza, resilienza. Ho scoperto che quando voglio
qualcosa posso conquistare.”
Hai un
modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Mi ispiro al mio passato. In tutto quello che ho fatto e vinto. Questo
pensiero mi fa forte!”
Attraverso lo sport Marcia sembra aver
sviluppato tanta consapevolezza delle sue risorse, capacità e caratteristiche;
sa che aver fiducia è un’arma vincente, aiuta a essere positivi e fiduciosi e a
presentarsi alla gara credendo di poterci riuscire perché il passato è dalla
nostra parte, possiamo ricordare le nostre precedenti situazioni ed esperienze
di successo e di benessere che ognuno di noi sicuramente ha sperimentato.
C'è una parola o una frase che ti aiuta a
crederci e impegnarti? “Quando mi sento
male o non credo in me penso a tutto quello che ho fatto e penso che la forza viene dalla
voglia di vincere se stesso (frase di Dalai Lama).”
Ci vuole una grande forza non solo fisica
ma anche mentale per rimanere sempre sintonizzati sulle proprie sensazioni di
benessere e attivarsi per poterle ricercare sempre accettando anche i periodi
di calo di forma ma essendo fiduciosi e positivi per il proprio futuro che
dipende soprattutto da noi se ci ascoltiamo e ci rispettiamo facendo quello che
vogliamo senza rimandare a un domani.
Prossimi
obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “Il mio sogno è fare la maratona di Roma 2020!”
Un messaggio per le donne del mondo? “Messaggio per le donne: tutto è possibile se si ha voglia, dedizione e ci
si allena!”
Un grande grazie a Marcia per la sua
disponibilità a raccontare la sua esperienza e spero di vederla l’anno prossima
a Roma per correre la sua 3^ maratona.
Ho scritto alcuni libri riguardanti la
psicologia dello sport e dell’endurance grazie anche ad interviste a tanti atleti:
“O.R.A. Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello di intervento per
raggiungere obiettivi nella vita e nello sport”, Aras Edizioni; “Sviluppare la
resilienza. Per affrontare crisi, traumi, sconfitte nella vita e nello sport”, Prospettiva Editrice; “Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono
sul benessere e performance dell’atleta”, Prospettiva Editrice; “Maratoneti e
ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni Psiconline.
Matteo
SIMONE
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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