La gara femminile è stata vinta da Raffaella Filanino
Matteo Simone
La alla 9^ edizione della CorriMonte "Memorial Vito Prezioso", organizzata a Monte S. Angelo dal gruppo podistico “Gruppo Podistico Montanari DOC”, è stata vinta da Mimmo Ricatti di “Terra dello sport ASD” in 32’39”.
Mimmo ha preceduto tre atleti della “SSD ARL Dynamic Fitness”: Matteo Notarangelo, fortissimo atleta di casa in 32’41”, affiancandolo e superandolo proprio alcuni metri prima dell’arrivo; Pasquale Antonio Pio Notarangelo, altro atleta di casa in 33’45 e Vincenzo Trentadue in 33’45”; a seguire Antonello Petrei della “A.S.D. Daunia Running” in 33’48”.
La gara femminile è stata vinta da Raffaella Filanino
dell’Atletica Disfida di Barletta in 39’34” che ha preceduto Marilena
Brudaglio dell’Atletica Tommaso Assi Trani in 42’14”, a seguire Sonia
Quattrocchi “A.S.D.
Daunia Running” in 42’47”, Alessandra Foglia della ASD Running Academy Lucera
in 43’37”, Silvia Acquaviva della “Martina Franca Running ASD” in 44’05”.
Grande merito agli atleti meno giovani della categoria SM80: Leonardo Serena del “GS Atl. Stracagnano” che ha completato i 10 km di gara in 59’33” e Andrea De Toma della "SSD ARL Dynamic Fitness” in 59’33”.
Grande merito agli atleti meno giovani della categoria SM80: Leonardo Serena del “GS Atl. Stracagnano” che ha completato i 10 km di gara in 59’33” e Andrea De Toma della "SSD ARL Dynamic Fitness” in 59’33”.
Tra gli atleti era presente anche Matteo Palumbo, ex
atleta professionista del Gruppo Sportivo Carabinieri, il più' forte di tutti i
tempi a Manfredonia, un eroe nazionale per la cittadina di Manfredonia con i
seguenti personal best: 3000 m in 8'09"67 a Ravenna il 25.06.2000; 5000 m in 13'54"04 a Ponzano il 30.06.2000; 10,000 m in 28'49"35 a Conegliano il 22.06.2001; mezza maratona 21,097 m in 1h03'04" il 29.09.2002; maratona 42,196 m in 2h12'59" a Carpi il 14.10.2001. Un esempio per tutti qualche anno fa e anche ora che continua a correre e
stare con la gente dando consigli.
Interessandomi di
psicologia dello sport e benessere, alcuni anni fa chiesi al vincitore Mimmo Ricatti di rispondere ad alcune domande e riporto di seguito alcune risposte.
Chi
ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Tante persone ogni giorno contribuiscono alla buona riuscita delle mie avventure.
Le persone che mi circondano spesso mi regalano la positività e la forza per
cimentarmi in ogni passo della mia via.”
Mimmo è circondato da tante persone che
gli vogliono bene, tanti fan, amici e parenti e colleghi che fanno il tifo per
lui in ogni momento ed in ogni situazione. E’ lunghissima la carriera di Mimmo tantissime
le su gare.
Quali sono
le tue sensazioni pre-gara, in gara, post-gara? “Puoi provare timore, fibrillazione,
panico, tensione o chissà quanti altri stati. Io amo competere e la competizione
è diventata per me come un luogo bellissimo in cui realizzarmi.”
Ho conosciuto Mimmo Ricatti alcuni anni fa e mi ha
sorpreso la sua determinazione ed impegno nel fare sport, nel pretendere tanto
da se stesso ma anche dai suoi amici di squadra e di allenamenti.
Hai dovuto scegliere nella tua vita
di lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? “Ho avuto molte fortune. Una di quelle è stata fare del mio sport un lavoro.
Fantastico connubio!”
Riesci a immaginare una vita senza lo sport? “La vita senza sport non è immaginabile perché lo sport è vita!”
Mimmo cerca di comprendere come curare con attenzione
tutti gli aspetti inerenti la prestazione atletica: l’allenamento fisico, la
nutrizione, non trascurando l’aspetto mentale.
Come
hai superato crisi, sconfitte, infortuni? “Crisi, sconfitte e infortuni sono tessere
dello stesso puzzle di cui fanno parte anche i successi, le vittorie e i
risultati. Se si accolgono questi nella propria vita bisogna accettare anche
quegli altri come esperienze che possano farci maturare e capire.”
A volte se qualcosa non va è
importante approfondire, conoscere, sapere, informarsi, documentarsi, si scopre
che è possibile fare qualcosa in modo diverso, in modo migliore, si impara a
conoscersi meglio.
Ritieni utile lo psicologo dello sport?
Per quali aspetti e in quali fasi? “Lo psicologo
serve quando serve ma anche quando sembra che non serva. Non si tratta di un
rimedio estremo. Bensì di una pratica che può darci un ritmo, una tranquillità,
una condizione di consapevolezza di alto livello.”
E’ vero non bisogna aspettare
di avere dei sintomi, delle crisi, dei disturbi per ricorrere allo psicologo,
l’aspetto mentale andrebbe allenato così come si allena l’aspetto fisico.
Un’intervista a Domenico Ricatti è riportata nel libro “Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni Psiconline.
Domenico è menzionato nei seguenti libri:
“O.R.A. Obiettivi, risorse, autoefficacia.
Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport”, Aras
Edizioni;
“Sport, Benessere e Performance. Aspetti
psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”,
Prospettiva Editrice.
Matteo SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
21163@tiscali.it +393804337230
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