Psicologo,
psicoterapeuta
Una volta fissato
l’obiettivo, è importante per l’atleta prestare attenzione ai suoi allenamenti,
alle sue sensazioni, è importante sapersi ascoltare, capire quando, quanto e
come si fatica, come è la respirazione, come sente le gambe, è importante
accorgersi di ogni minimo fastidio e capire a cosa possa essere dovuto, in modo
da poter intervenire in tempo e rimediare per evitare di perdere importanti
sedute di allenamento e compromettere la prestazione-obiettivo.
L’atleta può avere voglia di partecipare a una competizione durante il periodo di preparazione, però deve essere attento a non distrarsi dall’obiettivo previsto, quindi avere un occhio orientato al presente e uno al futuro prossimo.
Ringrazio
il triatleta Massimo Castellano per le sue cortesi parole:
“Anche
io ho comprato il libro del profeta dello sport dott. Matteo Simone, tu cosa
aspetti? Non puoi farne a meno... è un piacere leggere i libri che racchiudono
la grande esperienza di chi vive lo sport quotidianamente, perché i consigli
giusti ti possono aiutare psicologicamente ad affrontare ogni ostacolo con
resilienza e determinazione! Dajeee🏃🏼♂️🏊♂️🚴♂️💪🏻😃”.
La preparazione mentale
può curare diversi aspetti che contribuiscono alla migliore riuscita della prestazione.
È importante partire dalla consapevolezza dell’atleta nell’impegno che si
appresta a prendere. Si può invitare l’atleta a considerare le precedenti
preparazioni a competizioni simili considerando i momenti di difficoltà, di
eventuali crisi, di eventuali infortuni, di eventuali rinunce e pensare a come
sono stati affrontati, gestiti e superati.Si può invitare l’atleta
a confrontarsi con altri atleti che hanno sperimentato una preparazione simile,
a persone più esperte. Si può invitare l’atleta a immaginare gli allenamenti
più impegnativi: quando si svolgeranno, in quali condizioni atmosferiche, in
quali percorsi, con eventuali amici di allenamento, in quali orari. L’atleta può avere voglia
di partecipare a una competizione durante il periodo di preparazione, però
deve essere attento a non distrarsi dall’obiettivo previsto, quindi avere un
occhio orientato al presente ed uno al futuro prossimo.
Importante
suggerimento è credere in quello che si fa, essere convinti di quello che si fa.
Questi suggerimenti sono semplicemente delle proposte di piccoli cambiamenti
che a qualcuno potrebbe essere utile, potrebbe fruttare una migliore prestazione.
Cosa c'è prima di una gara? Un fiume di
pensieri, sensazioni, emozioni, allenamenti, preparazione, incertezze. Un
obiettivo, una sfida, una pianificazione minuziosa, un'attenzione al minimo
dettaglio. Tensioni, pressioni, esperienze uniche, dense, forti, intense,
paure, insicurezze, consapevolezze.
Partecipare a una gara diventa un progetto, uno
studio delle difficoltà, delle risorse personali possedute che possano
permettere di far bene la gara. E’ indispensabile fare progetti credibili a se
stessi, un ottimo punto di partenza è credere di essere in grado perché si è
sperimentato gradualmente dei miglioramenti.
Interessante la testimonianza di Carla Fracci nel suo libro a
pag. 114:
“La tensione del palcoscenico può giocare
cattivi scherzi. Il solo pensiero di affrontare il pubblico può paralizzare: 'Chissà'
cosa sente, cosa pensa. Gli piacerò? Noterà i miei difetti? E miei errori?'.
Prima di tutto mi si blocca il respiro... Ci sono ballerini bravissimi, reduci
da performance straordinarie in sala prova, che al momento di andare in scena
sono vittime di un vero e proprio crollo e si esibiscono a metà delle loro
reali possibilità. Una ballerina... è fuggita prima dello spettacolo... La
tentazione è venuta anche a me. Chi è seduto in poltrona aspetta rilassato di
vedere immagini di un mondo fiabesco e incantato…".
La preparazione va programmata con la
massima accuratezza considerando il proprio potenziale atletico relativo alle
precedenti competizioni e ai precedenti programmi di allenamento.
È auspicabile stilare
un programma di massima di allenamento che comprenda alcuni test importanti di
allenamento o di gara per valutare il grado di preparazione e in modo da capire
i ritmi da poter sostenere nella competizione-obiettivo.
E’ interessante quanto riportato nel testo La teoria gestaltica parola per parola,
così è scritto a proposito dell’affrontare situazioni:
“Il ruolo
dell’aggressività nella personalità bene integrata è quello di strumento per
affrontare una data situazione – certe situazioni richiedono aggressività.
Altre situazioni richiedono, diciamo, un comportamento razionale; altre
situazioni ancora richiedono di ritirarsi in se stessi. Se non riesci ad
affrontare una certa situazione così com’è, ritirati fino a una posizione nella
quale ti senti più a tuo agio, o dove ti aspettano le situazioni irrisolte, e
poi potrai uscire di nuovo all’aperto. Questo ritmo è di grandissima importanza
per la vita…Contatto/ritiro. Ricordatevene, è sempre un ritmo.”
Bisogna capire come impiegare le proprie
risorse, su chi si può puntare e fare affidamento. Bisogna sapersi monitorare
nel corso del tempo, sapersi testare o farsi testare. E’ importante considerare
la preparazione fisica, la preparazione nutrizionale, la preparazione mentale.
Sapere gli esercizi fisici da fare per rinforzare i distretti muscolari carenti
o importanti per un determinato gesto atletico.
Interessante l’esperienza di Massimiliano Giattini:
Quali sensazioni sperimenti nello sport
(allenamento, pre-gara, gara, post gara)?
“Gli allenamenti
pre-gara sono fondamentali, li affronto con determinazione, sapendo che la gara
è imminente e voglio essere al top. Mi domando se sarò pronto, cerco più che
mai di lavorare sui miei difetti, i miei pensieri convergono inevitabilmente
sul fatidico giorno e non nego che talvolta l'emozione mi rallenta nel prendere
sonno durante la notte. E' una sensazione meravigliosa. La gara, sembra assurdo
che siano solo quei due minuti a determinare l'esito di mesi di duro
allenamento, ma è proprio per qui due minuti che un atleta si sacrifica ogni
giorno. Il giorno della gara è un cocktail assurdo di sensazioni. Più
importanti tra tutte emergono le risate con in compagni di squadra che smorzano
la tensione dovuta a quel po' di ansia da prestazione, ma è molto importante
concentrarsi e focalizzare su ciò per cui ci si è preparati. Gli ultimi
accorgimenti dell'allenatore, gli ultimi lavori sulla tecnica, le cose da
tenere a mente sono molte. Post gara ho sempre la sensazione che potevo fare di
più. Cerco di accontentarmi sempre del risultato ottenuto e se anche non fosse
stato il massimo, non voglio farne un dramma. Di solito al termine delle gare
si va a cena tutti insieme per cui si crea sempre un bel momento. Nei giorni
seguenti allento un po' con gli allenamenti ma è inevitabile che ogni giorno mi
rivivo tutta la gara attimo dopo attimo cercando di capire cosa è andato bene e
cosa posso migliorare.”
Lo sport diventa uno stile di vita e
un’opportunità per conoscersi, sperimentarsi e mettersi in gioco. E’ importante
porre tanta attenzione nelle cose che si fanno e sviluppare consapevolezza di
sé e fiducia in se stessi. La motivazione deve essere solida. E’ necessario
attingere alle risorse interne per perseguire le mete desiderate e cavalcare
l’onda del cambiamento per seguire la direzione che porta a trasformare sogni
in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili.
La self
efficacy è la convinzione di possedere le capacità per raggiungere i
risultati prefissati. Le fonti delle convinzioni di efficacia: esperienze di
successo, modelli di riferimento, persuasione verbale, sensazioni sperimentate
in esperienze di successo. Le persone con un alto senso di autoefficacia
percepiscono le difficoltà come sfide.
L’autoefficacia è la convinzione della
propria capacità di fare una certa cosa o di raggiungere un certo livello di
prestazione. L’esperienza diretta di successo in compiti di crescente
difficoltà è la fonte principale delle convinzioni di autoefficacia. Fissare
obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei
modi migliori per aumentare l’autoefficacia.
Come rafforzare le convinzioni di
autoefficacia ricorda un evento, episodio, prestazione dove sei riuscito e
rispondi alle seguenti domande: quali erano le sensazioni? Cosa ha contribuito
alla tua riuscita? Quali tue caratteristiche sono state determinanti? Chi ha
contribuito al tuo successo?
Tenacia, determinazione, resilienza
accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere un obiettivo
prefissato, per superare eventuali crisi lungo il percorso. La persona
resiliente ricerca strategie creative di fronte alle difficoltà, possiede
autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza, importanti relazioni
familiari e amicali.
Lo sport diventa allenamento alla vita,
alle intemperie interiori. Più è grande la fatica e più si è apprezza quando è
finita, più si è soddisfatti quando è finita. Dietro lo sport c’è un mondo
fatto di tanta fatica e impegno con passione. La passione per uno sport
permette di condurre uno stile di vita fatto di fatica e gioie, di relazioni,
di mete e obiettivi da costruire. Lo sport fa prendere direzioni per
raggiungere traguardi, mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili
superando eventuali imprevisti lungo il percorso con fiducia in sé, con
impegno, motivazione, passione e determinazione.
Lo sport permette di incrementare
consapevolezza, sviluppare autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi
di riuscire in qualcosa. E’ importante valutare momento per momento se quello
che si sta facendo è in linea con il proprio desiderio e il proprio bisogno. Bisogna
essere resilienti e pronti al cambiamento, rimodulare gli obiettivi in base
alle proprie condizioni fisiche attuali.
Si può fare tutto gradualmente e
progressivamente con cautela e attenzione, apprendendo dai più esperti e
dall’esperienza, iniziando a piccoli passi lenti con minimi obiettivi e poi
ognuno prende la sua strada più o meno lunga, più o meno difficile.
Più è grande la fatica, più è lungo e
buio il tunnel, più è grande la crisi e più si è riconoscenti quando tutto è
finito per aver superato tutto. Tutto passa, tutto cambia; passa la fatica,
passa la crisi; rimane la consapevolezza che anche questa volta si è riusciti
incrementando la forza interiore che aiuta non solo nello sport ma anche nella
vita quotidiana lavorativa, familiare, relazionale.
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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