giovedì 14 agosto 2025

Benedetta Broggi convocata ai Mondiali di Corsa in Montagna ‘Uphill’ 2025

 Penso che sarà una gara molto aperta e di altissimo livello 
Dott. Matteo Simone 
 
Credits: autore Davide Ferrari
Europei Skyrunning 2025

Dal 25 al 28 settembre 2025, si svolgeranno i Campionati Mondiali di Corsa in Montagna e Trail a Canfranc, nei Pireni in Spagna. 

Tra gli atleti convocati per la gara ‘Uphill’ di corsa in montagna (25 settembre, 6,4 km, 990 m D+, 9 m D-): Andrea Elia (La Recastello Radici Group), Andrea Rostan (Atl. Saluzzo), Francesca Ghelfi (Podistica Valle Varaita), Lucia Arnoldo (Atl. Dolomiti Belluno), Benedetta Broggi (Sport Project Vco). 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Benedetta Broggi attraverso rispose ad alcune mie domande. 
Ciao Benedetta, complimenti per la convocazione al mondiale, ti senti pronta? Grazie. So che il livello della gara sarà davvero alto, però sono molto contenta di come è andata la mia stagione finora e spero di arrivare al mondiale al meglio delle mie possibilità.   
Quali allenamenti saranno importanti per questo mondiale? Non penso di cambiare più di tanto quello che ho fatto nell'ultimo anno, quindi continuerò con allenamento di forza, velocità in pista e qualche seduta in salita appena se ne presenta l'occasione (abitando in pianura non è sempre semplice). Con un occhio ai cambi di ritmo, viste le caratteristiche del percorso di Canfranc.  

Credits: Davide Ferrari, Europei Skyrunning 2025
premiazione con il vincitore maschile Daniel Thedy
In vista di una gara mondiale per rappresentare la propria nazione bisogna fare i conti con quello che si è fatto finora, soprattutto nell’ultimo periodo, lo stato di forma, le performance nelle ultime gare e capire cos'altro si può fare per arrivare pronti allo start per fare del proprio meglio con la consapevolezza che si è dimostrato di valere e che quest’ultimo periodo è importante per mantenere lo stato di forma e curare alcuni dettagli. 
Sai già chi si potrà giocare il titolo? Difficile dirlo. Sicuramente non conosco abbastanza l'ambiente delle altre gare (Up&Down, Short Trail e Long Trail) da poter fare pronostici, e soprattutto seguo di più le gare femminili rispetto a quelle maschili. Il podio della gara Uphill a Innsbruck è stato Mayr - Kisang - Murphy, e tutte e tre le atlete dovrebbero essere di nuovo presenti quest'anno sulla stessa distanza. In più, negli ultimi due anni ci sono tante atlete che si sono avvicinate alla corsa in montagna anche provenendo dalle gare in pista o su strada, penso per esempio a Lauren Gregory e Anna Gibson degli USA. L'Africa e in particolare l'Uganda sono luoghi di origine di atleti spesso poco noti in Europa ma in grado di fare performance notevoli. Penso che sarà una gara molto aperta e di altissimo livello. 

Credits: autore Ian Corless
Mondiali skyrunning Spagna 2024
Partecipare a un Campionato Mondiale è davvero una grandissima e sfidante esperienza nel competere con atleti provenienti da diverse parti del mondo con loro specificità, cultura, abitudini, metodi di allenamento, strategie di gara e davvero una grande opportunità per approfondire la conoscenza di se stessi nel confrontarsi con altri. 
Ci potrebbe essere una strategia di squadra? La corsa, in particolare in salita, non si presta particolarmente all'impiego di strategia, in particolare in gara. Per intenderci, non ha senso applicare un concetto come la scia nel ciclismo o utilizzare ‘lepri come nel mezzofondo. Questo però non significa che la squadra non sia importante, anzi! Creare nei giorni precedenti alla gara un ambiente sereno e amichevole, il tifo dei compagni di squadra sul percorso, la sintonia con le altre atlete sono tutti elementi importantissimi che fanno la differenza nel modo in cui ci si approccia alla competizione. 

Molto interessante l’approccio a una competizione mondiale che può fare la differenza nel sostenere ogni atleta, ogni compagno di viaggio, ogni rappresentante della nazionale italiana, pe non sentirsi solo, per dargli forza e coraggio, per spronarlo a continuare come sa fare e come ha dimostrato di saper fare in passato.  
Cosa porterai con te che ritieni indispensabile? Le scarpe e la divisa.. per il resto il bello delle gare in salita è che serve davvero poco a livello di materiale ed equipaggiamento.  
Quali abilità, fisiche e mentali, bisogna allenare per tale gara? La capacità di resistere alla sofferenza in modo continuativo. A differenza di una gara con salita e discesa, nelle gare di sola salita l'intensità è alta e costante.
vertical Nasego
con rappresentativa nazionale italiana 2025
Dopo qualche minuto la sensazione è di fatica intensa, quasi di dolore: è normale, non c'è nulla di grave in questo, ed è comunque una gara che dura poco, 40-50 minuti.
Con l'esperienza si impara a conoscere questa sensazione di disagio, a sapere che il corpo ce la può fare, anche se sembra voler segnalare il contrario, e che sul traguardo passerà tutto lasciando solo la soddisfazione di avercela fatta. 

Una bella descrizione di una gara in salita che sembra interminabile ma con l’esperienza si impara a saperla gestire metro dopo metro, resistendo e avanzando il più veloce possibile in considerazione della propria autoconsapevolezza acquisita in allenamento e precedenti gare. 
Una parola o frase che ti aiuterà nei momenti difficili? Dico la verità, nella maggior parte dei casi non si riesce a pensare troppo, anzi è meglio evitarlo e concentrarsi solo sul dare il massimo in ogni momento della gara. Anche quando la gara sta andando bene, quando mi accorgo di essere in una posizione migliore del previsto, cerco comunque di non pensarci troppo per evitare di distrarmi e abbassare involontariamente l'intensità dello sforzo.
Una cosa che aiuta nei momenti difficili è tenere a mente che anche le avversarie stanno facendo fatica, anche quando sembrano andare più forte, quando sorpassano, quando sono lì davanti e non sembra possibile raggiungerle, non è detto che abbiano poi davvero tanto margine. Sicuramente stanno provando le stesse sensazione che provo io e si stanno impegnando per resistere allo sforzo. Questo aiuta a mettere in prospettiva le cose e sentire anche una sorta di legame con loro. E spesso è proprio questo legame che poi dà la misura del risultato raggiunto. 

podio Vertical Fenis 2025
Trattasi di gare davvero molto sfidanti dove bisogna spingere il più possibile in salita quasi in apnea continua con la consapevolezza che prima o poi finirà, come si è sperimentato altre volte e poi ci si può rilassare ma ora è il momento di dare il massimo, centrati e focalizzati sul proprio respiro e i propri passi.  
Come e quando hai iniziato lo skyrunning? Ho fatto le prime gare Vertical per caso nel 2021, poi nel 2022 ho fatto qualche esperimento con distanze diverse e dal 2023 ho iniziato più seriamente con questo tipo di gare. In effetti fino al 2022 non conoscevo davvero la differenza fra Vertical di skyrunning e Vertical di corsa in montagna, poi piano piano ho iniziato a conoscere questi ambienti e le loro differenze, che costituiscono anche una sfida nella preparazione e in gara. 

Trattasi di gare impegnative che necessitano di una preparazione adeguata ma prima di tutto di una elevata e forte motivazione a correre nella natura che spinge a faticare per ore e ore in allenamento e in gara.  
Nello sport cosa e chi ti aiuta per il benessere e la performance? Chi è facile, prima di tutti il mio compagno Guido che mi accompagna in tutte le trasferte e con cui mi confronto ogni giorno sugli allenamenti. Su cosa non saprei identificare un singolo fattore, è più che altro una questione di equilibrio e di ricerca di benessere complessivo con il giusto riposo, alimentazione, varietà di stimoli allenanti, il tutto inserito in una quotidianità in cui il mio lavoro è tutt'altro per cui bisogna fare i conti con orari e condizioni di allenamento non sempre ideali. 

La pratica di una disciplina sportiva richiede elevata passione e motivazione per trovare tempi e spazi per allenarsi costantemente, con impegno e determinazione. 
Quale è il tuo vissuto prima, durante e dopo una gara? Prima di una gara importante direi che sono moderatamente agitata. Quest'anno mi è capitato anche varie volte di arrivare alle gare con la sensazione di avere fatto davvero una buona preparazione.. un po' come quando si arriva a un esame sapendo di aver studiato bene. Questo non significa che non si possa fare nulla di meglio, ovviamente, un margine di miglioramento c'è sempre, però è una sensazione di sicurezza e soddisfazione che aiuta a mantenere la calma. Nonostante questo, certo, un pochino di ansia quando ci si dispone sulla linea di partenza c'è, ma poi appena si parte scompare tutto e resta solo la concentrazione. Dopo la gara, passato qualche minuto, c'è solo la voglia di rilassarsi, capire i dettagli della gara che si è appena corsa e prepararsi per la prossima! 

Prima della gara e sulla linea di partenza ci può stare di sentire un po’ di agitazione o lieve ansia ma direi che si tratta più di un’attivazione che può essere considerata ottimale se non inficia il focus e il consumo energetico. Ognuno si presenta con la consapevolezza ha fatto del proprio meglio prima e la gara è un’opportunità per mettersi in gioco, esprimersi al meglio, fare esperienza e a prendere da se stessi e dagli altri. 
Sogni realizzati e da realizzare? In questa stagione di sogni ne ho realizzati davvero tanti, più di quanto credevo possibile: gli ori nel ‘Vertical e nella ‘Classic negli Europei ISF di SkySnow - e soprattutto l’oro negli Europei estivi di Skyrunning ad Aprica - specialità ‘Vertical; l'argento ai Campionati Italiani FIDAL di ‘Vertical a Fenis e il bronzo ai Campionati di Uphill a Premana e ora questa convocazione in nazionale FIDAL. Per il futuro posso solo sperare di proseguire su questa strada più a lungo possibile! 

Più si fa bene, più si eccelle e più incrementa l’autoefficacia, la fiducia in di continuare a far bene e a eccellere e tutto ciò viene premiato con podi e titoli italiani ed Europei e con convocazioni in Campionati mondiali, tutto ciò incrementa la motivazione a continuare a faticare e allenarsi per e per la nazionale Italia, dando un grande esempio ai più giovani di avvicinarsi a queste discipline sportive e provare a fare del proprio meglio. 
Un anno 2025 davvero molto proficuo per Benedetta a iniziare dal 14 marzo in notturna con la vittoria al “Tarvisio Winter Trail & Vertical Monte Lussari (3,6 km con 974 m+)” valido come Campionato Europeo SkySnow prova Vertical con il crono di 4201”, precedendo Corinna Ghirardi 4212” e Anna Lena Hofer 4214”.  
Il giorno successivo, 15 marzo, Benedetta Broggi conquista anche l’oro europeo nella prova valida come Campionato Europeo SkySnow Classic del “Monte Mangart Winter Trail (15 km con 515 m+)” con il crono di 1h12’42”, argento per la portoghese Joana Soares 1h13’35” e bronzo alla spagnola Silvia Lara Diéguez 1h14’24”. Nella classifica Combined Benedetta Broggi conquista l’oro, argento per Corinna Ghirardi e bronzo per la spagnola Silvia Lara Diéguez. Nella classifica per nazioni l'Italia vince precedendo Spagna e Portogallo. 
Il 1° maggio Benedetta si classifica 2^ ai Campionati Italiani FIDAL di ‘Vertical’ a Fenis in 43’16” preceduta da Vivien Bonzi 42’37”, bronzo per Corinna Ghirardi 45’29”.
Il 3 luglio Benedetta Broggi vince i Campionati Europei di Skyrunning ISF (International Skyrunning Federation) Vertical (4,5 km con 960 m+) ad Aprica (SO) in 42’00” precedendo Paola Stampanoni 42’58” e la spagnola Onditz Aarginzoniz Iturbe 44’26”. 
Il 26 luglio al Giir di MontCorsa in montagna Uphill valido come Campionato Italiano Individuale di Corsa in Montagna Uphill, Benedetta conquista il bronzo in 50’33” (10^ assoluta), argento per Lucia Arnoldo 50’25 (9^ assoluta) e oro per Francesca Ghelfi 47’58” (2^ assoluta) preceduta dalla britannica, vincitrice assoluta, Scout Adkin. 
Come hai gestito eventuali infortuni, crisi, sconfitte? Veri e propri infortuni importanti non li ho mai avuti.. direi che il periodo con performance peggiori è stato la prima metà del 2024 per una concomitanza di fattori: prima un'influenza un po' pesante a pochi giorni dai Mondiali di SkySnow e poi un periodo in cui le prestazioni erano sotto le aspettative per una anemia da carenza di ferro. Una volta risolti questi problemi però la seconda parte del 2024 è stata ottima. Certo, in quel periodo in cui i risultati sembravano sempre peggiori e la fatica era eccessiva rispetto alle prestazioni, anche l'umore non era molto buono, anche perché mancava proprio il benessere complessivo, dormivo male, ero spesso stanca. Per me è stato importante riuscire a capire che cosa stesse succedendo e riuscire poi a ritrovare l'equilibrio necessario per allenarmi e gareggiare al meglio. 

A volte qualcosa va storto, il periodo non è molto favorevole e bisogna capire cos sta succedendo con pazienza, cercando di risolvere ogni situazione, imprevisto, avversità da soli o con l’aiuto di qualcuno, familiare, amico, professionista e poi si ritorna con entusiasmo a fare del proprio meglio con la consapevolezza che tutto passa, tutto torna.
Cosa dicono familiari, amici, colleghi di te? Mi dicono che sono una persona molto determinata.  
Cosa c'è oltre lo sport? Il lavoro a tempo pieno come medico fisiatra in ospedale, un bel po' di piante coltivate sul balcone, molta attenzione per l'ambiente, qualche esperimento in cucina nell'autoproduzione (pane, yogurt, ecc.) e una generale curiosità verso lo sport e i vari modi per viverlo. 

Dott. Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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