La 24h è una disciplina dannata che ti mette a nudo quando meno te l'aspetti
Dott. Matteo Simone
Faranno parte della rappresentativa italiana tre uomini e duna donna: Alberto Furlan (Atl. Biotekna), Tiziano Marchesi (Runners Bergamo), Marco Visintini (Us Aldo Moro) e Sabrina Chiappa (Running Station Team).
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Alberto attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao Alberto, complimenti per la convocazione al mondiale, ti senti pronto? Ciao Matteo e grazie...Pronto adesso? L'importante è tra un paio di mesi😅. Devo solo sistemare un'infiammazione a una caviglia che mi tormenta da tempo e mantenermi come ho fatto fino ad adesso. Intanto spero di arrivarci in buone condizioni psicofisiche, poi qualcosa verrà di sicuro fuori. Indossare la maglia azzurra deve essere una spinta non un peso e questo te lo saprò dire a mondiale concluso. Di certo sono molto orgoglioso di esserci e come si suol dire cercherò di fare meglio possibile per onorare il tutto, dalla fiducia dei tecnici fino ai compagni di squadra...
E' sempre un vero onore e molto prestigioso essere convocati nella rappresentativa della nazionale italiana per partecipare a un mondiale e si cerca di arrivare in forma al momento della gara per cercare di fare del proprio meglio per se stessi e per il team Italia.
Quali allenamenti saranno importanti? E' cambiato modo di allenarti? Guarda, a oggi ho sempre corso da autodidatta e penso di continuare a farlo nel rispetto del mio fisico e soprattutto cercando di divertirmi il più possibile. I risultati prima o poi arrivano con la costanza e curando qua e là qualche piccolo particolare.
La pratica di uno sport di endurance come l’ultramaratona richiede allenamenti molto lunghi e partecipazione a gare lunghissime per allenarsi, simulare parti di gara, mettersi alla prova, testarsi e sarebbe sufficiente tutto ciò per continuare a migliorare apprendendo da ogni esperienza, da ogni allenamento, da ogni gara, senza stress, senza forzature.
Certo ci si potrebbe affidare a un allenatore esperto e seguire i suoi programmi anche se sarebbe difficile trovare un giusto equilibrio tra allenamenti proposti, lavoro, famiglia.
Quali abilità, fisiche e mentali, bisogna allenare per tale gara? La 24h è una disciplina dannata che ti mette a nudo quando meno te l'aspetti, va rispettata e gestita bene. Non ci sono consigli, devi semplicemente conoscerti bene e sapere fin dove potrai spingerti quel giorno lì ma finché non inizi a correrla sono tutte supposizioni.
In effetti, si tratta di correre per 24 ore e bisogna conoscersi bene attraverso altri allenamenti e gare, durare a lungo per 24 ore con un’andatura costante che possa permettere di fare un’ottima prestazione non partendo troppo veloci all’inizio per non rischiare di soffrire troppo nel finale e nemmeno partire troppo lenti in quanto poi non si può finire in progressione per tanti chilometri, dopo ore e ore di corsa.
Hai ancora stimoli per continuare a faticare in allenamento e in gara? Penso che quando gli stimoli verranno meno per un periodo non mi vedrai alle gare, te lo dico da amatore che dopo una giornata lavorativa in piedi con addosso scarpe antinfortunistiche deve fare i conti poi con la famiglia (siamo in 5) e poi con la mia passione più grande 😉. Non è sempre facile e quando gareggio su questa disciplina stacco la spina per 24 ore e finalmente ho del tempo tutto per me da gestire pensando, chiaccherando, soffrendo e tanto altro...
Per chi ha passione ed è altamente motivato, la fatica non esiste ma la pratica dell’ultramaratona diventa una vacanza per stare con se stesso e confrontarsi con altri amici, alla scoperta dell’ignoto, di se stessi, degli altri, nella scoperta del limite osando ma senza strafare, con la consapevolezza che si può fare se si è fiduciosi e se si è allenati a sufficienza.
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR




Nessun commento:
Posta un commento