sabato 23 agosto 2025

Cristiano Marcelino, ultrarunner: Impegnatevi, allenatevi, studiate e buttatevi!

 Se dedique, treine, estude e com tudo! 
 Dott. Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta 
 

Cristiano Marcelino è Vigile del fuoco, ultrarunner, Laurea triennale e specialistica in Educazione fisica - Laurea magistrale in Scienze (Bacharel e Licenciado em Educação Física - Mestre em Ciências www.marcelinoultra.com.br). 

Dal 25 settembre all’8 ottobre 2022 ha vinto la “Portugal PT1001”, 1001km/14tappe, corsa a tappe in 4 giorni 23h57’ (Champion Portugal 1001Km Ultramarathon). 
Inoltre, ha portato a termine: 2 volte la “Brazil 135mi Ultramaratona 135mi” (2014 in 35h20’ e 2019 in 41h59’44”); la “Badwater Ultramarathon (USA) 135mi” (2014 in 34h20’); la “Arrowhead Winter Ultra (USA) 135mi” (2017 in 2 giorni 5h34’); due volte la “Western States 100 Mile Endurance Run (USA) 100mi” (2018 in 28h49’30” e 2022 in 26h08’01”) 
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Cristiano
attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso sportivo? Ho iniziato a gareggiare in gare di mountain bike nel 1998 (all'età di 18 anni) e dopo essere entrato a far parte di una squadra con molti atleti di triathlon ho iniziato anche a correre, a poco a poco ho lasciato da parte la bici e ho iniziato a gareggiare in gare brevi, ci ho messo 10 anni per correre la mia prima maratona, mi piaceva così tanto che ho gradualmente aumentato il chilometraggio delle gare. (Iniciei em competições de mountain bike em 1998 (com 18 anos) e após me juntar a uma equipe com muitos atletas de triathlon comecei a correr também, aos poucos fui deixando a bicicleta mais de lado e comecei a competir em corridas curtas, levei 10 anos para correr minha primeira maratona, gostei tanto que fui subindo aos poucos minha quilometragem de provas.)  

Il 29 giugno 2008, Cristiano ha corso la sua prima maratona a Rio de Janeiro in 3h17’3”. 
Quando e come hai iniziato l’ultramaratona? La mia prima ultramaratona è stata nel 2009. Avevo già partecipato a gare minori per 11 anni e sono stato ispirato dalla lettura del libro 'The Ultramarathoner' di Dean Karnazes. (Minha primeira ultramaratona foi em 2009, tinha 11 anos de competições de corridas menores e fiquei inspirado ao ler o livro 'O Ultramaratonista', de Dean Karnazes) 
Sogni realizzati, da realizzare, irrealizzati? Sono già riuscito a correre alcune delle ultramaratone più importanti del mondo e ce ne sono ancora altre da fare. (Correr algumas das mais importantes ultramaratonas do mundo, eu consegui, algumas ainda virão). 

Il 23 agosto 2009, Cristiano ha corso la sua prima ultramaratona, la 50 km Supermaratona de Nova Friburgo in 4h13’13” ( posto: Categoria 25-29 anni). 
Successivamente ha portato a termine gare durissime, tra le quali anche: due volte l’Ultra Trail Tour du Mont Blanc (UTMB) (FRA) 170km (2015 in 43h27’40” e 2017 in 44h54’12”); la “Keys100 Ultra-Marathons 100mi (USA)" (2016 in 21h32’23”); l’Extremo Sul Ultramarathon (BRA) 226km, classificandosi al posto in 34h03’, preceduto dal connazionale Angelo Antonio Benitez Guimaraes 30h50’. 
Dean Karnazes nel 2004 ha vinto la Badwater Ultramarathon in 27h22'48"; nel 2005 ha corso 560 km in 80h44' senza interruzioni; nel 2006 ha vinto la Vermont Trail 100 Mile Endurance Run; nel 2008 ha vinto la “4 Deserts Race Series”; nel 2011 ha percorso 4800 km da Disneyland a New York City in 75 giorni.  
Chi ti ispira? Mia moglie e molte persone che conosco mi ammirano. (Minha esposa e muitas pessoas as quais eu sei que se inspiram em mim).
Cosa e chi ti aiuta a migliorare il tuo benessere e le tue prestazioni? Mia moglie e gli obiettivi che ci siamo prefissati. (Minha esposa e os objetivos que traçamos). 
Cosa dicono familiari e amici della tua attività sportiva? La mia famiglia mi sostiene molto, così come i miei amici, ma alcuni trovano la cosa piuttosto curiosa. (Minha família me apoia bastante, meus amigos também, porém alguns acham bem curioso o fato). 

È davvero incredibile e non usuale correre tantissimi chilometri per tantissime ore e perfino giorni interi, andando sempre avanti verso il traguardo con adeguati allenamenti fisici e mentali per non mollare ma per
incrementare consapevolezza, autoefficacia e resilienza nello sport e nella vita. 
 
Pensi che uno psicologo sia utile nel tuo sport? In quali aspetti e fasi? Non ne ho mai avuto bisogno, tuttavia ho un team multidisciplinare che mi supporta, penso che uno psicologo non sarebbe una cattiva idea, penso che un supporto per i test più lunghi e impegnativi sarebbe utile. (Nunca precisei, no entanto, tenho uma equipe multidisciplinar que me acompanha, acho que um psicólogo não seria mal, acho que um acompanhamento em provas mais longas e desafiantes seria legal).  
Quali competenze e caratteristiche possiedi come atleta? Elevata resilienza e capacità di problem-solving. (Alta resiliência e capacidade de solução de problemas) 

La pratica di discipline sportive di endurance come le ultramaratone richiedono un grande adattamento alla fatica ma anche alle eventuali avversità lungo il percorso e durante le tantissime ore di allenamento e gare, tutto può cambiare e bisogna essere pronti a gestire ogni cosa per arrivare fino alla fine, ascoltando i segnali del proprio corpo e riuscendo a comprendere i messaggi della mente che possono essere ostacolanti e sabotatori oppure positivi e favorevoli nel credere di potercela fare. 
L’evento sportivo in cui hai vissuto le emozioni più gratificanti? L'ultramaratona Portugal 1001, in cui ho attraversato il Portogallo da nord a sud in una gara di 1.001 km e sono diventato campione assoluto tra atleti di sei paesi. (A Portugal 1001 Ultramarathon, quando eu cruzei Portugal de norte a sul em 1.001 Km de prova e me sagrei campeão geral entre atletas de seis países) 

Tra il 25 settembre e l’8 ottobre 2022 si è svolta la seconda edizione dellaPortugal PT1001 ", 1001km/14tappe corsa a tappe, gara podistica a tappe in Portogallo da nord a sud, da Chaves a Sagres, in autonomia. Gli unici atleti che sono riusciti sono stati Cristiano Marcelino che ha preceduto il portoghese Carlos do Aido. 
Qual è stata la tua situazione sportiva più difficile? L'Arrowhead Winter Ultra Race, 217 km sulla neve con temperature che raggiungono i -30 gradi, trainando una slitta da 30 kg. (A corrida de inverno Arrowhead Winter Ultra Race, de 217Km na neve com temperatura de até 30 graus negativos e puxando um trenó de 30kg). 

Trattasi di una gara davvero fuori dall’ordinario, più che estrema, già correre 217 km è davvero una grandissima sfida, per di più con temperature molto gelide e soprattutto trainando una sfida. Davvero una grandissima impresa, non immaginabile. 
Bisogna conoscere bene se stessi e anche il percorso, sapere a cosa si va incontro, sapersi vestire e nutrire per prevenire eventuali criticità durante le tantissime ore e più giorni di gara, dove tutto può cambiare, dalle condizioni climatiche alle condizioni del proprio organismo. 
Tra il 30 gennaio e il 1° febbraio 2017 Cristiano ha portato a termine la “12th Arrowhead Winter Ultra (USA) 135mi trail” in 2 giorni 05h34”. Il vincitore è stato lo statunitense Gavin Wood 36h01’, precedendo i connazionali Grant Maughan 37h44’ e John Storkamp 39h54’. Tra le donne ha vinto la brasiliana Carla Penha Goulart de Almeida 44h05’ (settima assoluta) precedendo la statunitense Roberta Lombardi 2 giorni 53’ e la canadese Lourdes Gutierrez-Kellam 2 giorni 04h19’.  
Cosa hai scoperto di te praticando sport? Le capacità degli esseri umani sono illimitate. Ho imparato che se mi dedico a un obiettivo, non importa quanto difficile possa sembrare, posso raggiungerlo. (A capacidade do ser humano é ilimitada, eu aprendi que se me dedicar a um objetivo, por mais difícil que pareça eu poderei alcançar).  
Come
hai superato crisi, sconfitte e infortuni?
Stabilire un obiettivo e perseguirlo. (Fixando um objetivo e indo de encontro a ele) 

Gli ultramaratoneti sono abituati a sfide addirittura impensabili, gare considerate estreme e sanno come documentarsi e come prepararsi allenandosi fisicamente e mentalmente per presentarsi alla partenza della gara pronti e con la fiducia di potercela fare nonostante qualsiasi imprevisto o avversità. 
Qualche consiglio per chi vuole praticare l’ultramaratona? Impegnatevi, allenatevi, studiate e buttatevi! (Se dedique, treine, estude e com tudo!).  

In effetti la pratica di una disciplina considerata estrema come l’ultramaratona richiede un grandissimo e durissimo impegno costante, tantissimi allenamenti di quantità e di qualità, fisici e mentali, tanto studio, di se stessi, del percorso, dell’abbigliamento da utilizzare, dall’alimentazione da assumere in allenamento e in gara e la predisposizione a mettersi in gioco, a fare esperienza, a provare e riprovare, senza giudizio, senza pressione. 
Cosa c’è oltre lo sport?
Applicare gli insegnamenti dello sport a tutti gli aspetti della vita. (Levar o que o esporte ensina para todos os aspectos da vida) 

La pratica di uno sport risulta essere una grande palestra di vita, apporta tantissimi insegnamenti utili e necessari per la vita quotidiana di tutti i giorni, a maggior ragione la pratica dell’ultramaratona dove gli obiettivi e i sogni da voler raggiungere sono davvero sfidanti ma si possono raggiungere, credendoci e con la predisposizione ad affrontare qualsiasi criticità, crisi, avversità, diventando sempre più consapevoli, fiduciosi e resilienti nello sport e nella vita quotidiana. 
Cosa c’è dietro una vittoria? Dedizione! (Dedicação!). 

Alla base di ogni sogno, obiettivo, meta difficile, sfidante ma non impossibile c’è una forte passione, elevata motivazione e tantissima dedizione per far sempre meglio, migliorarsi in ogni aspetto, sia fisico che mentale. 

Dott. Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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