My dream came true
Matteo Simone
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Il 28-29.08.2021 ha avuto luogo in Polonia la “3. ABM Jędraszek UltraPark Weekend 24h”, corsa su strada vinta con record del mondo dal Lituano classe ‘81 Aleksandr Sorokin che ha totalizzato 309.399 km, precedendo l’Ucraino classe ’87 Andrii Tkachuk 295.363 km e il Polacco classe ’83 Andrzej Piotrowski 272.606 km.
Tra le donne la vincitrice è stata la Polacca
classe ’75 Patrycja Bereznowska 242.827 km che ha preceduto Viktoriia Nikolaienko-Bryantseva
236.624 km e Aneta Rajda 232.857 km.
Il precedente record del mondo era di Yiannis
Kouros che totalizzò 303.506 km il 05.10.1997 ad Adelaide (AUS). Yiannis ha
ancora i seguenti record del mondo: 48 h - 473.495 km il 05.05.1996 a
Surgeres (FRA), 6 giorni - 1036.800 km il 26.11.2005 a Colac (AUS), 1000km – 136h17’00”
il 02.12.1984 a Colac (AUS), 1000mi – 250h30’35” il 07.06.1988 a New York.
Aleksandr Sorokin detiene anche il
record delle 100 miglia in 11h14′56″ e delle 12 ore di 170,4 km, ottenuti
entrambi il 24.04.2021 alla Centurion
Track 100 (GBR). I precedenti record delle 100 miglia e 12 ore erano entrambi
di Zach Bitter rispettivamente 11h19’13” e 168.792 km ottenuti il 25.08.2019 a Milwaukee,
WI (USA).
Aleksandr Sorokin ha i seguenti Personal
Best: 50km - 3h07’54”, 50mi – 5h32’01”,
100km – 6h43’13”, 6h - 89.254 km.
Aleksandr Sorokin il 29-30.09.2017 ha
vinto la “Spartathlon”, 246km corsa su strada in
22h04’04”, precedendo Radek Brunner 22h49’37”
e Nikolaos Sideridis 22:58:40.
Aleksandr Sorokin il 26-27.10.2019 si è
laureato Campione del Mondo 24 ore vincendo la “7ème IAU 24h WC, 24 heures
d'Albi (FRA).
Di seguito approfondiamo la conoscenza
di Aleksandr attraverso risposte ad alcune mie domande.
Come
ti senti dopo il record del mondo di 24 ore? Mi sento molto fortunato ora! Il mio sogno
si è avverato. Certo che sono un po' stanco ora. Ho bisogno di qualche
settimana di riposo.
Cosa c’è dopo una gara? Se si è ottenuto
il record del mondo correndo per 24 ore e totalizzando 309 km, non ci può
essere un misto di soddisfazione e stanchezza, la fine di un sogno visonato e
organizzato da tempo con impegno costante, fiducia e resilienza.
Cosa
e chi ha contribuito al tuo record? Ci
sono poche cose: ho un allenatore dal 2019, è un ragazzo polacco, Sebastian
Białobrzeski, che lavora con me gratuitamente. La pandemia mi aiuta, perché il
mio lavoro al casinò è stato chiuso e tutto il tempo libero mi concentro sulla
corsa, come un professionista.
Allora è vero che centra la fortuna,
avere a disposizione un allenatore a gratis, e una pandemia che si è dimostrata
una fortuna per Aleksandr, ha reso tutto più facile. Si fa per dire perché bisogna
essere motivati e determinati e focalizzati per portare a termine simili
imprese, bisogna avere un fisico bestiale e una mente centrata, focalizzata per
il raggiungimento dell’obiettivo ascoltando i consigli dell’allenatore che deve
essere cattivo ma anche bravo, seguire l’atleta nei suoi allenamenti,
sofferenze, dolori, sostenerlo accudirlo, coccolarlo, e tutto ciò se è a gratis
non si può che essere riconoscente e dividere il titolo per due, gli onori
diviso due complimenti a entrambi, l’uno lavora per l’altro, atleta e
allenatore diventano una grande squadra.
Come
sono cambiati gli allenamenti nel corso degli anni?
Faccio allenamenti più veloci una volta
alla settimana. In più lavoro in palestra.
Per ottenere record del mondo bisogna
lavorare come i professionisti, non solo corsa per tante ore, ma anche curare
qualità, forza e potenza per essere resistenti nel tempo ma senza far scadere
la velocità.
Quali
qualità, risorse, caratteristiche ti hanno permesso di ottenere il record?
Cosa ti spinge a correre le
ultramaratone? Prima di tutto la
motivazione, l'amore per la corsa, voglio vedere quali sono i miei limiti, i
limiti sono solo nelle nostre teste.
I record si raggiungono prima con la
testa, credendoci, volendolo pienamente, amando quello che si fa, con una
altissima motivazione intrinseca e poi impegnandosi giorno per giorno con l’unico
pensiero di andare a centro, di andare a prendersi il risultato ambito e
sperato, e come dice Aleksandr parte tutto dalla testa, se in testa non abbiamo
limiti, il corpo nemmeno li ha, va avanti a seguire l’obiettivo.
A
cosa dovevi prestare attenzione nella pratica del tuo sport?
Tutte le cose sono importanti: soluzioni
di allenamento-riposo, cibo, salute mentale.
In effetti non bisogna sottovalutare
nulla, corpo, cuore e mente devono essere a posto, essere alleati, lavorare
insieme facendo squadra per lo stesso obiettivo, star bene e ottenere la peak performance.
I
momenti più difficili nelle 24 ore? Come li hai superati?
E' stata una gara quasi perfetta, ma so
di poter fare di meglio. Ma per quanto riguarda le condizioni meteo, la pista,
l'organizzazione, è stato tutto perfetto. Ho avuto un po' di crisi di notte, lo
stomaco si era chiuso per qualche ora, poi ha ricominciato a lavorare. E davvero non sapevo
fino alle 21 h di corsa: essere o non essere. L'allenatore e mio padre mi hanno
aiutato mentalmente durante la gara. Mi hanno detto: non arrenderti, fallo e
basta, corri!
Interessante questa testimonianza, può
far capire cosa succede durante tanta fatica e in tante ore di sport, la mente
si ribella, il corpo pure perché accusa il colpo, ma con l’aiuto e il sostegno
di qualcuno caro e vicino che ti conosce si può riportare l’atleta sulla giusta
via rimettendolo in carreggiata per il record del mondo, era quello il momento,
doveva farlo e basta e poi si poteva lamentare e riposare.
Cosa
hai mangiato e bevuto nelle 24 ore? Il mio carburante sono cibo spazzatura: patatine, cioccolato, biscotti,
panini con formaggio, marmellata, cola, dolci… Poi arance, banane. Bevande
speciali: idratazione di precisione, Maurten, Hummer.
In effetti durante gare di ultramaratone
il fisico è abituato ad assorbire tanto cibo diverso dal salato al dolce, dalle
bevande più strane, gasate, lo sforzo fisico non è intensissimo
qualitativamente ma quantitativamente, c’è bisogno di integrare e conoscersi
bene.
Come
hai superato eventuali demotivazioni, crisi, sconfitte, infortuni?
La mia motivazione è: 'il dolore se ne
andrà, ma cosa posso fare, se ne andrà per sempre'. Anche la mente di mia moglie
mi ha aiutato.
Ogni atleta ha i suoi mantra, ha le sue
soluzioni al dolore e alla sofferenza, importante è conoscersi bene e sapere
quanto si può resistere, quanto si si può tollerare il dolore e la sofferenza e
quando bisogna cedere per non farsi male.
Cosa
hai scoperto di te stesso in situazioni difficili?
Possiamo di più.
Hai
un riferimento? Ti sei ispirato a qualcuno? Non ci sono persone che mi ispirano. Cerco
solo di prendere il meglio da tutti.
Per fare grandi cose in ogni campo
bisogna essere bravi osservatori apprendere dalla propria esperienza ma
soprattutto da altri.
Quali
sono gli allenamenti più importanti? Tutto è importante. I miei migliori allenamenti sono la corsa lunga
solo tu e la pista, la musica, solo il volo…
Per riuscire bene in qualcosa ci vuole
tanto amore per quello che si fa, solo così si riesce a trovare il flow, una
sensazione di trance che ti fa volare correndo.
Una
parola o una frase che ti aiuta nei momenti difficili?
Pensa questo: il dolore se ne andrà, ma
cosa posso fare, se ne andrà per sempre.
In effetti, di solito è vero che tutto
passa e tutto cambia, spesso bisogna essere fiduciosi, pazienti e vedere cosa
succede, avanzando, respirando, sorridendo, osservando.
Prossimi
obiettivi? Sogni? Voglio
correre alcune 24 ore e penso di poter fare di meglio. Poi… forse 48h.
Ora è il momento per far meglio, la
forma c’è, bisogna cavalcare questo momento per ottenere ancora risultati
performanti.
Dedichi
il record a qualcuno? Per
tutte le persone più vicine, la mia famiglia, il mio paese.
Bello condividere risultati importanti
con i propri cari e chi sostiene, supporta e fa il tifo.
Cosa
dicono di te parenti, amici, colleghi, avversari?
Ragazzo pazzo, che corre. Sto scherzando.
Sento solo amore e rispetto da parte loro.
In effetti gli ultramaratoneti sono
considerati sempre dei pazzi, folli, bizzarri, ma poi tutti sono curiosi e
chiedono come fanno, come si fa, cosa spinge, dove trovano tanta forza,
energie, coraggio.
Qualche
consiglio per chi vuole correre le ultramaratone?
I limiti sono solo nelle nostre teste.
Vai per il tuo sogno!
Lo dicono tutti coloro che riescono a
ottenere grandi risultati, dovrà essere proprio vero. Ringrazio Aleksandr per
la simpatia, per la sua motivazione e passione nello sport, per il tempo
dedicato, per le sue parole utili e interessanti per me e per tanti atleti e
curiosi.
Un’intervista ad Aleksandr è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: novembre 2022.
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Aleksandr
Sorokin, Record 309.399 km in 24h: My
dream came true
Il mio sogno si è avverato
Matteo Simone
380-4337230
- 21163@tiscali.it
How
do you feel after the 24 hour world record? I feel very lucky now! My dream came true.
Sure I'm little tired now. Need few weeks of resting.
What
and who contributed to your record? There are few things: I have a coach from 2019 it a polish guy
Sebastian Białobrzeski, who works with me for free. Pandemic helps me, because
my work in casino was closed down, and I all the free time concentrate on the
running, like a Pro.
How
have workouts changed over the years? So I do more faster trainings a list 2 time/week. More work in gym.
What
qualities, resources, characteristics allowed you to obtain the record?
First of all motyvation, love to running,
I want to see were are my limits, or limits are just in our heads.
What
did you have to pay attention to when practicing your sport?
All things are important: training- rest
solutions, food, your mental health.
The
most difficult moments in the 24 hours? How did you get over them?
It's was almost perfect race, but I know
I can do better. But about condition of weather, track, organisation everything
was perfect. It was some crisis: at night stomach was stop for a few hours.
Then begin work again. And I really didn't know until 21h of running: be or not
to be. Coach and father help me during the race mentally. They said me, don't
give up, just do it, run!
What
did you eat and drink in the 24 hours? My fuel are junk food: chips, chocolate, cookies, sandwiches with cheese, jam, cola,
sweets... Then oranges, bananas. From special drinks: precision hydration,
Maurten, Hummer.
How
did you overcome any demotivations, crises, defeats, injuries?
My motivation are: pain will gone, but
what can I do will left forever. Minds of my wife helps me too.
What
have you discovered about yourself in difficult situations?
We can more, then we can think about
yourself.
Do
you have a reference? Are you inspired by someone?
There are no people who inspire me. Just
I try to take the best from everyone.
What
are the most important workouts? Everything is important. My best workouts is long run just you and the
track, music, just fly.
A
word or phrase that helps you in difficult times?
Think this: pain will gone, but what can
I do will left forever.
Do
you dedicate the record to someone? For all my nearest people, my family, my country.
What
do relatives, friends, colleagues, opponents say about you?
Crazy guy, who runs. I'm joking. I feel
just love and respect from them.
Any
advice for those who want to run ultramarathons?
Limits are just in our heads. Just go for
your dream!
Un’intervista ad Aleksandr è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo Simone.
Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Nessun commento:
Posta un commento