sabato 4 settembre 2021

Aleksandr Sorokin, Record 309.399 km in 24h: Il mio sogno si è avverato

 My dream came true
Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it
 

Il 28-29.08.2021 ha avuto luogo in Polonia la “3. ABM Jędraszek UltraPark Weekend 24h”, corsa su strada vinta con record del mondo dal Lituano classe ‘81 Aleksandr Sorokin che ha totalizzato 309.399 km, precedendo l’Ucraino classe ’87 Andrii Tkachuk 295.363 km e il Polacco classe ’83 Andrzej Piotrowski 272.606 km.

Tra le donne la vincitrice è stata la Polacca classe ’75 Patrycja Bereznowska 242.827 km che ha preceduto Viktoriia Nikolaienko-Bryantseva 236.624 km e Aneta Rajda 232.857 km.
Il precedente record del mondo era di Yiannis Kouros che totalizzò 303.506 km il 05.10.1997 ad Adelaide (AUS). Yiannis ha ancora i seguenti record del mondo: 48 h - 473.495 km il 05.05.1996 a Surgeres (FRA), 6 giorni - 1036.800 km il 26.11.2005 a Colac (AUS), 1000km – 136h17’00”  il 02.12.1984 a Colac (AUS), 1000mi – 250h30’35” il 07.06.1988 a New York.
Aleksandr Sorokin detiene anche il record delle 100 miglia in 11h14′56″ e delle 12 ore di 170,4 km, ottenuti entrambi il 24.04.2021 alla Centurion Track 100 (GBR). I precedenti record delle 100 miglia e 12 ore erano entrambi di Zach Bitter rispettivamente 11h19’13” e  168.792 km ottenuti il 25.08.2019 a Milwaukee, WI (USA).
Aleksandr Sorokin ha i seguenti Personal Best: 50km - 3h07’54”, 50mi – 5h32’01”, 100km – 6h43’13”, 6h - 89.254 km.
Aleksandr Sorokin il 29-30.09.2017 ha vinto la “Spartathlon”, 246km corsa su strada in 22h04’04”, precedendo Radek Brunner 22h49’37” e Nikolaos Sideridis 22:58:40.
Aleksandr Sorokin il 26-27.10.2019 si è laureato Campione del Mondo 24 ore vincendo la “7ème IAU 24h WC, 24 heures d'Albi (FRA).
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Aleksandr attraverso risposte ad alcune mie domande.
Come ti senti dopo il record del mondo di 24 ore? Mi sento molto fortunato ora! Il mio sogno si è avverato. Certo che sono un po' stanco ora. Ho bisogno di qualche settimana di riposo.
 
Cosa c’è dopo una gara? Se si è ottenuto il record del mondo correndo per 24 ore e totalizzando 309 km, non ci può essere un misto di soddisfazione e stanchezza, la fine di un sogno visonato e organizzato da tempo con impegno costante, fiducia e resilienza.
Cosa e chi ha contribuito al tuo record? Ci sono poche cose: ho un allenatore dal 2019, è un ragazzo polacco, Sebastian Białobrzeski, che lavora con me gratuitamente. La pandemia mi aiuta, perché il mio lavoro al casinò è stato chiuso e tutto il tempo libero mi concentro sulla corsa, come un professionista.
 
Allora è vero che centra la fortuna, avere a disposizione un allenatore a gratis, e una pandemia che si è dimostrata una fortuna per Aleksandr, ha reso tutto più facile. Si fa per dire perché bisogna essere motivati e determinati e focalizzati per portare a termine simili imprese, bisogna avere un fisico bestiale e una mente centrata, focalizzata per il raggiungimento dell’obiettivo ascoltando i consigli dell’allenatore che deve essere cattivo ma anche bravo, seguire l’atleta nei suoi allenamenti, sofferenze, dolori, sostenerlo accudirlo, coccolarlo, e tutto ciò se è a gratis non si può che essere riconoscente e dividere il titolo per due, gli onori diviso due complimenti a entrambi, l’uno lavora per l’altro, atleta e allenatore diventano una grande squadra.
Come sono cambiati gli allenamenti nel corso degli anni? Faccio allenamenti più veloci una volta alla settimana. In più lavoro in palestra.
 
Per ottenere record del mondo bisogna lavorare come i professionisti, non solo corsa per tante ore, ma anche curare qualità, forza e potenza per essere resistenti nel tempo ma senza far scadere la velocità.
Quali qualità, risorse, caratteristiche ti hanno permesso di ottenere il record? Cosa ti spinge a correre le ultramaratone? Prima di tutto la motivazione, l'amore per la corsa, voglio vedere quali sono i miei limiti, i limiti sono solo nelle nostre teste.
 
I record si raggiungono prima con la testa, credendoci, volendolo pienamente, amando quello che si fa, con una altissima motivazione intrinseca e poi impegnandosi giorno per giorno con l’unico pensiero di andare a centro, di andare a prendersi il risultato ambito e sperato, e come dice Aleksandr parte tutto dalla testa, se in testa non abbiamo limiti, il corpo nemmeno li ha, va avanti a seguire l’obiettivo.
A cosa dovevi prestare attenzione nella pratica del tuo sport?
Tutte le cose sono importanti: soluzioni di allenamento-riposo, cibo, salute mentale. 

In effetti non bisogna sottovalutare nulla, corpo, cuore e mente devono essere a posto, essere alleati, lavorare insieme facendo squadra per lo stesso obiettivo, star bene e ottenere la peak performance.
I momenti più difficili nelle 24 ore? Come li hai superati? E' stata una gara quasi perfetta, ma so di poter fare di meglio. Ma per quanto riguarda le condizioni meteo, la pista, l'organizzazione, è stato tutto perfetto. Ho avuto un po' di crisi di notte, lo stomaco si era chiuso per qualche ora, poi ha  ricominciato a lavorare. E davvero non sapevo fino alle 21 h di corsa: essere o non essere. L'allenatore e mio padre mi hanno aiutato mentalmente durante la gara. Mi hanno detto: non arrenderti, fallo e basta, corri!
 
Interessante questa testimonianza, può far capire cosa succede durante tanta fatica e in tante ore di sport, la mente si ribella, il corpo pure perché accusa il colpo, ma con l’aiuto e il sostegno di qualcuno caro e vicino che ti conosce si può riportare l’atleta sulla giusta via rimettendolo in carreggiata per il record del mondo, era quello il momento, doveva farlo e basta e poi si poteva lamentare e riposare.
Cosa hai mangiato e bevuto nelle 24 ore? Il mio carburante sono cibo spazzatura: patatine, cioccolato, biscotti, panini con formaggio, marmellata, cola, dolci… Poi arance, banane. Bevande speciali: idratazione di precisione, Maurten, Hummer.
 
In effetti durante gare di ultramaratone il fisico è abituato ad assorbire tanto cibo diverso dal salato al dolce, dalle bevande più strane, gasate, lo sforzo fisico non è intensissimo qualitativamente ma quantitativamente, c’è bisogno di integrare e conoscersi bene.
Come hai superato eventuali demotivazioni, crisi, sconfitte, infortuni? La mia motivazione è: 'il dolore se ne andrà, ma cosa posso fare, se ne andrà per sempre'. Anche la mente di mia moglie mi ha aiutato.
 
Ogni atleta ha i suoi mantra, ha le sue soluzioni al dolore e alla sofferenza, importante è conoscersi bene e sapere quanto si può resistere, quanto si si può tollerare il dolore e la sofferenza e quando bisogna cedere per non farsi male.
Cosa hai scoperto di te stesso in situazioni difficili? Possiamo di più.
Hai un riferimento? Ti sei ispirato a qualcuno? Non ci sono persone che mi ispirano. Cerco solo di prendere il meglio da tutti.
 
Per fare grandi cose in ogni campo bisogna essere bravi osservatori apprendere dalla propria esperienza ma soprattutto da altri.
Quali sono gli allenamenti più importanti? Tutto è importante. I miei migliori allenamenti sono la corsa lunga solo tu e la pista, la musica, solo il volo
 
Per riuscire bene in qualcosa ci vuole tanto amore per quello che si fa, solo così si riesce a trovare il flow, una sensazione di trance che ti fa volare correndo.
Una parola o una frase che ti aiuta nei momenti difficili? Pensa questo: il dolore se ne andrà, ma cosa posso fare, se ne andrà per sempre.
 
In effetti, di solito è vero che tutto passa e tutto cambia, spesso bisogna essere fiduciosi, pazienti e vedere cosa succede, avanzando, respirando, sorridendo, osservando.
Prossimi obiettivi? Sogni? Voglio correre alcune 24 ore e penso di poter fare di meglio. Poi… forse 48h.
 
Ora è il momento per far meglio, la forma c’è, bisogna cavalcare questo momento per ottenere ancora risultati performanti.
Dedichi il record a qualcuno? Per tutte le persone più vicine, la mia famiglia, il mio paese.
 
Bello condividere risultati importanti con i propri cari e chi sostiene, supporta e fa il tifo.
Cosa dicono di te parenti, amici, colleghi, avversari? Ragazzo pazzo, che corre. Sto scherzando. Sento solo amore e rispetto da parte loro.
 
In effetti gli ultramaratoneti sono considerati sempre dei pazzi, folli, bizzarri, ma poi tutti sono curiosi e chiedono come fanno, come si fa, cosa spinge, dove trovano tanta forza, energie, coraggio.
Qualche consiglio per chi vuole correre le ultramaratone? I limiti sono solo nelle nostre teste. Vai per il tuo sogno!
 
Lo dicono tutti coloro che riescono a ottenere grandi risultati, dovrà essere proprio vero. Ringrazio Aleksandr per la simpatia, per la sua motivazione e passione nello sport, per il tempo dedicato, per le sue parole utili e interessanti per me e per tanti atleti e curiosi.

Un’intervista ad Aleksandr è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: novembre 2022. 

Matteo Simone  380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
 
Aleksandr Sorokin, Record 309.399 km in 24h: My dream came true
Il mio sogno si è avverato
Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it
 
How do you feel after the 24 hour world record?
I feel very lucky now! My dream came true. Sure I'm little tired now. Need few weeks of resting.
What and who contributed to your record? There are few things: I have a coach from 2019 it a polish guy Sebastian Białobrzeski, who works with me for free. Pandemic helps me, because my work in casino was closed down, and I all the free time concentrate on the running, like a Pro.
How have workouts changed over the years? So I do more faster trainings a list 2 time/week. More work in gym.
What qualities, resources, characteristics allowed you to obtain the record? First of all motyvation, love to running, I want to see were are my limits, or limits are just in our heads.
What did you have to pay attention to when practicing your sport? All things are important: training- rest solutions, food, your mental health.
The most difficult moments in the 24 hours? How did you get over them? It's was almost perfect race, but I know I can do better. But about condition of weather, track, organisation everything was perfect. It was some crisis: at night stomach was stop for a few hours. Then begin work again. And I really didn't know until 21h of running: be or not to be. Coach and father help me during the race mentally. They said me, don't give up, just do it, run!
What did you eat and drink in the 24 hours? My fuel are junk food: chips, chocolate,  cookies, sandwiches with cheese, jam, cola, sweets... Then oranges, bananas. From special drinks: precision hydration, Maurten, Hummer.
How did you overcome any demotivations, crises, defeats, injuries? My motivation are: pain will gone, but what can I do will left forever. Minds of my wife helps me too.
What have you discovered about yourself in difficult situations? We can more, then we can think about yourself.
Do you have a reference? Are you inspired by someone? There are no people who inspire me. Just I try to take the best from everyone.
What are the most important workouts? Everything is important. My best workouts is long run just you and the track, music, just fly.
A word or phrase that helps you in difficult times? Think this: pain will gone, but what can I do will left forever.
Next goals? Dreams? I want to run some 24h think I can do better. Then... Maybe 48h.
Do you dedicate the record to someone? For all my nearest people, my family, my country.
What do relatives, friends, colleagues, opponents say about you? Crazy guy, who runs. I'm joking. I feel just love and respect from them.
Any advice for those who want to run ultramarathons? Limits are just in our heads. Just go for your dream!

Un’intervista ad Aleksandr è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo Simone. 
Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. 
Data di Pubblicazione: novembre 2022. 

Matteo Simone  380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

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