martedì 28 settembre 2021

Christian Reali, 100km: Finalmente, sono riuscito ad abbattere il muro delle 8h

 Winschoten 2021 l'ho preparata in 3 mesi
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Sabato 11 settembre 2021 ha avuto luogo la 100 km di Winschoten in Olanda e l’Italia ha ben figurato con la vittoria di Marco Menegardi in 6h37’09” che ha preceduto Iulian Filipov (6h41’07”) e Piet Wiersma (6h49’47”).

A seguire Massimo Giacopuzzi (6h57’48”), Silvano Beatrici (7h06’58”), Filippo Bovanini (7h21’17”), Gabriele Turroni (7h21’56”), Martino Angelo Marzari (7h35’11”) e Giorgio Calcaterra 7h42'46". Christian Reali ha chiuso la 100km di Winschoten in 7h55’58”.
Notevole le prestazioni delle donne italiane con il poker femminile formato da Francesca Bravi (7h43’45”), Federica Moroni (7h47’53”), Denise Tappatà (7h54’08”) e Lorena Brusamento (8h12’19”), arrivate al traguardo prima di tutte le altre avversarie, a seguire Hinke Schokker (8h13’21”), Lian Stadhouders (8h14’16”), Francesca Rimonda (8h15’50”).
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Christian Reali (Pol. Dil. Santa Lucia) in risposta ad alcune mie domande.
Soddisfatto per la prestazione della 100km in Olanda? Finire una 100km, a mio avviso, è sempre motivo di soddisfazione. Finalmente, sono riuscito ad abbattere il muro delle 8h, che era il mio obiettivo minimo. Dal punto di vista prettamente prestazionale, avrei voluto qualcosa di meglio...Posso però ritenermi decisamente soddisfatto.
 
Dice bene Christian, la 100km di corsa a piedi rimane sempre una grande sfida ben oltre la maratona che è già un grande traguardo per tanti runner. Ci sono sempre muri da incontrare, conoscere e cecare di abbattere e superare, nella maratona si può incontrare il muro oltre i 30km soprattutto se non si è preparati a sufficienza e in ogni gara ci sono tempi cronometrici da abbassare considerati muri da abbattere, il muro delle 8 ore sembra essere un grande obiettivo da raggiungere e un ottimo punto di ripartenza per provare a fare ancora meglio.
Da quando ci stavi lavorando? L'idea è nata il lunedì dopo il Campionato Italiano di 100km a Imola, nel Maggio 2021. Mi telefonò Paolo e mi prospettò quest'idea. Winschoten 2021 l'ho preparata in 3 mesi.
 
Bisogna decidere obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili, una volta deciso l’obiettivo bisogna adoperarsi, organizzare, pianificare per cercare di mobilitare ogni energia e risorsa utile per portarli a termine, grazie anche a persone che coinvolgono, stimolano, consigliano, aiutano come Paolo Bravi.
Cosa hai deciso di mettere da parte per focalizzarti? Ho deciso di mettere da parte il tempo libero, che dedicavo a uscite con gli amici, cene, aperitivi, ritrovi, viaggi…Avendo famiglia, con 2 figli piccoli, mi è sembrata la scelta più facile da prendere. Preparare una gara importante e lunga, obbliga per forza di cose a delle rinunce.
 

In effetti per ottenere grandi cose bisogna focalizzarsi e dedicarsi con costanza e impegno, consapevolezza, fiducia e resilienza.
Cosa ti rimane della gara: odori, suoni, immagini, storie, parole, frasi? Se intendi della gara in Olanda, mi è rimasta impressa una cosa più delle altre: l'aria di festa che si respirava tra tutti i cittadini, ci hanno accompagnato per tutti i 100km, dal primo all'ultimo. Se intendi in generale, ricordo con piacere le parole scambiate poco prima di entrare in griglia di partenza, la musica che accompagna gli ultimi istanti prima dello sparo. A volte gli odori, è meglio non ricordarli…..
 
Tanti atleti riportano buone impressioni della gara in Olanda, una giornata di fatica e di festa condividendo sforzo, sensazioni, emozioni. La gara è sempre un’occasione e un’opportunità per ritrovarsi, per mettersi in gioco, per testarsi, fare esperienza.
Qual è stato il tuo percorso sportivo? Ho iniziato da piccolo, all'età di 6 anni, a giocare a calcio. Ho praticato questo sport, fino all'età di 33 anni. Poi, grazie al mio ultimo allenatore di calcio, ho cambiato sport e finalmente conosciuto la corsa e della quale non posso più fare a meno.
 

A tanti capita di scoprire la corsa in diverse età della propria vita e tanti ne restano entusiasti e innamorati al punto di praticarla costantemente e cercare sempre di migliorare.
Quando hai sperimentato il limite nello sport? Il limite, soprattutto nella corsa, credo di non averlo ancora sperimentato. Devo sicuramente ancora scoprirlo….
Come sei cambiato attraverso lo sport? Entrambi gli sport che ho praticato nella mia vita, mi hanno insegnato tanto. Il calcio mi ha insegnato a raggiungere gli obiettivi, come squadra e la corsa, mi ha insegnato a raggiungere l'obiettivo come singolo.
 
Lo sport risulta essere una buona disciplina per imparare a stabilire obiettivi individuali o di squadra e mettersi in moto per raggiungerli superando barriere, ostacoli, crisi, difficoltà che non sono per sempre e a volte momentanei, bisogna essere scaltri, pazienti, fiduciosi, ottimisti se si vuol ambire al successo e alla performance.
Nello sport chi e cosa contribuisce al tuo benessere e/o performance? Nello sport che pratico attualmente, la corsa, un allenatore risulta essere fondamentale al raggiungimento della performance, in quanto il corretto approccio e la giusta metodologia sono aspetti imprescindibili per raggiungere risultati ed evitare infortuni. In questo, ho la fortuna di essere seguito da Paolo Bravi, garanzia nel campo, è davvero una certezza.
Ti ispiri a qualcuno?
Si, ho un punto di riferimento nello sport. La carriera passata e ancora attuale di Paolo (il mio allenatore) mi è di grande ispirazione.
 
In effetti per eccellere si può fare da soli gradualmente oppure ci si può affidare a persone esperte che sono competenti in materia per aver sperimentato direttamente la dura disciplina dell’ultrarunner diventando campioni e aver indossato più volte la maglia azzurra com’è il caso del noto Paolo Bravi che diverse volte ho intervistato e pubblicato articoli su di lui.
Paolo Bravi: Per la terza volta consecutiva capitano di una grande Squadra
Paolo Bravi, ultrarunner: la maglia azzurra credo sia il sogno di ogni ragazzino
Paolo Bravi vince la Nove Colli Running: E' partito tutto per scherzo
Paolo Bravi, Mondiali Albi: Tutto bisogna curare per adattare il fisico a correre per 24h
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Inoltre Paolo Bravi è menzionato nel mio libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
La gara della tua vita? Essendo faentino DOC, la gara della vita non può che essere la mitica '100km del Passatore'.
La tua gara più estrema o più difficile? Per il momento, posso dire senza dubbio la '100km del Passatore'.
Sogni realizzati e da realizzare? Tagliare, per la prima volta, il traguardo della '100km del Passatore' nel 2017 è stato il primo sogno che sono riuscito a realizzare. Di sogni ne ho tanti, ma quello che ho più nel cuore è quello di vestire la maglia della Nazionale Italiana a un evento internazionale, sarebbe fantastico e impagabile.
 
Da quando ha iniziato a correre Christian, sembra che il suo obiettivo principale sia proprio la "100km del Passatore" e da allora non si è perso un’edizione, esordendo il 27-28.05.2017 con il crono di 10h12’46”, il 26-27.05.2018 abbatte il muro delle 10 ore chiudendo in 9h57’17”, il 25-26.05.2019 abbatte il muro delle 9 ore chiudendo in 8h42’01” e il 22.05.2021 con sede a Imola dove è valida come Campionato italiano 100 km su strada (100 km del Passatore Special Edition) quasi va a podio classificandosi 5° M35 in 9h01’24”.
A tal proposito segnalo il mio libro “La 100km del passatore. Una gara fra coraggio e resilienza”
, Edizioni Psiconline.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Li ho superati con la determinazione, con la forza di volontà. Le crisi passano, le sconfitte passano e gli infortuni passano. In tutti e tre i casi, bisogna rimanere tranquilli e mantenere la calma.
Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? Soprattutto con la corsa, ho scoperto tanti aspetti di me stesso che non conoscevo. Voglio soffermarmi su due di questi, la Sofferenza e la Resilienza. Questi aspetti, in un Ultramaratoneta come me sono fondamentali.
 
Concordo con Christian e riporto concetti e aspetti relativi la Resilienza sul mio libro Sviluppare la resilienza (per affrontare crisi, traumi, sconfitte nella vita e nello sport), Prospettiva Editrice, 2021
Nella vita ci sono prove davvero durissime da affrontare, gestire e superare; non si è mai pronti per questo, le fasi da attraversare sono durissime ed è importante accettare e rispettare i propri tempi e le proprie modalità per riprendere in mano le redini della propria vita e ritornare alla quotidianità. L'aiuto psicologico ha come obiettivo l'aiutare la persona a riprendere in mano le redini della propria vita, per poter uscire gradualmente dal tunnel, per potersi rialzare e riprendere a correre la propria vita con nuove modalità e nuove sfide. L'aiuto psicologico ha l'obiettivo di sviluppare la resilienza nelle persone, aiutare a ricostruire fiducia e relazioni, ricostruire se stessi, la propria attività.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Non sono tanto bravo, nel ruolo d'influencer, ma ci provo. Lo sport ha tanto da insegnare, e ci aiuta anche nell'avere il giusto approccio nella vita. Può farci scoprire aspetti di noi stessi, sconosciuti.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (allenamento, pre-gara, gara, post gara)? Sperimento un uragano di emozioni, che elenco di seguito: tensione, gioia, incredulità, felicità, consapevolezza, gratitudine.
 
Questo è il vantaggio dello sport e soprattutto ecco cosa spinge le persone all’ultramaratona, esperienze intense e uniche.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? Si lo ritengo una figura molto utile. E' di aiuto nella vita sportiva di un atleta, nel periodo degli allenamenti, nelle fasi a ridosso di una gara, nel post gara, nell'affrontare un infortunio.
 

L’atleta attraversa tanti momenti difficili in allenamento e in gara, è difficile tenere sempre alta la motivazione, è difficile focalizzarsi per una gara importante e restare centrati e presente a se stessi fino all’ultimo metro, a volte si hanno delle aspettative alte e al minimo cenno di fatica sii può mollare o distrarsi e abbandonare concentrazione e focalizzazione, è importante lavorare sulla consapevolezza, autoefficacia, resilienza, gestione di ansia e stress possibilmente con una figura competenza ed esperta.

Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? I miei familiari, soprattutto mia moglie, mi appoggiano nella mia attività sportiva. Con gli amici non parlo tanto della mia attività sportiva, in quanto non voglio "tediarli" troppo.
Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà?
Pronunciare il nome di mia moglie e dei miei figli mi è di grande aiuto.
 
La famiglia è sacra e ha sempre priorità numero 1, tutto il resto è relativo ed è importante riuscire a coltivare ogni aspetto e contesto della propria vita, famiglia, lavoro, hobby devono avere uno spazio e un tempo da considerare e da investire possibilmente con il sostegno e il supporto di familiari e amici che comprendono e contribuiscono al benessere e alla performance dell’atleta.
Prossimi obiettivi individuali e di squadra? I prossimi obiettivi a breve termine, sono la Mezza maratona di Verona il 21/11/2021 e i campionati italiani di Maratona a Reggio Emilia il 12/12/2021. L'obiettivo di squadra è più un sogno ed è riuscire a prendere parte, se si facesse la gara 'Open', al Mondiale della 100km nel 2022 a Berlino, il 27 Agosto. Al momento, non valgo la Nazionale Italiana.
 

Nella mente degli atleti ci sono sempre sfide per potersi mettere in gioco e approfondire la conoscenza di se stessi, incrementando sempre più autoconsapevolezza, autoefficacia e resilienza e cercando di eccellere e farsi notare per rincorrere sogni da trasformare in realtà.

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