Dott. Matteo Simone
A tre chilometri da Faenza un fiume di persone che applaudiscono
Il 24 maggio 2025, Alessio Milani ha vinto la 50^ edizione della 100km del Passatore da Firenze a Faenza, in 6h50’30”; precedendo Julien Nison 6h59’22”, David Colgan 7h13’16”, Enrico Bartolotti 7h20’.
Tra le donne ha vinto Ilaria Bergaglio (7^ assoluta) 7h46’54”, precedendo Daniela Valgimigli 7h54’14”, Federica Moroni 7h58’29”.
Di seguito approfondiamo l’esperienza di Alessio (Atletica Monfalcone) attraverso risposte ad alcune mie domande il giorno dopo la gara.
Buongiorno Alessio, complimenti per la vittoria, che effetto ti fa? Grazie mille, grazie di cuore. Una sensazione, un’emozione indescrivibile, un’emozione grandissima che non si può neanche immaginare. Arrivare a Faenza con quella bolgia, con quel pubblico, con quel tifo ti dà una carica, un’energia incredibile, a tre chilometri da Faenza un fiume di persone che applaudiscono, che ti danno la carica, arrivare lì sei veramente in estasi, bellissimo.
Soprattutto quest’anno che è la 50^ edizione una gara molto sentita dai Faentini, dai Romagnoli, dagli italiani, soprattutto se in prima posizione si presenta un italiano, tanta gioia per tutti, tanta festa, bellissime sensazioni che azzerano ogni fatica.
Ci pensavi che un giorno l’avresti vinta? Pensare di partecipare sì, vincerla, inizialmente, tempo fa non ci pensavo ma per come stavo in quest’ultimo anno, per come sto, ci credevo, ci pensavo però poi è ovvio che non l’ho mai fatta, bisogna correrla per poi vincerla; quindi, bisogna volare basso e, chilometro dopo chilometro, cercare di riuscire a capire se è il tuo momento, però ci speravo e in cuor mio sapevo che era difficile ma speravo di farla sotto le 7 ore, questo era il mio obiettivo alla partenza con la consapevolezza che sarebbe stata una cosa difficile.
Anche se si tratta di una gara con un percorso difficilissimo, Alessio ci sperava di chiuderla sotto le 7 ore avendo già corso nel 2024 altre 2 gare di 100km sotto le 7 ore, il 17 febbraio a Porto Recanati 6h54’04 e il 7 dicembre a 2024 a Bengaluru 6h51’29.
Quando hai capito che potevi vincerla? Ho capito di poterla vincere forse già sulla ‘Vetta delle Tre Croci’ transitando per primo sapevo di poter gestire meglio la gara come volevo io, quindi di prendere il ‘Passo della Colla’ con regolarità, con cautela, senza cercare di rischiare troppo per non perdere le energie al finale, sapevo che transitando davanti come ho fatto i giochi erano più facili anche se poi forse mi sono lasciato andare un po’ troppo, insomma ho mollato un po’ troppo e il francese invece è andato giù a bomba e ce l’avevo fin troppo dietro e quando mi hanno dato la notizia, ho cominciato a correre, a 25 km dall’arrivo ho aumentato il passo con tutte le energie che avevo, ho fatto un cambio di passo radicale, sapendo che avevo ancora tante energie all’80°km, ormai sapevo di poter arrivare al traguardo così, che non mi avrebbe mai raggiunto.
I momenti più difficili? I momenti più difficili forse più dal punto di vista mentale è stato verso il 60-70°km, dove cominci ad avere la stanchezza, si irrigidiscono un po’ i muscoli, cominci a pensare e hai paura di tirare troppo e non arrivare al traguardo; quindi, da lì è stato un momento difficile dove appunto ho rallentato un po’ e forse lì il francese mi è venuto più sotto, però è stato solo un momento poi ci si riprende. Nel momento in cui mi hanno detto che non potevo rallentare troppo perché ce l’avevo alle costole, ho ripreso ad andare come sapevo perchè le energie c’erano, è stato solo un momento difficile, è duro in quei momenti lì perché sei ancora troppo lontano dal traguardo però la stanchezza si fa sentire. .
Ala ‘Vetta delle Tre Croci’ (16.6 km) Alessio è transitato in 1h09’48”, precedendo Jailson Manuel Duarte Oliveira 1h09’50”, Julien Nison 1h10’03”, David Colgan 1h10’29”, Giuseppe Rocco 1h11’54”. Al ‘Passo della Colla’ (4 8km) Alessio è transitato in 3h26’33”, precedendo Julien Nison 3h28’48”, David Colgan 3h29’39”.
A Marradi (64,7 km) Alessio è transitato in 4h30’38”, aumentando il distacco da Julien 4h34’25” e David 4h37’49”. A San Cassiano (76 km) Alessio è transitato in 5h16’01” mentre Julien si avvicina transitando in 5h18’42” e da un maggior distacco al diretto inseguitore David 5h25’14”. A Brisighella (88,1 km) sembra che i giochi per il podio maschili siano fatti; infatti, Alessio transita in 6h04’51”, Julien 6h09’34” e David 6h20’56”.
Cosa e chi ti ha aiutato? Chi mi ha aiutato è stato Massimo Giacopuzzi, il mio angelo custode, mi ha seguito con la bici, mi dava informazioni, mi dava la carica, mi dava a tutti i ristori i gel e i sali per andare avanti; senza di lui veramente non avrei potuto fare così bene, è stato veramente un punto di riferimento importante.
Importante avere a disposizione un amico esperto che sa di cosa si tratta avendo vinta un’edizione. Massimo Giacopuzzi, il 25 maggio 2024 ha vinto la 49^ edizione della 100 km del Passatore, Firenze-Faenza, corsa su strada, in 7h18’21”, precedendo David Colgan 7h26’26” e il giovanissimo Dario Pietro Ferrante (classe 1999) 7h27’11”.
A chi la dedichi? Questa vittoria la dedico alla mia famiglia, mia moglie, mia figlia che hanno sopportato anche fin troppo tutti i miei allenamenti, tutte le mie rinunce, sono stati un sacrificio per me ma soprattutto anche per loro, mi sono stati vicini e li ringrazio tanto. Non posso neanche dimenticare il mio allenatore Lucio Blasic che con i suoi 82 anni ancora mi dà una carica incredibile con degli allenamenti fondamentali per poter andare forte.
Allenamenti e gare decisive? Tutti gli allenamenti sono importanti, ormai sono tre mesi che la preparavo, in questi tre mesi ho partecipato a diverse gare, ho fatto la 50km a Porto Recanati a febbraio, sono arrivato 2°, ero ancora agli inizi della preparazione; la settimana dopo Bologna sono arrivato 2° con un gran tempo, ho vinto una mezza maratona in Croazia.
Decisiva la 50km di Romagna, Campionato Italiano, sono arrivato 3° italiano con gran tempo e questo gran tempo mi ha dato grande carica e fiducia per il Passatore per un mese dopo praticamente. Da lì, ho fatto un po’ di lunghi, un 50 km con 900 metri di dislivello per provare tutte le sensazioni di salite e discese nel lungo, poi ho fatto altri allenamenti ottimi, il mio allenatore mi ha gestito alla grande per cercare di non infortunarmi e non spingere troppo perché ero già in gran forma.
Per la preparazione a una 100km per vincerla è importante allenarsi adeguatamente e in modo specifico partecipando anche a gare con obiettivo intermedio di distanza importante.
Il 22 febbraio 2025 Alessio ha corso la “50km del Conero - 4° Memorial Mimmo Strazzullo”, classificandosi 2° in 3h00’29”, a pochi secondi dal vincitore Gianluca Proietto 3h00’02”.
Il 1° marzo 2025 Alessio si è classificato al 2° posto alla ‘Bologna Marathon’ in 2h28’23, preceduto dal vincitore keniano Martin Cheruiyot 2h21’56”.
Il 23 marzo 2025, a Poreč (Croazia), Alessio ha vinto la “Plava Laguna Half Marathon” in 1h12’38”, precedendo Tadej Grilc 1h14’05” e Aleš Lindic 1h15’17”.
Il 25 aprile 2025 Alessio ha corso la “42^ 50 km di Romagna” in 2h59’19”, preceduto dal keniano Simon Kamau Njeri 2h49’55”, Lhoussaine Oukhrid 2h50’33” e Luca Parisi 2h56’25”.
Cosa dicono familiari, amici, fan? Amici, fan, familiari sono tutti in estasi, ho ricevuto tantissimi messaggi di vicinanza, gratitudine, tanta emozione, belle parole sui social, in privato, bellissimo.
Dopo tale impresa si è considerati idoli e tutti vogliono contribuire ad esaltare l’impresa confermando una prestazione davvero eccezionale.
Come festeggi? Dopo tanti sacrifici, tenendomi un po’ anche sul mangiare cercando di non fare troppi strappi essendo un mangione e facendo tanti aperitivi, appena rientro a casa stasera faccio un bell’aperitivo con mia moglie e un buon bicchiere di vino non ci fa male e brindiamo alla vittoria.
Per ottenere prestazioni importanti, successi, trasformare sogni in realtà bisogna focalizzarsi, impegnarsi, fare sacrifici e rinunce, decidere priorità e poi si torna all’equilibrio, la normalità, la regolarità, festeggiando insieme.
Alimentazione prima, durante e dopo? Gli ultimi giorni ho cercato di incrementare i carboidrati in modo da riempire le scorte di glicogeno che sono fondamentali per queste gare di endurance; quindi, ho mangiato veramente carico di carboidrati.
Durante la gara gel e sali, prendevo un gel con acqua a un ristoro e quello dopo solo sali sempre così alternati… ovviamente nei sali c'erano anche zuccheri. Dopo gara tra test antidoping ho mangiato qualcosa al ristoro finale, mi sono alzato stamattina con una fame, mi sono fatto mezzo litro di latte con i biscotti e una buona colazione, ora si mangia quello che c’è. Grazie di tutto. .
Gare di endurance considerate estreme dove le energie da spendere sono tantissime e non basta qualsiasi carico fatto nei giorni e nelle ore precedenti bisogna continuare a integrare in gara ora dopo ora per arrivare prestanti soprattutto gli ultimi 2okm che potrebbero essere i più importanti, dove potrebbe vincere chi ha più energie fisiche e mentali a disposizione.
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta










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