venerdì 11 luglio 2025

Stéphane Cognet, ciclista: Penso di avere una grande forza mentale

 Dott. Matteo Simone  
 

È risaputo che per raggiungere qualsiasi obiettivo nello sport e nella vita bisogna essere determinati e sviluppare una grande fora mentale che aiuti ad andare avanti nonostante ogni difficoltà e avversità lungo il percorso. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Stéphane (team: Officine Mattio CC; suo negozio: Pit Stop la Turbie (https://www.pit-stop-la-turbie.com/) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso sportivo? Quando e come hai iniziato a fare ciclismo? Ho praticato diversi sport a scuola, ma ho sempre amato e seguito il ciclismo. Quindi, non ci sono molte altre opportunità sportive per me. Ricordo di aver avuto 14 anni e di seguire mio fratello, già stanco delle gare! 
Cosa dicono familiari e amici della tua attività sportiva? La famiglia non è un problema nel mondo del ciclismo dove non c'è difficoltà a comprendere le gare e soprattutto il volume di allenamento! Sono contenti per me. 

 

La passione di una disciplina sortiva come il ciclismo porta a dedicare tanto tempo per gli allenamenti mirati in vista di gare importanti da poter eccellere. 

Quali competenze e caratteristiche possiedi come atleta? So che chi mi definisce scalatore puro intende che spingo di più; il percorso è a metà strada tra una salita a meno dell'8% e l'alta quota! 
Pensi che uno psicologo sia utile nel tuo sport? In quali aspetti e fasi? Uno psicologo è utile nel nostro sport, esempio per superare l'ansia, visualizzare le vittorie o valutare psicologicamente carichi di lavoro pesanti. 

Il ciclismo è una disciplina sportiva molto dura, si tratta di allenamenti di qualità con carichi di lavoro eccessivi per esprimersi al meglio in gara, ci stratta di affrontare centinaia di km in allenamento per poter affrontare Granfondo molto impegnative o anche gare ciclistiche a tappe con velocità alquanto elevate; trattasi di correre in percorsi di salite ripide e lunghe attraversando montagne molto impegnative e durissime e pertanto bisogna avere oltre alla forza fisica, la forza mentale per crederci, per non mollare, per fidarsi di se stesso, per non temere l’avversario. 
L’evento sportivo in cui hai vissuto le emozioni più gratificanti?
Molti anni, da ciclista professionista, sono stati ricchi di emozioni e mi hanno anche permesso di imparare il modo migliore per praticare il ciclismo ai massimi livelli. Quindi, non è un evento specifico.  
Qual è stata la tua situazione sportiva più difficile? Penso che il ricordo più difficile sia quando ero molto giovane e sono stato costretto a non comprare un cellulare in quel momento! Ho dovuto pedalare per più di 50 chilometri e trovarmi in condizioni molto difficili per un quattordicenne! 

Trattasi di uno sport dove si sta diverse ore in sella e bisogna curare anche una sana alimentazione e uno stile di vita senza eccessi, in modo da essere sempre freschi, concentrati lucidi soprattutto correndo per le strade dove si può sempre cadere o scontrarsi. 
Come hai superato crisi, sconfitte e infortuni? Dai miei infortuni sono sempre tornato e dicevo: Dai tra X giorni, dobbiamo tornare più forti!. Penso di avere una grande forza mentale e questo aiuta molto! Per quanto riguarda le sconfitte, una volta recuperato, le analizzo e lavoro per correggere questi errori ed evitare così di commetterli di nuovo! Ma alcune cose rimangono difficili da accettare, anche dopo diversi anni... 

Si apprende sempre da ogni esperienza, mettendosi in gioco e valutando ogni
esperienza sia positiva che negativa, soprattutto esaminando sconfitte per capire come si può migliorare e fare meglio la vota successiva.
 
Sogni realizzati, da realizzare, irrealizzati? Penso di aver spinto i miei limiti oltre e mi sono reso conto che, in fin dei conti, il corpo è una macchina impressionante e che è in grado di rigenerare ancora più vite di quanto pensi! Ho corso da professionista, ma ahimè mai al Tour de France... Tra i sogni, non so davvero se un giorno avrò un figlio per vederlo fiorire in questo bellissimo sport! 

Si cerca sempre di andare oltre, di stabilire obiettivi sfidanti difficili ma non impossibili, seguendo programmi di allenamenti impegnativi e mirati. 
Chi ti ispira? Colui che mi ha ispirato e che resterà un riferimento è Marco Pantani! Guardavo la TV il p possibile! Penso sia vero che è lui che mi ha regalato la voglia di essere scalatore!  
Cosa c’è oltre lo sport? Oltre allo sport, c'è la passione, lo stile di vita e tutto ciò che ruota attorno al ciclismo. 
Cosa e chi ti aiuta a migliorare il tuo benessere e le tue prestazioni? Mi sta aiutando progredire e continuare a imparare ogni giorno. Continuare dopo un incidente molto grave nel 2018 e ancora una volta mi sono detto: Quel giorno è il momento di pedalare, così posso sentirmi sulla strada!. Ora ho la motivazione e la speranza di pedalare da quel giorno! 
Cosa c’è dietro una vittoria? Quando vinci, provi un immenso senso di soddisfazione, di lavoro ben fatto, e soprattutto quando ti rendi conto che tutti i sacrifici stanno dando i loro frutti oggi! È sempre bello dirsi o sentire gli altri dire: Ho vinto questo, lui ha vinto quello, quello, ecc.’. Questo è certamente ciò che spinge noi a voler vincere ogni volta! 

Ogni podio o vittoria è una conferma dello stato di forma del momento e ripaga ogni lavoro svolto con fatica che non è mai vana.
 

Dott. Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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