Mi piacerebbe sicuramente vincere una gara
Dott. Matteo Simone
La pratica di una disciplina sportiva aiuta a comprendere il valore della passione, dell’impegno, della costa, della pazienza per arrivare dove si vuole, ottenere ciò che si vuole, raggiungere mete e obiettivi.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Iride attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso sportivo? Il mio percorso sportivo comincia in giovane età. Ho iniziato a fare sport da bambina. Fino ai 20 anni ho praticato equitazione a livello agonistico nella disciplina del salto ostacoli. Dopo l’università ho fatto sport per mantenermi in forma ma senza alcun tipo di costanza né ambizione.
Quando e come hai iniziato a fare ciclismo? Ho iniziato ad andare in bici nel 2018, perché mi è stata regalata una bici. Ma non sapevo che mi sarebbe piaciuta così tanto. Dal 2020 ho iniziato a seguire un preparatore e un nutrizionista e ho cominciato ad allenarmi con criterio.
Si inizia a praticare sport per gioco, per provare, sperimentando e mettendosi in gioco. Si può cambiare sport nel corso degli anni finché si scopre di avere delle particolari attitudine e una grande passione da voler impegnarsi con costanza per raggiungere alti livelli affidandosi anche ad alcuni professionisti.
Cosa dicono familiari e amici della tua attività sportiva? Nel tempo ho ‘selezionato’ le amicizie e la maggior parte delle persone di cui mi circondo è sportiva. I miei familiari, eccezion fatta per il mio compagno, che è anche lui un ciclista, dicono che ‘vado sempre in bici' 😅.
Quali competenze e caratteristiche possiedi come atleta? Credo che due delle mie qualità principali come atleta siamo la costanza e la fiducia verso chi reputo competente. Queste due caratteristiche mi permettono di lavorare bene per raggiungere i miei obiettivi.
Pensi che uno psicologo sia utile nel tuo sport? In quali aspetti e fasi? Uno psicologo sarebbe assolutamente utile, soprattutto perché io non vado mai oltre il mio confort zone e non sono in grado di ‘improvvisare’ nulla a livello sportivo. Ma sinceramente vado in terapia e aggiungere un’ulteriore figura sarebbe dispendioso e, a livelli cui sono io, forse non proprio fondamentale 😅.
L’evento sportivo in cui hai vissuto le emozioni più gratificanti? Forse le Strade Bianche. Mi hanno sempre regalato qualcosa di speciale che nessun'altra gara o podio è stato in grado di darmi.
Qual è stata la tua situazione sportiva più difficile? Bhooooo. Non credo di aver mai avuto situazioni particolarmente difficili 😅.
Come hai superato crisi, sconfitte e infortuni? Crisi, sconfitte e infortuni? Gli infortuni, tantissimi negli ultimi due anni, li ho superati semplicemente ascoltando i professionisti che mi stavano seguendo e ascoltando il mio corpo. Non sono una persona che cerca di accorciare i tempi perché, avendo competenze mediche, so che il recupero è fondamentale per poter ritornare a stare bene. Per di più per me lo sport non è un’attività dentro cui mi rifugio per ‘mascherare’ DCA o per occupare le mie giornate; quindi, … tempo al tempo e tutto passa!
Crisi? Non ne ho mai avute. Mi sono tante volte chiesta quale sia il ritorno di tanto impegno per un’attività che non è per me fonte di sostentamento, ma crisi non ne ho mai avute. Sconfitte? Non vedo mai una sconfitta ogni volta che ci metto impegno. Io so che con il tempo che dedico alla bici, il tempo da cui vado in bici faccio davvero dei risultati discreti. Non posso vedermi sconfitta se chi mi sta davanti si allena 20h settimana, non ha un lavoro full time, una vita sociale e una casa cui badare… Io posso solo fare un confronto con Iride anno per anno. E a oggi, Iride è contenta dei risultati ottenuti.
Si mettono in conto infortuni, crisi, sconfitte ma bisogna sempre ritrovare la voglia e l’entusiasmo di riprendere senza stress e senza fretta, avendo a disposizione sempre un piano B che possa aiutare a distrarsi, riflettere, progettare, continuare a stare in forma.
Sogni realizzati, da realizzare, irrealizzati? Nel 2025 avevo tre obiettivi: due li ho centrati e il terzo, a causa di una caduta no! Mi piacerebbe sicuramente vincere una gara, almeno una volta nella vita (che non sia la cronoscalata di paese!) ma non la vedo come un ‘Must’.
Qualche consiglio per chi vuole cimentarsi nel ciclismo? Avere pazienza e circondarsi di persone che non vogliono sempre dimostrare qualcosa. È assolutamente poco gratificante pedalare agli inizi e trovare qualcuno che non ti aspetta mai, che ti fa sentire lento non aiuta. Il ciclismo ripaga la pazienza e la costanza.
Chi ti ispira? Elisa Longo Borghini. La adoro. È una delle donne cui vorrei assomigliare un pochino 🙂. Tenacia, talento e piedi per terra.
Elisa Longo Borghini è una ciclista su strada, medaglia di bronzo olimpica in linea nel 2016 e nel 2021 e bronzo mondiale in linea nel 2012, nel 2020 e nel 2024. Ha vinto un Giro d'Italia (nel 2024), due Giri delle Fiandre (nel 2015 e nel 2024) e una Parigi-Roubaix (nel 2022), diventando la seconda atleta italiana – e unica donna – ad aggiudicarsi entrambe le classiche monumento. Ha inoltre vinto tredici titoli nazionali, sette a cronometro e sei in linea.
Cosa c’è oltre lo sport? Oltre lo sport per me c’è un mondo. Non vivo di sport e sconsiglio a chiunque, salvo che lo faccia per lavoro, di vivere di solo sport. Lo sport deve essere parte della nostra vita ma non deve essere tutto ciò a cui ruota la nostra vita. Ci sono amicizie, famiglia e tante altre cose bellissime di cui lo sport spesso priva le persone… Soprattutto bisogna ricordarsi che gli infortuni possono capitare e se non c’è nulla oltre allo sport, spesso ci si ritrova (fisicamente) distrutti senza appigli e senza prospettive.
La passione per una disciplina sportiva porta a impegnarsi per cercare di migliorarsi ma senza pretese in considerazione che ci sono altre priorità da considerare e da dedicare tempo come lo studio, il lavoro, le relazioni.,
Cosa e chi ti aiuta a migliorare il tuo benessere e le tue prestazioni? Per migliorare mi avvalgo di figure di professionisti. Perché a me improvvisare non piace. Sono bravissima a eseguire dei compiti ma non ho competenze per potermi autogestire. È ovvio che le mie competenze mediche in alcuni casi servano, ma credo che nello sport ognuno debba fare il suo mestiere. Al nutrizionista compete l’alimentazione, al preparatore l’allenamento, all’atleta il mettersi nelle mani degli uni e degli altri.
Cosa c’è dietro una vittoria? Dietro a una vittoria non so cosa ci sia, non ho mai vinto! Dietro a un risultato ci sono impegno, sacrificio, determinazione e voglia di mettersi in gioco.
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR







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