Matteo SIMONE
Impossible Target dal 2014 propone la più lunga gara non-stop di corsa a piedi d'Europa, che attraversa 54 comuni, con partenza dalla Darsena dei Navigli di Milano, ed arrivo nel mare di Sanremo.
"Forza di volontà" è il nome della medaglia
disegnata dall’artista Alberto Iob e rappresenta il premio per tutti i finisher
entro le 48 ore massime messe a disposizione per completare i percorso.
Per informazioni
dettagliate http://www.workwithcode.com/ums/it/
Di seguito possiamo leggere le aspettative di uno dei prossimi partecipanti, Vincenzo Santillo che risponde ad alcune mie domande prima della partenza.
Di seguito possiamo leggere le aspettative di uno dei prossimi partecipanti, Vincenzo Santillo che risponde ad alcune mie domande prima della partenza.
Ciao, quale ritieni sia la tua prossima gara importante? “La mia prossima gara importante è la Milano Sanremo, 285 km che si terrà a fine aprile.”
Ti senti pronto? “Quando fai queste gare non ti senti mai pronto al 100 per 100, le ultramaratone non sono solo gare ma sono un viaggio con se stessi perché entrano in gioco tanti aspetti, non solo fisico ma anche mentale e psicologico, infatti la domanda che mi pongo sempre è, chissà cosa mi aspetta.”
Si
tratta di gare lunghissime, ci si arriva preparati al meglio macinando
chilometri e chilometri di allenamenti e di gara per arrivare nella miglior
condizione possibile di sopportazione della fatica fisica e mentale
sperimentata attraverso allenamenti e gare estenuanti con diverse condizioni
avverse climatiche e di percorso per mettersi alla prova il più possibile prima
del grande evento in modo da avvicinarsi
alle condizioni di gara che sono altamente estreme ma non impossibili.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante?
“Solo il pensiero di farla ti dà una sensazione
inspiegabile, perché quando ci arrivi le sensazioni e le emozioni già le hai
vissute nel prepararla, aldilà del risultato che a me Vincenzo Santillo poco
importa.”
Nella
pratica dell’ultramaratona la cosa bella non è solamente la gara e il giorno o
i giorni della gara ma anche tutto il periodo che intercorre tra la decisione
di partecipare a una determinata gara al giorno della partenza che comprende
tanti allenamenti come tante mattonelle che costruiscono la prestazioni che si
vuole ottenere anche se si tratta solo di portare a termine la gara
comunque è un’impresa difficile e non mai certa.
Un grande viaggio di
preparazione prima del lungo viaggio di gara attraversando paesi e città di
giorno e di notte e sperimentando sensazioni ed emozioni uniche e assurde tra le
quali la deprivazione del sonno che comunque si può gestire se ci si allena
anche a questo.
Quali saranno le strategie di gara? “Non ho strategia, nel mio
vocabolario non esiste questa parola, non sono uno stratega in nessun campo
della vita, figuriamoci nella corsa che per me è solo puro divertimento. Ogni
ultramaratona è una sfida con Vincenzo Santillo e basta.”
Un
grande Vincenzo che oramai ha percorso chilometri e chilometri di allenamenti e
gare da solo e in compagnia di giorno e di notte, all’alba e al tramonto sempre
collezionando medaglie, premi, arrivi, confrontandosi con amici in modo
spassoso e divertente facendo dello sport uno stile di vita che aiuta il
morale.
Ti consigli con un team? Figure professionali?
“No, nessun team, però quest'anno ho trovato una
società che è una famiglia, l'atletica Marcianise, durante la 24 ore di Lavello
mi sono stati vicini per tutto il tempo facendomi sentire il loro affetto.
Figure professionali no, solo l'amore e l'amicizia, io quando scendo a correre,
in qualsiasi ora, non so mai quanto voglio fare e quanto devo fare, mi faccio
guidare dall'emozione del momento.”
In
queste gare di lunga durata se c’è qualcuno che supporta e sostiene tanto
meglio, a volte la fatica è tanta e uno sguardo, un sorriso, un sorso d’acqua
da parte di una figura amica è sempre gradita. Vincenzo sembra essere un
bonaccione e un simpaticone, la voglia di correre non gli manca anzi per lui
forse è una terapia che allontana eventuali dispiaceri o momenti non proprio
favorevoli ma riesce a cavarsela e ad
avere anche ottime prestazioni perché ce la mette tutta la sua buona volontà e
le energie le trova sempre per andare avanti e concludere le gare nel migliore
dei modi.
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport?
“Ho trovato una compagna più pazza di me, Zagara
Arancio, che quest'anno la porterò con me al suo primo Passatore, è lei che mi
accompagna a correre alle 3 d notte ed è lei che mi è stata accanto durante la
Nove Colli e il Passatore corsi in una settimana.”
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello
sport? “La mia forza di volontà mi
aiuta e soprattutto la consapevolezza di avere
accanto persone che davvero mi vogliono bene e sono fiere della mia
passione.”
Vincenzo
ha trovato la persona giusta, anzi Vincenzo e Zagara si sono ritrovati attraverso
lo sport, attraverso la corsa mettendoli insieme percorrendo gare e allenamenti
insieme spensieratamente e facendo squadra tra di loro, sostenendosi a vicenda
e facendo dello sport una risorsa per loro e così si aiutano a vicenda nelle
varie gare estreme che partecipano tra gioia e fatica, divertimento e
sofferenza.
Utilizzi una preparazione mentale pre-gara? “Nel periodo pre-gara mi
capita sempre di lavorare di più, dormire poco e mangiare male.”
Ricordi un’esperienza passata che ti dà fiducia nel riuscire nello
sport o nella vita? “L'esperienza che mi ha
dato forza è stato affrontare la Nove Colli e il Passatore in 7 giorni, queste
due gare mi hanno cambiato totalmente la vita. Non sono mai stato un ansioso
per natura, ma la vita non è mai stata semplice e facile con me. Ho imparato che il bello arriva prima o poi.”
In
effetti se qualcosa veramente la vogliamo fare o la desideriamo non esistono
scuse, si fa in ogni caso in qualsiasi condizione, e l’esperienze passate di
riuscita aiutano ad aver fiducia in noi stessi, incrementano l’autoefficacia,
nel caso di Vincenzo aver fatto due gare consecutive a distanza di una settimana e cioè 2002,4km e 100km per un totale di 302,4 km danno fiducia nel futuro di
riuscire ad alzare l’asticella, di essere fiduciosi nell’andare avanti nello sforzo
e nella fatica un passo alla volta.
C’è una parola o una frase
detta che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? “Si mi dissero, Vincé mentre corri una gara pensa già alla prossima gara.”
Quale aspetto del tuo carattere ti aiuta
nell’affrontare gare importanti? “Vivere la
vita con semplicità, senza aspettative, come si dice dalle mie parti "a
vita a piglio comm ven".”
In
effetti in gare di ultradistanza non bisogna essere tesi e ansiosi altrimenti
si consumano troppe energie già prima di partire, bisogna avanzare sempre e
fidarsi di poter attraversare tutti i gironi dell’inferno che potrebbero
capitare durante il lungo viaggio verso la meta finale.
Quali
capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti? “Ho avuto tanti dispiaceri nella vita che i 285 km da affrontare non mi
possono spaventare, male che va mi fermo e mi bevo una birra e ci riproverò
un'altra volta.”
Bisogna
sviluppare la resilienza e mettere in conto che a volte ci sono cose che ci
impediscono cdi portare a compimenti certi progetti allora bisogna cambiare
modalità, organizzarsi, sorridere e riprovarci in modo diverso credendoci con interesse e
passione.
In che modo la mente ti aiuta a superare i momenti
difficili? “Quando corro penso sempre
alle cose belle della vita, sono sempre positivo e mai nessun pensiero negativo.”
Ritieni possa essere utile lo psicologo dello sport prima di una gara
importante? “Come no, io non mi sono
mai affidato ad un coach, ma la professionalità di uno psicologo può essere
importante.”
Grande
Vincenzo, ha sempre la risposta pronta e giusta, molto positivo e compagnone,
auguro di attraversare questo lungo viaggio alla ricerca del meglio per lui e
la sua compagna Zagara che saluto tantissimo.
Un’intervista a Vincenzo è riportata nel libro La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza.
Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza.
È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione.
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su se stesso.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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