lunedì 24 giugno 2019

A volte la corsa chiama e fa uscire fuori dalla comoda zona di confort

Cosa spinge un gruppo di persone a incontrarsi per allenarsi?

Cosa spinge un gruppo di persone a incontrarsi per allenarsi? La voglia di evadere dalla quotidianità ordinaria, dalla comoda poltrona davanti alla TV, la voglia di guadagnarsi una doccia ristorativa. 

Lo sport ti rimette al mondo in modo diverso, da una parte ti fa faticare, da un'altra parte ti fa divertire condividendo situazioni bizzarre e particolari, si torna ragazzi senza pensieri, uno spazio e un tempo per evadere dai pensieri e situazioni pressanti, un modo per ricaricarsi.
A volte la corsa chiama e fa uscire fuori dalla comoda zona di confort, fa uscire fuori casa, mette in strada, nei parchi, fa incontrare persone reali in carne e ossa, fa mettere in gioco sperimentando benessere e performance; fa ritrovare vecchi amici, fa incontrare nuovi amici.
Perché fare sport? Per uscire fuori dalla zona di confort. Per sperimentarsi, per mettersi in gioco, per raccontare, incontrare, confrontarsi, per sperimentare freddo e caldo, per apprendere dalla scuola dalla vita; questo è lo sport che vogliamo, di tutti e per tutti, senza età e con ogni modalità.
Sali in carrozza, la carrozza dello Sport, fatti trasportare e coinvolgere, segui un coach o un atleta più esperto o diventa il coach di te stesso; non aspettare il momento migliore, non rimandare, è ora il momento; all'inizio può bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé, non vorrai più scendere dal treno dello Sport sperimentando sempre più benessere e performance, inviterai sempre più gente. Lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati.
La corsa non è solo fatica fisica, prestanza fisica, forza e resistenza, ma anche tante emozioni, tanta introspezione, alla ricerca del vero sé, del profondo di noi stessi, della conoscenza vera di noi stessi, di come ci comportiamo con atleti amici e avversari come ci comportiamo in gara alla partenza e all’arrivo, come sperimentiamo appagamento, gioia e soddisfazione e come si riprende la quotidianità familiare e lavorativa.
Si impara sempre dall'esperienza, importante è mettersi in gioco, uscire dalla zona di comfort, si può scegliere di restare seduti dietro le quinte, comodi, ma solo mettendosi in gioco e facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far meglio e conoscersi meglio, la prossima volta si potrà fare diversamente e meglio.
Insieme è molto meglio nella condivisione dell'esperienza di fatica e poi anche di gioia, entusiasmo, soddisfazione. Questo è il vantaggio dello sport. Lo sport abbatte barriere fisiche, mentali, culturali, generazionali; fa mettere alla prova sfidando se stessi, sfidando gli altri, sfidando condizioni atmosferiche avverse; lo sport rende felici e resilienti prendendo sempre direzioni da soli o insieme per raggiungere mete e obiettivi, per sognare e insieme è sempre molto meglio.
Lo sport è come un treno dove c'è posto per tutti, avanti o dietro e si può salire o scendere quando e come si vuole, non c'è un'età giusta, non c'è una modalità giusta; si è sempre in tempo per salire o scendere dal treno dello sport.
La resilienza trasforma persone e li rende più forti sia dal punto di vista mentale che fisico. Questo è lo sport che vogliamo, uniti nella condivisione di esperienze fatte di gioie e dolori; lo sport che rende felici e resilienti condividendo fatica, gioie e dolori.
Resilienti sono tutti coloro che salgono sul treno dell'attività fisica mettendosi in gioco e uscendo fuori dalla zona di troppo confort collezionando esperienze positive. La resilienza permette la ripresa dopo un evento traumatico, dopo un infortunio, dopo una sconfitta. La persona resiliente possiede propensione a ricercare strategie creative di fronte alle difficoltà.
E’ uscito il libro “Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.

+393804337230 Psicologo, Psicoterapeuta

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