mercoledì 26 giugno 2019

Riccardo Montani e Cristiana Follador vincono l’Ultra Trail del Mugello 60km 2019

Matteo Simone 

La prova maschile ldell’Ultra Trail del Mugello di 60km è stata vinta dall’atleta della azionale italiana Riccardo Montani, “Team Salomon”, con il crono di 05h40’20”, abbassando il record precedente di 5h50’54” dell’edizione 2017 detenuto da Luca Carrara. 

Completano il podio maschile Luca Carrara 05h45’45” e Domenico Giosi 06h11’46”.
La prova femminile è stata vinta dall’atleta della nazionale italiana Cristiana Follador, “Unione Sportiva Aldo Moro - Team la Sportiva”, con il crono di 06h58’59”, bissando la precedente vittoria del 2016 e migliorando il crono che era 7h01’01”. 
Cristiana è alla sua quarta partecipazione avendo ottenuto altri due secondi posti nel 2017 in 7h04’16” e nel 2018 in 7h13’19”. Completano il podio femminile Cecilia Pedroni 07h18’06” e Giulia Gallo 08h27’22”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza dei due vincitori attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Cosa hai scoperto praticando sport? Quali capacità e caratteristiche ritieni di possedere?
Riccardo: “Già da quando giocavo a calcio ed ora correndo per le montagne mi sono accorto di avere una grande tenacia, qualità che a volte mi porta però ad essere un po' troppo testardo nella vita quotidiana. Per quanto riguarda le mie capacità fisiche riconosco di avere un asso nella manica quando affronto tratti in discesa e/o molto tecnici, quindi di difficile percorrenza. Allo stesso tempo devo ancora migliorare molto la salita, soprattutto nei casi di gare brevi come il kilometro verticale. Dal punto di vista comportamentale, mi ritrovo spesso ad essere un ‘cagnaccio’ nel senso che non mollo fino alla fine, e spesso difatti attuo dei bei recuperi in gara.
Cristiana: “Scopri cose di te che non pensavi di avere ed è un modo bellissimo di poter stare tante ore con noi stessi. Certo come in tutte le cose ci vuole equilibrio e sappiamo tutti che queste gare di lunga distanza portano ad una usura più veloce del fisico per cui bisogna sempre cercare di volerci bene ascoltando i segnali che il corpo ci trasmette. Fin da piccolina ho sempre sentito di avere tanta energia quasi da sentirmi più simile ad un uomo che una donna. Lo sport e soprattutto la corsa mi ha permesso di trovare la strada per incanalare questa mia energia ritrovando così il mio equilibrio perfetto tra mente corpo e spirito. Questo sport mi ha dato l’opportunità di conoscere persone meravigliose con in comune questo amore grande per le sfide con noi stessi.”

Lo sport è anche una buona modalità per approfondire la conoscenza di se stessi, di comprendere se stessi nelle difficoltà, lo sport incrementa l’autoconsapevolezza delle proprie qualità, capacità ma anche limiti. In effetti l’ultratrail diventa una modalità per non uniformarsi alla vita ordinaria di molti di noi con le insicurezze, lamentele ma diventa un modo per mettersi all’opera alla ricerca di se stessi, contattando cose vere dentro di noi e non manipolate dai mass media o dalla politica, è un modo per frequentare un mondo parallelo fatto di cose essenziali per noi.
Lo sport a volte diventa un mondo privilegiato e parallelo per persone che vogliono altro dalla vita, non solo una ricerca orizzontale di accaparramento di materiali o di potere ma anche una ricerca verticale di crescita personale a contatto con la fatica ma anche con la natura da apprezzare quando la scopriamo spettacolare e immensa, un grande dono da rispettare.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati o da realizzare?
Cristiana: “Ognuno di noi ha i suoi traguardi: chi di vincere, chi di arrivare, chi di fare un buon risultato, ma tutti ci lega la forte passione per la natura, l’assaporare questo senso di libertà, viviamo nel correre tra le montagne, i boschi, i prati, i deserti. Il mio prossimo impegno sarà la 100 milia Istria per poi iniziare con la prima tappa del circuito Skyrunning Italia series, l’ultra trail Mugello ma il mio obiettivo principale per questa stagione è la Lut anche se ogni gara è unica e speciale e quindi cercherò di dare il meglio di me sempre!”
Riccardo: Penso di non aver ancora realizzato veramente dei sogni dal punto di vista dell'atleta, sono molto felice però che finalmente da quest'anno uno sponsor mi supporti (Salomon). Sogno di vincere la gara di casa, l'ultra trail del lago d'Orta e di fare bene in gare di livello e internazionali. Il mondiale di skyrunning in Scozia sarà già un'occasione ghiotta in tal senso.”

Nella mente degli atleti ci sono sempre gare da partecipare e cercare di vincere soprattutto se si tratta di gare di livello internazionale. 
Le parole di Cristiana e Riccardo trasmettono un amore puro per lo sport a contatto con la natura e questo spinge a fare sempre del proprio meglio immersi in questo mondo dell’ultratrail che nutre lo spirito e che sprona sempre a cercare gare più lunghe, difficili e spettacolari per percorsi e panorami.
Interviste, racconti e testimonianze da parte di atleti di sport di endurance nel libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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