Matteo Simone
La prova maschile ldell’Ultra Trail del Mugello di 60km è stata vinta dall’atleta della azionale italiana Riccardo Montani, “Team Salomon”, con il crono di 05h40’20”, abbassando il record precedente di 5h50’54” dell’edizione 2017 detenuto da Luca Carrara.
Completano il podio maschile Luca Carrara 05h45’45” e Domenico Giosi
06h11’46”.
La prova femminile è stata vinta dall’atleta
della nazionale italiana Cristiana Follador, “Unione Sportiva Aldo Moro - Team la Sportiva”, con il crono di 06h58’59”,
bissando la precedente vittoria del 2016 e migliorando il crono che era 7h01’01”.
Cristiana è alla sua quarta partecipazione avendo ottenuto altri due secondi
posti nel 2017 in 7h04’16” e nel 2018 in 7h13’19”. Completano il podio
femminile Cecilia Pedroni 07h18’06” e Giulia Gallo 08h27’22”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza dei due vincitori attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Cosa
hai scoperto praticando sport? Quali capacità e caratteristiche ritieni di
possedere?
Riccardo:
“Già da quando giocavo a calcio ed ora
correndo per le montagne mi sono accorto di avere una grande tenacia, qualità
che a volte mi porta però ad essere un po' troppo testardo nella vita
quotidiana. Per quanto riguarda le
mie capacità fisiche riconosco di avere un asso nella manica quando affronto
tratti in discesa e/o molto tecnici, quindi di difficile percorrenza. Allo
stesso tempo devo ancora migliorare molto la salita, soprattutto nei casi di
gare brevi come il kilometro verticale. Dal punto di vista comportamentale, mi
ritrovo spesso ad essere un ‘cagnaccio’ nel senso che non mollo fino alla fine,
e spesso difatti attuo dei bei recuperi in gara.”
Cristiana:
“Scopri cose di te che non pensavi di
avere ed è un modo bellissimo di poter stare tante ore con noi stessi. Certo come in tutte le cose ci vuole
equilibrio e sappiamo tutti che queste gare di lunga distanza portano ad una
usura più veloce del fisico per cui bisogna sempre cercare di volerci bene
ascoltando i segnali che il corpo ci trasmette. Fin da piccolina ho sempre sentito di avere tanta energia quasi da
sentirmi più simile ad un uomo che una donna. Lo sport e soprattutto la corsa
mi ha permesso di trovare la strada per incanalare questa mia energia
ritrovando così il mio equilibrio perfetto tra mente corpo e spirito. Questo
sport mi ha dato l’opportunità di conoscere persone meravigliose con in comune
questo amore grande per le sfide con noi stessi.”
Lo sport è anche una buona modalità per
approfondire la conoscenza di se stessi, di comprendere se stessi nelle
difficoltà, lo sport incrementa l’autoconsapevolezza delle proprie qualità,
capacità ma anche limiti. In effetti l’ultratrail
diventa una modalità per non uniformarsi alla vita ordinaria di molti di noi
con le insicurezze, lamentele ma diventa un modo per mettersi all’opera alla
ricerca di se stessi, contattando cose vere dentro di noi e non manipolate dai
mass media o dalla politica, è un modo per frequentare un mondo parallelo fatto
di cose essenziali per noi.
Lo sport a volte diventa un mondo
privilegiato e parallelo per persone che vogliono altro dalla vita, non solo
una ricerca orizzontale di accaparramento di materiali o di potere ma anche una
ricerca verticale di crescita personale a contatto con la fatica ma anche con
la natura da apprezzare quando la scopriamo spettacolare e immensa, un grande
dono da rispettare.
Prossimi
obiettivi? Sogni realizzati o da realizzare?
Cristiana:
“Ognuno di noi ha i suoi traguardi: chi
di vincere, chi di arrivare, chi di fare un buon risultato, ma tutti ci lega la
forte passione per la natura, l’assaporare questo senso di libertà, viviamo nel
correre tra le montagne, i boschi, i prati, i deserti. Il mio prossimo impegno
sarà la 100 milia Istria per poi iniziare con la prima tappa del circuito
Skyrunning Italia series, l’ultra trail Mugello ma il mio obiettivo principale
per questa stagione è la Lut anche se ogni gara è unica e speciale e quindi
cercherò di dare il meglio di me sempre!”
Riccardo: “Penso di non aver ancora realizzato
veramente dei sogni dal punto di vista dell'atleta, sono molto felice però che
finalmente da quest'anno uno sponsor mi supporti (Salomon). Sogno di vincere la
gara di casa, l'ultra trail del lago d'Orta e di fare bene in gare di livello e
internazionali. Il mondiale di skyrunning in Scozia sarà già un'occasione
ghiotta in tal senso.”
Nella mente degli atleti ci sono sempre
gare da partecipare e cercare di vincere soprattutto se si tratta di gare di
livello internazionale.
Le parole di Cristiana e Riccardo trasmettono un amore
puro per lo sport a contatto con la natura e questo spinge a fare sempre del
proprio meglio immersi in questo mondo dell’ultratrail
che nutre lo spirito e che sprona sempre a cercare gare più lunghe, difficili e
spettacolari per percorsi e panorami.
Interviste, racconti e testimonianze da
parte di atleti di sport di endurance nel libro “Maratoneti
e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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