domenica 30 giugno 2019

Vittoria Elicio: Prossimi obiettivi sono gare trail sempre con distanze più lunghe

La mia passione Trail mi fa sentire bene a prescindere risultato
Matteo SIMONE 

Una volta scoperta una passione che fa star bene, fa sperimentare buone sensazioni e benessere psicofisico ed emotivo, si cerca di dedicarsi sempre di più e meglio cercando di alzare l’asticella dei chilometri e delle difficoltà scegliendo di partecipare a gare sempre più impegnative e sfidanti ma non impossibili.

Di seguito Vittoria racconta la sua esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?No, campionessa mai, contenta della mia prestazione sprizzando di felicità da fare capriole in alcune gare tipo maratona di Padova, Milano e tante altre. Ora c'è la mia passione Trail che mi fa sentire bene a prescindere risultato.” 

Lupo Francesco: La passione per la corsa è cresciuta sempre più

Vito Melito mi ha trasmesso ancor più voglia di macinare km
Matteo SIMONE 

Lo sport è una palestra di vita da consigliare fin da piccoli per apprendere da subito l’arte dello sport individuale o in compagnia, per apprendere dall’esperienza, per diventare adulti responsabili e consapevoli; per sapersi relazionale con gli altri con competitività senza aggressione; per raggiungere obiettivi individuai e di squadra con impegno e determinazione senza scorciatoie.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Francesco Lupo attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentito campione nello sport? Non mi sento un campione. Penso veramente che i campioni siano altri. Quando mi chiamano così o mi dicono “eh ma te vai forte” la mia sincera risposta è “mi alleno tanto…”. Una cosa che non mi fa sentire un campione, ma mi rende felice, è la stima da parte di altri atleti per il mio modo di essere.”

Ultramaratoneti e gare estreme: Cosa motiva questi atleti?

Cosa li spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici?
Matteo Simone 

Questi i quesiti che si è posto l’autore Matteo Simone per stendere questo libro, si parla di ultramaratone e di gare estreme per lunghezza chilometrica, per condizioni fisiche-naturalistiche e metereologiche nelle quali si affrontano i percorsi, per le richieste mentali poste a questi atleti.  

Il testo consente di calarsi nella realtà degli ultramaratoneti, grazie all’esperienza diretta dell’autore e al contributo di centinaia di atleti intervistati che hanno condiviso le loro esperienze di gara. Vi sono i racconti di amanti della corsa e di atleti professionisti. In primo piano è il vissuto esperienziale degli atleti, le loro problematiche, le loro convinzioni, le loro paure, le loro esperienze di vita e i loro successi. Come ci ricorda la psicoterapia della Gestalt, è nell’esperienza che risiede la conoscenza. Un libro affascinante che riporta le motivazioni di queste persone, che tratteggia le loro strutture caratteriali. Un testo che permette di avvicinarsi a questo tipo di discipline considerate estreme e impossibili.

I fratelli Elvino, Loris e Pietro Gennari nella storia dell’ultramaratona

Tre fratelli vincevano una maratona arrivando insieme in 2h35’24”
Matteo SIMONE 

Tre fratelli Elvino, Loris e Pietro, di cui Elvino e Loris gemelli, anni fa vinsero una maratona in 2h35’24” arrivando insieme mano nella mano, negli anni ’70 dove gli Italiani erano specialisti nella velocità, nel mezzofondo, nel fondo, nelle maratone, ma anche nelle ultramaratone.

I fratelli Gennari hanno scoperto il loro talento e hanno approfittato a girare il mondo vincendo gare contro atleti delle altre nazioni, compreso i paesi dell’Est, gare estreme per chilometraggio elevato e per condizioni climatiche, specialisti della 100 km nel mondo oltre che in Italia.
Tante le glorie, tanti gli aneddoti, ma anche qualche sconfitta. Elvino, per esempio, non è mai riuscito a vincere la classicissima 100km del Passatore, ha partecipato 10 volte, la prima volta il 25.05.1975 classificandosi 11° in 8h25'01", è salito diverse volte sul podio: tre secondi posti nel ’76, ’77, ’78 e due  terzi posti nel '81 e '84; due quarti posti nel '80 e '85 e l'ultima partecipazione risale al 29.05.1993.

Vito Melito vinse 4 volte la 100 km del Passatore (1976, 1977, 1978, 1981)

E’ stato anche Primatista Italiano dei 50 Km in 2h 59’44”
Matteo Simone 

La 100km del Passatore da Firenze a Faenza sempre più una gara obiettivo di tanti runner e ultrarunner. 

Si corre ogni anno l’ultimo fine settimana di maggio da oltre 40 anni, decine di anni fa i protagonisti erano Vito Melito (classe 1945) che l’ha vinta 4 volte e i tre fratelli Gennari di cui 2 gemelli Elvino e Loris che arrivavano spesso a podio, soprattutto Elvino più volte arrivato secondo.
Il 30 maggio 1976, Vito vinse la 100 km del Passatore in 7h07’46”, precedendo Elvino Gennari 7h23’08” e Aldo Novacco 7h33’31”, quarto Erio Rurini 7h45’30”. La prima donna è stata Renata Ortolani in 12h56’51”.
Anche l’anno successivo, il 28 maggio 1977, Vito è stato il più forte alla 100km del Passatore. Una gara spettacolare con tanti colpi di scena dove Elvino era al comando a Brisighella con 5’23” di vantaggio su Vito e al passaggio del 100°km ottenne anche la miglior prestazione al mondo con un crono di 6h20’35”. Ma la gara era di 107km e nell’ultimo chilometro fu sorpassato da uno splendido Vito Melito che ha bissato la vittoria dell’anno precedente.

venerdì 28 giugno 2019

Lo sport permette di sperimentare sia benessere che performance


Abbatte barriere mentali, culturali e generazionali. 

Avvicina persone, paesi, popoli e rende liberi. Lo sport è di tutti e per tutti, ognuno con le proprie possibilità e modalità; fa bene al cuore, al corpo e alla mente, è inclusivo e aggrega e avvicina persone, culture e mondi. Abbatte muri e barriere fisiche, mentali, culturali e generazionali. Incrementa la consapevolezza delle proprie possibilità e capacità e anche dei propri limiti e permette di andare oltre; perché sviluppa fiducia in sé e incrementa la resilienza.

mercoledì 26 giugno 2019

Riccardo Montani e Cristiana Follador vincono l’Ultra Trail del Mugello 60km 2019

Matteo Simone 

La prova maschile ldell’Ultra Trail del Mugello di 60km è stata vinta dall’atleta della azionale italiana Riccardo Montani, “Team Salomon”, con il crono di 05h40’20”, abbassando il record precedente di 5h50’54” dell’edizione 2017 detenuto da Luca Carrara. 

Completano il podio maschile Luca Carrara 05h45’45” e Domenico Giosi 06h11’46”.
La prova femminile è stata vinta dall’atleta della nazionale italiana Cristiana Follador, “Unione Sportiva Aldo Moro - Team la Sportiva”, con il crono di 06h58’59”, bissando la precedente vittoria del 2016 e migliorando il crono che era 7h01’01”. 

martedì 25 giugno 2019

Silvano Beatrici: Il Passatore è sempre duro, ma ha sempre il suo fascino

Le gambe giravano, ma non come volevo
Matteo SIMONE 

La 47^ edizione della 100 km del Passatore è stata vinta da Marco Menegardi che ha preceduto l'ucraino Serhii Popov, il croato Dejan Radanac 7h23’37”. 

A seguire Andrea Zambelli 7h26’12” e Silvano Beatrici 7h29’45” che completano il podio del Campionato Italiano FIDAL 100km.
Al 6° posto e prima delle donne si classifica la croata Nikolina Sustic 7h31’05”, a seguire Giorgio Calcaterra e Francesco Lupo. Silvano è tesserato da diversi anni con il G.S. Fraveggio e ha un personale sulla 100km di 7h03’19” a Winschoten nel 2015, ha partecipato ai campionati mondiali di 100km con la Nazionale nel 2016. Di seguito le impressioni di Silvano attraverso risposte ad alcune mie domande.
Come ti è sembrato il Passatore?Ciao Matteo, il Passatore è sempre duro, ma ha sempre il suo fascino.” 

Il Passatore è una grande gara con la partecipazione di miglia di concorrenti che si vogliono mettere in gioco attraversando paesi, città, pianure, salite e discese per arrivare a destinazione a Faenza cercando di fare del proprio meglio.

Intervista doppia agli ultrarunner Francesco Cesare e Lara la Pera

Matteo Simone 

Francesco Cesare e Lara la Pera hanno vinto la prova più lunga, 50km con 2.200 metri di dislivello, del Pantelleria Trail 2019. 

Completano il podio maschile Gianluca Verza e Diego Luigi Leonello Trabucchi mentre il podio femminile è completato da Marta Cereda e Antonella Di Carlo.
L’evento è stato organizzato dall’ASD Ecotrail Sicilia in collaborazione con Pantelleria Outdoor e col patrocinio del Comune di Pantelleria. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Francesco e Lara attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.

Giuseppe Mangione, ultramaratoneta: Si lavora bene si ottengono ottimi risultati

Questa la dedico al mio papà e ai miei figli, cioè quello che ho di più caro
Matteo SIMONE 

Nel Salento ha avuto luogo la 6 Ore di Acaya, organizzata dall’Asd Liberunning, e vinta da Giuseppe Mangione (Barletta Sportiva) che ha totalizzatoo 67,223 km, precedendo Piero Stincone (Asd Cavalli di Razza), 66,303 km e Andrea Morrone (Asd Nest) 65,383 km.

Tra le donne, ottima la prestazione di Pamela Greco (Saracenatletica), che ha totalizzato 64,940 km, arrivando 5^ assoluta e precedendo Emma Dalfine (Nadir On the Road), 59,908 km, completa il podio femminile Addolorata Trisolino 59,685 km.
Di seguito le impressioni del vincitore attraverso risposte ad alcune mie domande.
Come hai trovato questa gara?Ciao Matteo, gara bellissima, affascinante ed emozionante, molto combattuta con all'inizio 2 maratoneti da 2h45’ che purtroppo hanno pagato un ritmo iniziale forte con un caldo intenso, poi combattuta con il forte Andrea Morrone salentino M45 e il triatleta Piero Stincone, poi alla distanza son venuto fuori con 2 giri di vantaggio su entrambi, atleti davvero validi.”

lunedì 24 giugno 2019

Giorgio Barile, triathlon: Lo sport ti insegna a migliorare in tutte le situazioni di vita

Lo sport ti insegna a vivere e a migliorare in tutte le situazioni di vita
Matteo Simone

Il triathlon è uno sport interessante ma faticoso, bisogna combinare tre discipline sportive che prevedono un approccio diverso alla gara con un abbigliamento che vada bene per tutte e tre le gare: nuoto, bici e corsa a eccezione del full Ironan dove ci si può cambiare e usare la muta per il nuoto di 3,8km, un body abbastanza imbottito per la bici dove si tratta di precorrere 180km in bici e per la maratona di 42,195km ci si può cambiare anche in pantaloncini e canotta.

Di seguito l’esperienza di Giorgio attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stata la gara della dove hai sperimentato le emozioni più belle?70.3 Turchia 2017.” 
La gara più difficile?70.3 Forte Village Sardegna in quanto avevo spinto troppo in bici.” 
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Al Forte Village quando camminavo barcollando senza riuscire a stare dritto.

A volte la corsa chiama e fa uscire fuori dalla comoda zona di confort

Cosa spinge un gruppo di persone a incontrarsi per allenarsi?
Matteo SIMONE 

Cosa spinge un gruppo di persone a incontrarsi per allenarsi? La voglia di evadere dalla quotidianità ordinaria, dalla comoda poltrona davanti alla TV, la voglia di guadagnarsi una doccia ristorativa. 

Lo sport ti rimette al mondo in modo diverso, da una parte ti fa faticare, da un'altra parte ti fa divertire condividendo situazioni bizzarre e particolari, si torna ragazzi senza pensieri, uno spazio e un tempo per evadere dai pensieri e situazioni pressanti, un modo per ricaricarsi.
A volte la corsa chiama e fa uscire fuori dalla comoda zona di confort, fa uscire fuori casa, mette in strada, nei parchi, fa incontrare persone reali in carne e ossa, fa mettere in gioco sperimentando benessere e performance; fa ritrovare vecchi amici, fa incontrare nuovi amici.

domenica 23 giugno 2019

Nella preparazione atletica è importante considerare la preparazione mentale

Matteo Simone 

Si può fare preparazione atletica in vista di una performance atletica, in vista dell’ottenimento di risultati personali o di squadra.

Si può fare preparazione atletica in vista di performance artistiche come concerti o performance circensi, ma qualsiasi siano i motivi della necessità o esigenza di una preparazione atletica non bisogna perdere di vista il fattore mentale.
Ci vuole convinzione, grinta, forza, determinazione per dedicarsi a un periodo di preparazione atletica che, in base agli obiettivi, può richiedere sacrifici enormi, rinunce, spese, difficoltà, rischi, infortuni.
Quindi, la cosa importante è decidere le priorità, gli obiettivi e impegnarsi per il raggiungimento.
Da soli è difficile, più è alto l’obiettivo, più sono le pretese e più è alto l’impegno, il costo in termini di soldi e di investimento di tempo.
E’ indispensabile fare progetti credibili a se stessi, un ottimo punto di partenza è credere di essere in grado di fare qualcosa, perché ci si sente di esserlo, perché si è sperimentato gradualmente dei miglioramenti.
Bisogna capire come impiegare le proprie risorse, su chi si può puntare, su chi si fare affidamento. 

sabato 22 giugno 2019

Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida (Edizioni Psiconline)


La Resilienza e l'Autoefficacia sono concetti importanti nella psicologia dello sport, ma anche nella vita in generale, per raggiungere i propri obiettivi in qualsiasi campo. Il termine Resilienza deriva dalla metallurgia; indica la proprietà di un materiale di resistere a stress, ossia a sollecitazioni e urti, riprendendo la sua forma o posizione iniziale, così come le persone resilienti possono affrontare efficacemente momenti o periodi di stress o disagio.

Così come avviene negli sport di endurance, resistere e andare avanti, lottare con il tempo cronologico e atmosferico, con se stessi, con i conflitti interni; a volte sei combattuto e indeciso, tentato a fermarti, a rinunciare. Gli atleti sentono di valere, di avere forza mentale, di saper prendere decisioni, di sentirsi leader, in sostanza aumenta l'autoefficacia personale nell'ambito sportivo, si sentono riconosciuti dagli altri, scoprono di possedere capacità insospettate: l'ultracorsa diventa una palestra di vita.

giovedì 20 giugno 2019

Cosa c'è dietro lo sport? Passione, viaggi, incontri, aggregazione, racconti

Matteo SIMONE

Cosa c'è dietro lo sport? Tanta passione, allenamenti, incontri, fatica, aggregazione, tante decisioni, presenza, attenzione, focalizzazione, viaggi, racconti. Squadre, gruppi, associazioni. 

Daje con lo sport! Per assaporare la ciclicità dello Sport come nella vita, fatta di partenze e arrivi, incontri e congedi, attivazione e rilassamento, tensione e relax. Importante è essere sempre pronti e sviluppare tanta consapevolezza, fidarsi di se stessi e di qualcun altro e sviluppare tanta resilienza.
Lo sport è una metafora della vita, c’è la crisi e soluzione senza darsi per sconfitti ma accettando e cambiando il corso degli eventi con fiducia e resilienza uscendone fuori sempre più rafforzati.

lunedì 17 giugno 2019

Elisa Cuscini è la 1a militare della 10^ Maratonina Azzurra Brigade Run 2019

Ci tenevo a tutti costi a partecipare, è la gara della mia Città
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it 

Venerdì 14 giugno ha avuto luogo a Latina la 10ª edizione della Maratonina Azzurra Brigade Run promossa dalla 4ª Brigata Telecomunicazioni e sistemi per la Difesa Aerea e l’Assistenza al Volo di Borgo Piave, con la partecipazione del 70° Stormo e con il patrocinio del Comune di Latina.

La gara è stata vinta da Davide Di Folco che ha preceduto Francesco Tescione e Michele Uva che è stato il vincitore della gara militare mentre la gara femminile è stata vinta da Pamela Gabrielli che ha preceduto Catia Addonisio e Roberta Andreoli.

sabato 8 giugno 2019

La vita è fatta di ciclicità, sconfitte e vittorie, infortuni e riprese

 Matteo SIMONE

La vita è fatta di cicli, momenti, periodi, situazioni, episodi, strade, percorsi, viaggi. La vita è fatta di sfide per sopravvivere, per stare bene, per sperimentare successo, per rialzarsi. 

La consapevolezza aiuta a vivere il momento presente da una parte accettando quello che c'è e cercando di organizzarsi per cambiare in meglio impegnandosi e credendoci e dall'altra essendo speranzosi, provando un piano B, ricordando a che punto siamo, cosa ci ha permesso di arrivare fino a qui.

Grande merito a Cotugno Giovanni per la 1^ ed. “1 ORA SUL PORTO”

Memorial “Gianni Grilli”, Manfredonia 02 Giugno 2019

Grande merito a Cotugno Giovanni che si occupa del mondo dello sport a 360 gradi, prima grande atleta, poi allenatore, presidente di una grande e utile squadra, scopritore di talenti, organizzatore di gare soprattutto memorial dedicati ad atleti che non sono più con noi ma che hanno lasciato un segno positivo alle loro famiglie e al mondo dello sport di Manfredonia.

Conosci Manfredonia? Una piccola cittadina che attraverso lo sport riesce a trovare opportunità di aggregazione e condivisione attraverso tante società sportive e soprattutto tanti atleti guidati dai più esperti in allenamenti, uscite e gare sempre più stimolanti.

Daniele Cesconetto: Cercare i miei limiti e provare sempre l'emozione del viaggio

Mi definisco un grande appassionata di corsa a 360 gradi, come uno stile di vita

Daniele Cesconetto è un ultramaratoneta a cui piace faticare da solo ed in compagnia, sa essere competitivo e portare a termine gare estreme nello stesso anno come la gara del Monte Bianco, la nove colli running di 202 km e la Spartathlon gara podistica di 247 km.
Ma la cosa bella è che si diverte faticando e fa divertire anche gli altri, si diverte a contribuire anche ad altri a compiere imprese come è il caso di Albertini Marco.

venerdì 7 giugno 2019

Luciano Alves de Souza vince la 24h - Ultramaraton Termas de Río Hondo (ARG)

DIA 17 DE MAIO ULTRA MARATONA 24HS DA ARGENTINA 240km

Luciano Alves de Souza, della Società: Brf Brasil Foods Batavo, data di nascita: 27.03.1983, ha vinto la 24h - Ultramaraton Termas de Río Hondo (ARG) nei giorni 18-19.05.2019 totalizzando 240.009km, oltre a vincere nei giorni 31.03-01.04.2019 l’Ultramaratona de 12 Horas de Macaé (BRA) totalizzando 137.600 km.

Luciano ha ottenuto i seguenti risultati dal 2016 al 2018. Prove dai 5km a 235km. 5km: 15’47” il 2017; 10km: 33’22”; 21km: campione Serra do Japi 2016; 21km: vice campione strada del mare vecchia strada di Santos 2017; 21km: vice campione strada del mare vecchia strada di Santos 2018; 32km: vice campione di montagna 2018; campione 77 km di montagna Guararema 2017; campione 100km pista club esperia SP 2016; campione 24h di Campinas 2017; vice ultra internazionale campione of the Angels 235km tempo 32h 2016; vice campione del Brasile 135 miglia coppa del mondo di ultra maratona 217km Serra Mantiqueira 2018 tempo 25h. Mondiali di 24h Irlanda del Nord 2017; Spartathlon 246km Grecia 2018.

Gloria Giudici tra gli atleti convocati ai Campionati Mondiali di Trail 2019

Il team che ci accompagna è davvero disponibile e preparato
Matteo SIMONE

I Campionati Mondiali 2019 di Trail si svolgeranno domani 8 Giugno a Miranda do Corvo in Portogallo e l’Italia si presenta con 12 atleti di cui 6 donne (Silvia Rampazzo, Gloria Giudici, Barbara Bani, Lidia Mongelli, Sara Palfrader, Emma Quaglia) e 6 uomini (Marco De Gasperi, Alessandro Rambaldini, Francesco Puppi, Luca Cagnati, Davide Cheraz e Andreas Reiterer).

Tra i convocati anche Gloria Giudici, tesserata FIDAL con Free-Zone, che è nel giro della nazionale da alcuni anni avendo indossato la maglia azzurro già il 4 Luglio 2015 in occasione dei Campionati del Mondo di corsa in montagna lunga distanza, inoltre nel 2017 ha fatto parte della Nazionale  ai Campionati Mondiali Trail a Badia Prataglia (AR), nel 2018 ha partecipato ai Campionati Europei Corsa in Montagna a Skopje e ai Campionati Mondiali di corsa in montagna a Canillo.

Barbara Bani tra i convocati ai prossimi Campionati Mondiali di Trail

Ho cercato di curare ogni aspetto insieme al mio allenatore Tito Tiberti

I prossimi Campionati Mondiali di Trail si svolgeranno domani 8 Giugno a Miranda do Corvo in Portogallo e l’Italia è rappresentata da dodici atleti, 6 donne: Silvia Rampazzo, Gloria Giudici, Barbara Bani, Lidia Mongelli, Sara Palfrader, Emma Quaglia, e 6 uomini: Marco De Gasperi, Alessandro Rambaldini, Francesco Puppi, Luca Cagnati, Davide Cheraz e Andreas Reiterer.
Tra i convocati anche la filosofa ex calciatrice Barbara Bani, tesserata FIDAL con Free-Zone, che ha già indossato la maglia azzurra nel 2016, in occasione dei Campionati Mondiali lunghe distanze a Podbdro in Slovenia e nel 2017 in occasione dei Campionati Mondiali di trail a Badia Prataglia dove, arrivando 15^, ha contribuito all’argento della squadra azzurra.
Di seguito, le impressioni di Barbara prima del suo impegno ai Mondiali attraverso risposte ad alcune mie domande: Sensazioni, emozioni, pensieri prima del grande giorno? Il sogno di vestire la maglia azzurra, anche se magari non è la prima volta, comunque è un’emozione sempre nuova e non diminuisce di intensità, anzi si accresce di consapevolezza, c’è il privilegio di rappresentare un paese e tutte le persone che a ogni livello si appassionano a questo sport che ha tanti valori da insegnare.”

giovedì 6 giugno 2019

Luca Cagnati convocato per i Campionati Mondiali di Trail 2019

Quante gare o anche stagioni ho buttato a causa della testa e non delle gambe

Sono programma a Miranda do Corvo (Portogallo) il prossimo 8 Giugno i Campionati Mondiali di Trail e l’Italia partecipa con 12 azzurri, 6 donne:

Silvia Rampazzo, Gloria Giudici, Barbara Bani, Lidia Mongelli, Sara Palfrader, Emma Quaglia, e 6 uomini: Marco De Gasperi, Alessandro Rambaldini, Francesco Puppi, Luca Cagnati, Davide Cheraz e Andreas Reiterer.
Tra i convocati Luca Cagnati, tesserato FIDAL con l’Atl. Valli Bergamesche Leffe e che il prossimo 8 Giugno festeggerà il suo 29° compleanno indossando la maglia azzurra per rappresentare l’Italia ai Mondiali di Trail.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Luca attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.

Davide Cheraz convocato per i Campionati Mondiali di Trail


E’ il mio primo mondiale, cercherò di fare del mio meglio

Il prossimo 8 giugno sono programma a Miranda do Corvo (Portogallo) i Campionati Mondiali di Trail, dodici gli azzurri convocati, 6 donne: Silvia Rampazzo, Gloria Giudici, Barbara Bani, Lidia Mongelli, Sara Palfrader, Emma Quaglia, e 6 uomini: Marco De Gasperi, Alessandro Rambaldini, Francesco Puppi, Luca Cagnati, Davide Cheraz e Andreas Reiterer.
Tra i convocati interessante la carriera sportiva di Davide Cheraz che da ragazzino gareggiava in mtb, poi è passato al Winter Triathlon conquistando agli Europei e Mondiali a Jamijarvi il quarto posto. Dal 2012 ha iniziato a fare gare di trail e dal 2013 è un atleta del Team Salomon Italia. E’ tesserato FIDAL con l’Atletica Sandro Calvesi e vanta sulla mezza maratona un personale di 1h09’59” ad Abbiategrasso il 22 ottobre 2017 e in maratona di 2h26’51” a Valencia il 19 novembre 2017.
Di seguito, Davide racconta alcune impressioni pre gara rispondendo ad alcune mie domande: Rispetto ai mondiali ti senti pronto?Mi sento pronto perché mi sono riuscito ad allenare bene in questi mesi senza alcun intoppo.” Quali sono tue aspettative e consapevolezze?E’ il mio primo mondiale e non ho un’aspettativa, cercherò di fare del mio meglio per me e per la squadra.”

Davide ha tante esperienze nello sport non solo di forza e resistenza ma anche di agilità e scaltrezza avendo praticato mtb e triathlon sport che richiedono scaltrezza e velocità nei cambi di ritmo e nelle transizioni per perdere il meno tempo possibile e per ripartire sempre alla grande: Avete con voi medici, fisioterapisti, tecnici, nutrizionista, psicologo?Si come staff qua per aiutarci c'è Tito, Fulvio Massa, Paolo Germanetto e Stefano Punzo.”

In una gara internazionale come un mondiale trail in Portogallo è bene che ci sia personale professionista a disposizione degli atleti per supportare, consigliare, provvedere e rendere il più agevole possibile il loro periodo di impiego per la gara che va dalla partenza dall’Italia al ritorno a casa gestendo tutte le fasi, dal pre gara, gara e post gara: Senti che c'è la squadra Italia?Credo siamo un bella squadra che possiamo dire la nostra, sicuramente daremo il massimo.”

Si tratta di una prestazione di atleti italiani sia individuale che di squadra quindi tanto meglio se si respira un buon clima che permette di essere sereni e concentrati per fare del proprio meglio sia livello individuale che di squadra.

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