Dott. Matteo Simone
Lo sport che ti fa emozionare, che ti fa ritornare bambino, che ti rimette al mondo, che ti fa uscire dal tunnel, che ti fa rivedere la vita, in particolare il mondo degli ultrarunner, bizzarro, sorprendente, commovente, fraterno.
Di
seguito Filippo, atleta di Manfredonia, racconta la sua esperienza di podio alla 100km delle Alpi con
partenza a Torino e arrivo a Foglizzo:
“A 50 anni, non ero
preparato a tutto ciò mi sembra di
vivere un grande sogno che non finisce mai e non so cosa succederà ancora,
voglio condividere il tutto con le
persone a me care e tu lo sei, tvb Filippo. Lo sport è tutta la mia passione
fin da piccolo, ho dovuto rinunciare anche a l’ISEF di Foggia per motivi di
famiglia e il Signore mi sta restituendo tutto quello che merito nonostante
tante difficoltà e problemi familiari.”
Tutto
torna, Filippo ha sempre avuto la passione per lo sport e un grande talento in
qualsiasi sport, nuoto, corsa, bici.
La vita ti mette davanti a degli stop, a
degli imprevisti, a delle soste forzate e allora bisogna starci, bisogna
pazientare, bisogna cavalcare l’onda del cambiamento, bisogna prendere nuove
direzioni e essere sempre consapevole delle proprie capacità e dei propri
limiti. Piano piano filippo a ripreso a mettersi in movimento con il cammino e
poi con la corsa e poi ancora con la bici e si è appassionato alle lunghe
corse, invogliato dai suoi amici di Manfredonia e condividendo insieme a loro
uscite, allenamenti e gare.
Ora
Filippo ha raggiunto un grande sogno il podio a una gara importante con un tempo
importante all’età di 50 anni terzo classificato alla 100km delle Alpi con un
tempo prezioso di 08h46’ arrivando dopo due campioni della 100km.
Dopo questa
gara sta iniziando a svegliarsi dal sogno e a rendersi conto di quello che ha
fatto, di quello che può fare, delle sue capacità e tanti sono i contati
ricevuti da familiari, amici, conoscenti, fan. Non si è abituati a tutto ciò ed
è qualcosa id grande e importante da gestire, bisogna fare attenzione a restare
sempre con i piedi per terra, a ritornare alla quotidianità con nuove
consapevolezze. Di seguito alcune testimonianze di parole di stima e affetto da
parte di alcuni suoi familiari e amici.
Un
suo nipote:
“Zio questo avviene alle persone speciali,
alle persone che hanno passato dei momenti difficili, non ti nascondo che
quello che hai passato tu si rispecchia tanto con quello che ho passato e sto
vivendo, e magari chi lo sa forse riuscirò anche io a risorgere come te, sei un grande, sono orgoglioso di avere uno zio come te.”
Sono
belle e prezioso parole che ti danno tanta carica, tanto affetto, ti
arricchiscono dentro e ti fanno scoprire nuove forze e nuove energie per se
stessi e per gli altri.
Importanti,
preziose e gradite anche le parole di Matteo Palumbo un grande atleta campione di
Manfredonia, attualmente Carabiniere, capace di fare una Maratona sotto le 02h13’,
entrato nella storia podistica di Manfredonia, ecco le sue parole di stima e affetto:
“Ciao Filippo i sacrifici e la dedizione che ci hai
messo giorno dopo giorno in questi mesi per questa disciplina veramente dura,
grazie all'aiuto del Signore che ti ha guidato fino a questo traguardo
inaspettato per te, dopo tutto quello che hai passato, ti hanno premiato, ciò
che veramente meriti. Il Signore è grande, l'unico che non ci tradisce mai.
Condivido con te questo momento di gioia, bravo fratello. Un forte abbraccio!”
Matteo
Palumbo sa cosa significa allenarsi per ottenere risultati, per conquistarsi un
podio, per fare tempi performanti e comprende lo stato d’animo dell’amico fraterno
Filippo Castriotta, la fatica e la fede unisce e rende più forti, sicuri e resilienti.
Un’intervista a Filippo è riportata nel libro La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza.
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza?
La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza.
È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione.
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su se stesso.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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