L’esperienza
di guida con atleti con disabilità visiva, uniti con un laccetto per fidarsi e
affidarsi, per sintonizzarsi sui passi dell’altro, per guidare, per sentire la
propria e l’altrui fatica, gente altruista, gente che vuol fare un’esperienza
insieme ad altri.
E’
importante solamente essere presenti senza distrazioni, badare a te stesso e
l’altro, segnalare dossi, curve, radici, ostacoli e avanzare sempre, se cadi
non diventa un problema, si sorride ci si rialza e si riprende, la vita diventa
più facile e a misura di tutti, ti ringraziano e ti arricchisci dal punto di
vista emozionale diventa qualcosa che non fai solo per loro ma anche per te e
sentirti una persona migliore più ricca dentro, meno competitiva e più
partecipativa, vedrai che ti cambia la vita, eserciterai la lentezza e
l’attenzione nel fare le cose.
Affidarsi
e fidarsi, è quello che si può sperimentare nello sport, è quello che si
sperimenta correndo e camminando con gli atleti con disabilità visiva.
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
http://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
Siamo
tutti in grado di poter competere, partecipare, eccellere, basta volerlo. Non
aspettare il momento migliore, è sempre il momento per mettersi in gioco e
apprendere dall'esperienza.
Sport
e aggregazione con Achilles International Rome, fidarsi e affidarsi, guide e
atleti con disabilità visiva. Anything is possibile,
together is much better (Ogni cosa diventa possibile, insieme è più
facile).
C’è
la possibilità di mettersi a disposizione per un allenamento di corsa o
camminata orientativamente il lunedì e il giovedì alle ore 18.00 presso il Parco
degli Acquedotti. Per info achillesinternationalroma@gmail.com o 3931053915. Ti aspettiamo!
Come dico
sempre io “Together is much better” ed infatti da soli le persone con
disabilità hanno difficoltà a fare sport o sono quasi impossibilitate, ed
allora perché non offrire un po’ del nostro tempo per dedicarsi a questa
attività? Insieme si ottengono risultati importanti un miglioramento della
prestazione sportiva e del benessere della persona non vedente ma diventa anche
una messa alla prova per le guide, per sperimentarsi accanto agli altri,
provare a guidare un’altra persona, stargli accanto, sintonizzarsi sullo stesso
respiro, sulla sua fatica, sui suoi ritmi, e la competitività ed il benessere
oltre che individuale diventa duale e poi di gruppo, di squadra.
Tra i tanti che si sono
avvicinati alla corsa e ad Achilles International Roma c’è anche Sandro Mille, che
di seguito racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come
hai scelto il tuo sport? “Volevo intraprendere un'attività sportiva che richiedesse uno sforzo
moderato ma costante e, grazie alla generosità degli atleti dell'associazione
sportiva La Sbarra, ho iniziato a praticare la corsa. Essendo io un ipovedente
ho grande difficoltà nel muovermi in autonomia per cui era impensabile correre
per me.”
Nella
tua disciplina quali sono le difficoltà, i rischi, a cosa devi fare attenzione? “Nella mia
condizione di ipovedente per correre ho bisogno di affidarmi al 100x100 ad un
atleta guida. Ciò significa che io, prima di tutto, devo sviluppare da subito
un principio di intesa col mio accompagnatore. Devo essere sempre attento alle
segnalazioni che mi vengono comunicate relative a variazioni di terreno,
deviazioni di percorso, ostacoli improvvisi e non. Per cui prima del fisico io
ho bisogno di allenare l'affiatamento con la persona che mi guida per trovare
una buona sintonia.”
Cosa
e quali persone hanno contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua
performance? “Fortunatamente sono venuto a conoscenza del progetto Achilles
International... Ed eccoci qua: atleti volontari dell'Associazione Sportiva La
Sbarra & I Grilli che aiutano atleti non vedenti e ipovedenti a correre.
Sia in allenamento che in gara Atleta Guida e Atleta non vedente procedono
affiancati, uniti polso a polso attraverso un cordino. Ci vuole accortezza e
sensibilità e i ragazzi de La Sbarra & I Grilli riescono a compiere
l'impresa di guidare un atleta disabile per mano fino al traguardo. E' una cosa
molto impegnativa ma sanno farla con naturalezza e delicatezza.”
Urge aiuto di persone generose e disponibili disposte
a dedicare tempo per allenarsi con atleti con problemi visivi. Tali atleti per
partecipare a diverse attività agonistiche ed amatoriali, necessitano di
allenarsi e, quindi, essere accompagnati in queste attività da “guide sportive”
ossia persone, disponibili ad indicargli il percorso, a porgergli un braccio, a
farli evitare buche ed ostacoli.
Ognuno di noi si può sperimentare come guida negli
allenamenti ed in gara, mettendo da parte qualsiasi forma di competizione
estrema e dedicandosi all’altro con generosità e scoprendo cosa significa correre
con una disabilità come la vista
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
http://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
Nessun commento:
Posta un commento