martedì 24 ottobre 2017

Lo sport fa sta stare a contatto con la natura, con te stesso, con gli altri

Matteo SIMONE 

Lo sport fa sta stare a contatto con la natura, con gli altri, con il verde.

Lo sport che mette alla prova, fa stancare, superare, fa cadere, rialzare, sudare, sporcare.
Lo sport ti rende felice, fa divertire, confrontare, condividere,
Questo è lo sport che vogliamo, uno sport che fa apprezzare la vita e gli altri, che insegna sempre qualcosa, incrementa consapevolezze di proprie capacità e limiti, che sviluppa resilienza e autoefficacia gradualmente e senza fretta.
Per ottenere qualcosa bisogna crederci, essere consapevole delle proprie capacità e limiti, impegnarsi duramente, essere determinato, mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte e momenti bui, rialzarsi sempre e ripartire sempre con pazienza, senza fretta, con modestia e umiltà, rispettando gli altri.
L'esperienza dà frutti importanti da portare a casa serenamente.
Fidarsi e affidarsi, questo è lo sport che vogliamo.
Lo sport fa tornare a giocare come bimbi, fa perdere l’età anagrafica, fa apprezzare il gusto di sporcarsi, cadere, sbagliare.
Lo sport contagia, fa perdere il senso del tempo che passa.
Lo sport fa incontrare persone e paesaggi,fa viaggiare nei sogni e nella realtà.
Questo è lo sport che vogliamo: faticare insieme senza pretese rispettando ognuno; lo sport che avvicina persone, mondi culture; uno sport che aggrega e include; uno sport che unisce, , insieme si è più sicuri, più coraggiosi, si diventa anche più autonomi, consapevoli, autoefficaci e resilienti.
ORA è il momento per salire sul treno dell’attività fisica, non aspettare le condizioni migliori, certi treni passano troppo in fretta, bisogna farsi trovare pronti al momento giusto al binario esatto e poi puoi scendere quando vuoi.
Costruisci una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali, man mano sentirai crescere la passione, l’entusiasmo e svilupperai più consapevolezza corporea e dei propri mezzi, avrai più fiducia di te e delle tue possibilità e potenzialità, lo sport incrementa autoefficacia, supererai momenti difficili fatti di demotivazione, infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture, mondi e condividerai gioie e fatiche.

Sport è anche solidarietà, inclusione, integrazione, consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza esagerare, lo sport come rete sociale, fidarsi è affidarsi.
Fidarsi e affidarsi uniti con un laccetto è possibile sperimentare con atleti non vedenti e ipovedenti, nuove guide sono gradite per continuare lo sport che vogliamo fatto di fatica e gioie condivise con diverse modalità per tutti insieme è molto meglio per crederci di più e raggiungere sempre più obiettivi sfidanti.
L’esperienza di guida con atleti con disabilità visiva, uniti con un laccetto per fidarsi e affidarsi, per sintonizzarsi sui passi dell’altro, per guidare, per sentire la propria e l’altrui fatica, gente altruista, gente che vuol fare un’esperienza insieme ad altri.
E’ importante solamente essere presenti senza distrazioni, badare a te stesso e l’altro, segnalare dossi, curve, radici, ostacoli e avanzare sempre, se cadi non diventa un problema, si sorride ci si rialza e si riprende, la vita diventa più facile e a misura di tutti, ti ringraziano e ti arricchisci dal punto di vista emozionale diventa qualcosa che non fai solo per loro ma anche per te e sentirti una persona migliore più ricca dentro, meno competitiva e più partecipativa, vedrai che ti cambia la vita, eserciterai la lentezza e l’attenzione nel fare le cose.
Per info achillesinternationalroma@gmail.com o 3931053915.  Ti aspettiamo!
Non rimandare è sempre il momento di prendere il treno dello Sport che avvicina persone culture e mondi per diventare più consapevoli, autoefficacia e resilienti.
Sono in tanti che vogliono provare l’esperienza di guida con atleti con disabilità visiva, gente altruista, gente che vuol fare un’esperienza insieme ad altri, uniti con un laccetto per fidarsi e affidarsi, per sintonizzarsi sui passi dell’altro, per guidare, per sentire la propria e l’altrui fatica.
Per approfondimenti è possibile consultare il libro O.R.A. Obiettivi, risorse, autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport, Aras Edizioni, 2013.

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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