Finalmente ho avuto modo di conoscere Stefano Velatta dell’Olimpia Runners, alla partenza della 100km delle alpi e di seguito Stefano racconta com’è andata in questa dura prova di 100km.
Che
è successo? Non stavi bene? Troppa tensione? “In realtà non
dovevo partecipare alla gara, non avevo programmato un’altra 100km adesso, poi
mi ha contattato l’organizzatore è mi ha convinto. Volevo correre il più a
lungo possibile con Lombardi e Gaido poi se tutto andava per il meglio avrei
provato ad allungare. Poi le cose sono cambiate dopo la maratona Gaido ha
cominciato a soffrire per i suoi tendini d’Achille è Marco intelligentemente ha
tirato un po’ i freni in vista della lunga salita...io mi sentivo molto bene ed
ho allungato in salita salivo forte ma senza soffrire. La discesa non l ho
esasperata ma comunque filavo giù senza freni al 70esimo avevo circa12 minuti
su Marco al 75esimo quasi 15minuti. Poco prima dell'82esimo km mentre correvo a
circa 4' 15"al km un improvviso crampo al polpaccio sinistro mi ha steso
ho perso circa 5' provando a farmi massaggiare ma niente il polpaccio era
inchiodato mi sono trascinato fino al 85° km poi ho preso la decisione di
fermarmi per non compromettere il proseguo della mia stagione. Ho aspettato
Marco e Enrico per fargli i complimenti con un applauso e Marco mi ha fatto un
gesto di stima perché ha capito subito la mia sofferenza.”
Questo è il prezzo da pagare quando si
diventa numero 1, si è ricercati e contattati e diventa difficile dire di no,
tutti ti vogliono e vorresti presenziare a ogni evento, a ogni gara, ma a volte
è importante prendere decisioni ferme e seguire il proprio, piano, il proprio
programma. Comunque, la cosa importante è uscirne sempre bene, non sentirsi
pressato e non aver paura di fermarsi per eventuali infortuni, la salute rimane
sempre al primo posto. Belle parole quelle di Stefano, di un atleta che corre con
amici avversari, che stima il prossimo, che aspetta i primi due arrivati dopo
essersi ritirato, li aspetta per darli la mano, per complimentarsi, per
guardarli negli occhi.
La
famiglia non era alla partenza? C'era tua figlia lungo il percorso?
“Alla partenza c era solo il mio grande amico e vice presidente della squadra
Antonello Formaggio che mi ha seguito in macchina fino al ritiro dal 50esimo
anche mia moglie in macchina con altri 2 amici mia figlia in bici dal 50 all’85°km
stava dietro di me per rispettare le regole.”
Ho conosciuto alla partenza anche il suo
amico vice presidente della sua squadra, Stefano sembra essere coccolato dalla
sua squadra e dalla sua famiglia e questo è importante per la serenità e il
benessere dell’atleta, avere qualcuno che si occupa e si preoccupa di te, ti permette
di correre sereno e di condividere l’esperienza di gara con i propri cari
sperimentando complicità e affetto reciproco.
Anno
proficuo, tanti titoli, poca motivazione alla partenza?
“Anno proficuo ma quando sono al via io sono sempre competitivo anche nelle
gare di paese senza riconoscimento o premi cerco sempre di onorare gara e di
trarre qualcosa di buono dallo sforzo fisico.”
Come
ne esci? “Ne esco sicuramente più forte di prima ho fatto
comunque una scelta tattica difficile ma se voglio un giorno correre la 100km
sotto le 7h devo correre così senza freni e troppi tatticismi bisogna
spingere...con il rischio di saltare ma io vado avanti così sicuro che la mia
tenacia verrà premiata. Porto a casa 85km di cui 80 corsi a 4'15" di media
da solo in allenamento è difficile da realizzare.”
Sembra essere resiliente Stefano e
apprendere dall’esperienza, si è sperimentato in questa dura prova, ha provato
a forzare, a osare per avvicinarsi a performance più di livello, per
avvicinarsi alle performance del Re Giorgio Calcaterra, per provare a
ereditare il suo trono. In fin dei conti si porta a casa sempre qualcosa di
importante, momenti di esperienze vissute, amicizie consolidate e nuovi
incontri, nuove consapevolezze.
Come
vedi il giovane vincitore? “Il giovane vincitore l’ho
conosciuto a Curinga durante la 6 ore penso sia un bravo ragazzo oltre che un
forte atleta.”
Il vincitore ha fatto la sua gara,
nonostante la giovane età si è dimostrato sereno e al momento propizio si è
fatto avanti conquistando la testa della gara e proseguendo fino al traguardo
distaccando il secondo arrivato, il gigante Marco Lombardi.
Prossimi
obiettivi? Inviti? “Adesso farò un percorso di allenamento
massacrante ma molto stimolante porterò il mio fisico al limite a 7 giorni da
questi 85km andrò in Sardegna per fare ultra
trail a tappe 20km sabato e 60km domenica con circa 1900m di dislivello in
totale poi il 22 ottobre maratona Venezia e il 1° novembre la 30km a Firenze
con arrivo in salita tutto questo per rinforzare fisico e mente. Sono stato
invitato il 3 dicembre alla Coast to Coast
a Napoli dove voglio correre 60km a ritmo maratona. Colgo l’occasione per farti
i miei complimenti per la tua gara sei stato bravissimo ciao Matteo spero di
rivederti presto.”
Un programma fitto e impegnativo per
Stefano, di quelli duri per ultrarunner
che voglio ottenere risultati prestigiosi, approfitto a ringraziare Stefano per
i suoi complimenti, infatti c’ero anch’io alla 100km delle Alpi e sono tornato
a casa con il mio Personal Best di 12h10’.
Stefano è menzionato nei seguenti libri:
“L’ultramaratoneta di Corato. Esperienze, sensazioni, emozioni e aspetti psicologici di un atleta di corsa delle lunghe distanze” di Matteo Simone, Giuseppe Mangione. Editore: Sacco.
Data di Pubblicazione: 2017. Acquistabile con il Bonus 18app o la Carta del docente.
Descrizione del libro
L'intento di questo libro, scritto da uno psicologo e da un atleta di corsa nelle lunghe distanze, è di esprimere il senso dello sport, della corsa in particolare. Nel testo si parla del mondo dello sport che racchiude diversi aspetti quali il benessere psicofisico, emotivo e relazionale attraverso la partecipazione ad allenamenti e gare incontrando amici e avversari; sani stili di vita; l'aspetto mentale che ha grande importanza per il raggiungimento di obiettivi, la performance e per superare crisi e difficoltà sia nello sport che nella vita. Nel testo si parla di impressioni, sensazioni e tante emozioni; aspetti mentali quali l'autoconsapevolezza, motivazione, autoefficacia, resilienza. Giuseppe racconterà con le sue parole in corsivo le sue esperienze e le sue impressioni in gare lunghe e difficili.
“Cosa spinge le persone a fare sport?”, Aracne Editrice.
http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788825528275
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
www.psicologiadellosport.net/eventi.htm
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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