Lo sport fa bene e ti fa sentire bene
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Antonella Feltrin, Nuova Atletica Roncade, a settembre 2020 alla Lupatotissima 24 ore ha totalizzato 173,163km. Nel 2017 ha concluso la Nove Colli Running 202.4km in 29h21’30”.
Antonella risulta al 5° posto nella lista
dei migliori del mondo dell'anno 2020 100miglia donne Categoria W55 con il
tempo di 22h25’23” disputata il 20.09.2020 a Bussolengo (VR).
Di seguito approfondiamo la sua
conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si, almeno un giorno nelle poche ma per me grandi sfide”.
Si inizia, per caso, per sbaglio, coinvolti da amici e familiari e poi se la cosa piacere, f star bene, crea benefici di continua senza limiti come è successo ad Antonella che iniziando da una garetta di paese si è ritrovata a correre anche per più giorni per circa 300km di gara.
Quali fattori e persone contribuiscono nello sport al tuo benessere e/o performance? “Nessuno contribuisce a nulla, (anzi)! Solo io e la mia testardaggine”.
Antonella fa tutto da sola, ha dalla sua arte una forte testardaggine che gli permette di portare a termine le gare più dure e faticosa.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Gare ce ne sono più di 1, diciamo la Milano Sanremo che è stata prima senza sapere…ho chiesto molte info a Simone di UMS, ora mi vien da ridere...c'era la lista di cosa portare, e pure 1 coperta! Io che non avevo la crew, ho chiesto come potevo portare 1 coperta! Ora so cos'è!”
La tua gara più difficile? “Più difficile la RAA”.
Nel 2019 Antonella ha partecipato alla Race
Across Apulia (RAA) 287km concludendola in 50h04’22”.
Ci si abitua a stringere i denti, ad
andare avanti nonostante tutto, nonostante dolori e sia nella corsa che nella
vita si diventa più resistenti e resilienti gradualmente affrontando situazioni,
percorsi, crisi, difficoltà da poter e saper gestire e risolvere.
E’ importante la consapevolezza di
quello che succede, ci può essere ansia, tensione, preoccupazione prima di una
gara ma si mette in conto tutto ciò e poi ci si dedica alla lunga gara, al
percorso da fare, ai momenti di crisi e difficoltà che comunque passano se si è
fiduciosi e pazienti e poi alla fine c’è la gioia e soddisfazione di avercela
fatta anche questa volta che conferma nostre capacità, competenze,
potenzialità.
Lo sport a volte dà e a volte toglie, bisogna sapersi gestire e capire come procurarsi benessere e performance senza farsi del male con opportuni accorgimenti di compensazione come recupero, riposo, integrazione adeguata, massaggi, quello che in genere chiamo coccole.
A cosa devi prestare attenzione? “Fare più stretching!”.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Crisi, dicendomi di resistere, se mollo poi so che mi prenderei a schiaffi! Infortunio di anni fa, dopo molte cure, è passato, mentre ora il problema che ho, non c'è verso di riuscire a capire con (4 specialisti) corro con dolore sempre!”.
Interessante come affronta le crisi Antonella,
in effetti è vero se si supera la crisi dopo ci si accorge che non era del
tutto una vera crisi, se si molla ci si accorge che in fondo in fondo si poteva
continuare, quindi con l’esperienza si impara ad aspettarsi le crisi, ad
accettarle, accogliere con la consapevolezza che non si molla ma al limite si
rallenta o ci si ferma un po’ ma con l’intenzione di continuare fino alla fine
a meno che non ci sia un vero problema fisico. Infortuni si mettono in conto e
si è fiduciosi, pazienti e ci si organizza per risolverli altri dolori si
mettono anche in conto per l’usura, per la cronicità, importante è valutare
momento per momento ciò che è meglio per noi stessi e andare incontro a bisogni
ed esigenze nostre.
Concordo con Antonella, ecco cosa spinge
le persone a fare sport, il benessere che se ne ricavare nonostante la fatica,
nonostante i dolori, nonostante la sofferenza, ma è una fatica che diventa
amica perché fa riempire di gioia e soddisfazione quando porti a termine una
gara considerata un’impresa, un sogno, un obiettivo sfidante difficile ma
raggiungibile.
C’è
stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso?
“Con il doping come puoi essere
orgoglioso di aver completato una gara?”.
Familiari
e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Familiari e amici?! 😅Lasciamo perdere, solo rimproveri, a
parte un po' il marito che pure corre e capisce, ma nelle grosse competizioni
non è molto d’accordo”.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare attività fisica? “Mi sono resa conto della resistenza che ho, come è pure nel quotidiano”.
Certo l’lo sport dell’ultramaratona è
poco compreso un po’ da tutti anche dai runner e dai maratoneti, molti non
comprendono cosa spinge le persone ad avventurarsi in gare considerate estreme,
infinite, in condizioni pesanti, ma si può considerare un addestramento alla
vita dura, alle difficoltà che permette di essere pronti a qualsiasi situazioni
di disagio
In effetti lo psicologo può essere un
grande vantaggio per l’atleta per lavorare sulla consapevolezza delle proprie
capacità, mezzi, potenzialità, per valutare obiettivi sfidanti da poter portare
a termine con adeguata preparazione psicofisica cercando di presentarsi alla
partenza della gara con la consapevolezza di avere tutto sotto controllo,
fisicità, mentalità. Emozioni, sensazioni durante ci si può ancorare a lavori
mentali fatti in precedenza che permettono di tirare fuori risorse utili
nascoste utilissime nei momenti bui e post per elaborare momenti negativi,
desensibilizzandoli e apprendendo dall’esperienza ed enfatizzando momenti e
sensazioni piacevoli in modo da poter lavorare per poter replicare situazioni
di flow e di performance.
Insomma tante gare di ultramaratone all’attivo
per Antonella, dalle 100km alle gare di 24 ore fino a gare di quasi 300km di
percorrenza e il sogno di continuare sui suoi piedi che l’accompagnano ovunque
anche vincendo gare e andando a podi prestigiosi.
Un messaggio per le ragazze del mondo? “Ragazze provateci, e se vi piacerà ne sarete felici!”.
Antonella ci provò anni fa e da allora è
sempre felice nonostante la fatica.
Come ti vedi a 50 anni? “Beh questa non la so, a novembre compio 57, diciamo a 60...spero di poter ancora correre!”.
Dott. Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Sito web: www.psicologiadellosport.net
Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/
Libri:
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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