Tanta passione, allenamenti, incontri, salite e fatica, aggregazione, selfie e caffè, tanti chilometri di curve, tante decisioni, equilibrio, presenza, attenzione, focalizzazione. Squadre, gruppi, associazioni, camere d’aria, banane e barrette.
Daje con la bici! Per assaporare la
ciclicità dello Sport come nella vita, fatta di partenze e arrivi, incontri e
congedi, attivazione e rilassamento, tensione e relax, salite e discese,
chiusure e aperture. Importante è essere sempre pronti e sviluppare tanta
consapevolezza, fidarsi di se stessi e di qualcun altro e sviluppare tanta
resilienza.
La bici è una metafora della vita, come
per la bici c’è la ciclicità della salita e della discesa così nella vita c’è
la crisi e soluzione senza darsi per sconfitti ma accettando e cambiando il
corso degli eventi con fiducia e resilienza uscendone fuori sempre più
rafforzati.
Cosa pensa il ciclista? La bici rende
felici nonostante le salite, nonostante la fatica; la bici per approfondire la
conoscenza di se stessi e dell’altro; la bici per comprendere la ciclicità
dell’esperienza; la bici per elargire e per ricevere daje! I "daje"
che fanno tanto bene per attivarsi, per partire e ripartire.
Si parla sempre più dell’importanza del
fattore mentale anche nello sport a diversi livelli, per cambiare stile di
vita, per un maggior benessere, per una miglior performance, per i vari
passaggi e cambiamenti, per gestire infortuni, crisi e sconfitte; per gestire
stress e ansia; per fare rete con altre figure professionali; tanti metodi,
strumenti e attrezzi del mestiere; dal gol setting all’imaging; gestire il
fine carriera; il passaggio al professionismo; pressioni da parte di familiari,
allenatori, dirigenti.
Un mondo dietro lo bici, tanta fatica e
impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e
sogni da realizzare, tante prove in allenamento e gara, tante persone dietro
gli atleti; chi rema a favore e chi contro, ma anche tante gioie e
soddisfazione oltre a tanti aspetti da curare quali forza fisica e mentale,
resistenza, fiducia in sé, clima di squadra, coordinazione, si porta a casa
sempre tanti insegnamenti, esperienze che fanno crescere e maturare.
Nella vita prima o poi la trovi una bici
che a fa sperimentare benessere e performance, permette di far parte di una
squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare,
trasferte e viaggi.
Non c’è un’età per salire in bici, importante è quello che si sperimenta e a
volte le sensazioni e le emozioni sono ricche e intense.
La bici è una modalità per sperimentarsi
e mettersi alla prova, un’opportunità per apprendere dall’esperienza e portare
a casa sempre insegnamenti.
La bici è molto utile per tante persone,
permette di aderire a un sano stile di vita, permette di trovare motivazioni
per andare avanti, per mettersi alla prova, per ritrovare un senso alla propria
vita, per apprezzare valori come la fatica, la correttezza, permette di
raggiungere obiettivi con impegno e determinazione; permette di sviluppare
consapevolezza, fiducia in sé e resilienza.
Per ottenere qualcosa bisogna faticare,
impegnarsi un po’ soffrire, incontrare discese e salite e arrivare a
conclusione sperimentando soddisfazione e gioia oltre che dolore e sofferenza,
questa sembra essere l’esperienza di molti atleti.
La bici permette di sperimentarsi,
mettersi in gioco, uscire fuori dalla zona di confort per apprendere sempre,
per conoscersi meglio, per ascoltare se stessi nell’affrontare la fatica, come
si respira, per ascoltare sensazioni corporee ed emozionarti.
La bici rende felici nonostante la
fatica, nonostante le salite, nonostante le avverse condizioni climatiche.
Se vuoi, se ci credi, tutto passa, tutto
cambia, passa la fatica, passa la salita, quello che rimane è la consapevolezza
della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella
vita quotidiana, lavorativa, familiare, relazionale, individuale.
La bici regala emozioni uniche che
ripagano la fatica condivisa partecipando a manifestazioni ed eventi; la bici
avvicina mari e montagne, persone, culture e mondi; attraverso la bici si
conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti.
Insieme si può arrivare ovunque, lo
sport abbatte muri e barriere anche generazionali, rimette al mondo facendo
faticare con i più giovani, lo sport fa notare la ciclicità della vita,
partenze e arrivi, fatica e poi recupero e riposo per alleviare stanchezza e
fatica.
Insieme è molto meglio nella
condivisione dell’esperienza di fatica e poi anche di gioia, entusiasmo,
soddisfazione.
La bici davvero avvicina persone,
culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull’obiettivo da
portare avanti seguendo mete e direzioni ed essendo sempre pronti a rimodulare
tutto cavalcando l’onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che
diventano a volte sorprendenti e rinnovabili. Questo è il vantaggio dello
sport.
La bici diventa allenamento alla vita,
alle intemperie interiori. La fatica diventa amica, più è grande la fatica e
più ne sarai riconoscente quando è finita, più è ripida la salita e più sarai
soddisfatto quando sei in cima.
Dietro la bici c’è un mondo fatto di
tanta fatica e impegno con passione.
La passione per la bici permette di
condurre uno stile di vita fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e
obiettivi da costruire.
La bici fa prendere direzioni per
raggiungere traguardi, mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili
superando eventuali imprevisti lungo il percorso con fiducia in sé, con
impegno, motivazione, passione e determinazione.
La bici permette di incrementare
consapevolezza, sviluppare autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi
di riuscire in qualcosa. E’ importante valutare momento per momento se quello
che si sta facendo è in linea con il proprio desiderio e il proprio bisogno.
Bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, rimodulare gli obiettivi in base
alle proprie condizioni fisiche attuali.
Si può fare tutto gradualmente e
progressivamente con cautela e attenzione, fidandosi e affidandosi, apprendendo
dai più esperti e dall’esperienza, iniziando a piccoli passi lenti con minimi
obiettivi e poi ognuno prende la sua strada più o meno lunga, più o meno
difficile.
La salita, la fatica, i tunnel, le crisi
diventano amici del ciclista, più è ripida la salita, più è grande la fatica,
più è lungo e buio il tunnel, più è grande la crisi e più si è riconoscenti
quando tutto è finito per gli insegnamenti ricevuti. Tutto passa, tutto cambia;
passa la salita, passa la fatica, passa la crisi; rimane la consapevolezza che
anche questa volta si è riusciti incrementando la forza interiore che aiuta non
solo nello sport ma anche nella vita quotidiana lavorativa, familiare,
relazionale.
Ringrazio Flavio Gioia per il suo
gradito riscontro:
“Come sempre leggere gli articoli del mitico
amicissimo Matteo è emozionante. Attraverso le sue riflessioni si fanno piccoli
salti nel passato da poco trascorso, e nel mio caso, con la memoria torno a
vivere tutte quelle sensazioni di fatica, sforzo, dolore, gioia, Felicità e
benessere, vissuti nel praticare lo sport che ho imparato ad amare sia con la
corsa che con il ciclismo. Grazie per tutto questo Matteo.”
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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