Dott. Matteo Simone
Venerdì mattina 16 ottobre 2020 alle 10 Roberto Martini e Alex Tucci sono partiti dal centro di Roma a San Pietro per il lungo viaggio sul Cammino di San Tommaso.
320KM
10000d+ NO STOP da Roma a Ortona di corsa sul Cammino di San Tommaso.
Cercheranno
di percorrere in un’unica tappa i 320km del cammino, lo faranno in modalità
assistita, cercando di dormire il meno possibile, non sanno quanto ci metteranno,
sono partiti il 16 ottobre dal centro di Roma a San Pietro per arrivare a
Ortona dopo 320km entro la domenica… avranno anche un gps con loro così è
possibile vedere in tempo reale dove sono e a che punto sono della loro.
Ci
tengono a precisare che non è una gara, non cercheranno di battere nessun
record, sarà solo un viaggio e un’esperienza che entrambi sognano da tempo di
fare, sarà un modo per esplorare e vivere il loro territorio, unendo il Lazio e
l’Abruzzo con la corsa.
Roberto
sembra essere un amante delle gare no stop, gare lunghissime chiamate di
endurance dove viene messa alla prova il fisico della persona ma anche la
mente, dove c’è deprivazione del sonno, alimentazione in autosufficienza, dove
si sta da soli con se stessi notte e giorno.
Si
apprezza il momento presente che può essere particolarmente straordinario o
meno, si apprezza l’alba, il tramonto, la notte, il giorno, la diversa
temperatura ed escursione termica durante l’intero giorno di 24 ore ed anche a
nei giorni diversi, ogni giorno può presentarsi in modo diverso, con il sole,
le nuvole, pioggia.
Tutte
sensazioni ed emozioni da assaporare momento per momento nel corso di diversi
giorni di fatica per portare a temine una lunga impresa in bicicletta o di
corsa a piedi, un lungo viaggi a contatto con se stessi ed a contatto con
l’ambiente naturale che ti circonda.
Di
seguito approfondiamo la conoscenza di Roberto attraverso risposte ad alcune
mie domande di un po’ di anni fa.Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho smesso di fumare e ho iniziato a
correre tutti i giorni.”
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere o performance? “La mia determinazione.”
La
gara dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più
belle? “Wow cyclothon nel 2015, ho percorso in bicicletta 1350km no stop dormendo
meno di 4 ore in 4 giorni.”
Il 23 giugno 2015 ore 10.00 a Laugardalsvöllur, Reykjavik c’è stata la partenza della ‘WOW Cyclothon’, gara ciclistica intorno all'Islanda organizzata dalla compagnia aerea islandese WOW.
La tua gara più difficile? “La Grande corsa bianca 160km di corsa no stop
nelle Alpi in inverno con temperature che sono arrivate a -20.”
Tra il 21 e il 23 gennaio 2016, Roberto ha corso “La Grande Corsa Bianca”, 160km trail, classificandosi al sesto posto in 37h51’. Il vincitore fu Nicola Bassi 25h10’, precedendo Paolo Bonardini 32h44’ e Pierangelo Bettoni 33h21’. L’unica donna a concludere la gara e quindi vincitrice femminile fu Antonella Manzoli, dodicesima assoluta, 41h50’.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in
gara, post-gara? “Pre-gara: determinazione. In gara: un viaggio come dentro una bolla.
Post-gara: pienezza e soddisfazione. Poi ci sarebbe molto altro da dire, ma
forse dovrei scriverci un libro.”Lo
sport riempie la vita, fa sentire l’importanza di essere vivo, di poter fare
qualcosa di importante per se stessi, qualcosa che fa star bene, fa
sperimentare viaggi verso mete fatte di arrivi e conclusioni, fa chiudere
periodi fatti di pianificazione, programmazione, allenamenti che ti portano
alla destinazione finale.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare
attenzione nel tuo sport? “Se metti un piede nel posto sbagliato puoi romperti qualcosa o peggio
finire sotto a un dirupo.”
Se
pensi a tutto quello che ti potrebbe succedere non faresti mai niente,
rimarresti sempre protetto, corrazzato, nascosto ma se davvero vuoi vivere,
bisogna sfidare l’incertezza, uscire allo scoperto, affrontare la vita reale e
lo sport ti permette di fare questo, ti allontana dal rifugio sicuro, dal tuo
recinto protetto e ti fa sperimentare libertà ed intensità.
Quali condizioni ti hanno indotto a
fare una prestazione non ottimale? “Mancanza di concentrazione.”Quando
si mangia si mangia, quando si corre si corre, per ogni cosa è importante
dedicare la giusta attenzione, è importante focalizzarsi per quella cosa e
cercare di farla al meglio possibile essendo attenti osservatori.
Cosa ti fa continuare a fare sport? “Continuo a fare sport perché mi dà la
possibilità di vivere esperienze incredibili.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con la testa, piano piano, passo dopo passo.”
Sport
di endurance, sport protratto per lunghi chilometri aiuta ad avere un approccio
di attesa, di fiducia, di speranza, si risolve tutto senza fretta, un po’ per
volta a piccoli passi, andando avanti gradualmente e con attenzione.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? “Se vuoi cambiare il tuo corpo allenati, ma se
vuoi cambiare la tua vita inizia a correre.”
Roberto
ha cambiato la sua vita semplicemente cambiando il suo stile di vita, è bastato
buttare le sigarette ed iniziare a correre e da lì è iniziata la sua nuova
vita, con l’aiuto della corsa che è diventata la sua autoterapia.
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Non serve, il corpo è già una macchina
perfetta così com'è.”
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Che sono tutto matto. Però mi danno pieno
supporto.”
Fare
cose straordinarie per alcuni può essere considerato pazzia, ma poi ci si rende
conto che è importante il supporto a persone che vogliono compiere imprese
considerate da tanti non ordinarie.
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività
fisica? “Che possiamo fare molto più di quello che crediamo… basta volerlo.”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “Spero di continuare a fare sport fino alla
vecchiaia.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti e
in quali fasi? “Si certo per dare supporto nei momenti di difficoltà.”
Un’intervista a Roberto Martini è riportata nel libro “Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell'atleta”, edito da Prospettiva Editrice.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR




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