Matteo SIMONE
Tra le risposte più gettonata e frequenti vi è il senso di libertà, in effetti lo sport permette di evadere dalle incombenze e preoccupazioni quotidiane, prendendosi un tempo proprio da soli o con amici per dedicarsi a sé stessi curando corpo e mente, di seguito alcune risposte.
Nunzio
Improta: “Il senso di libertà”.
Giampiera
Farre Chanel: “La sensazione di libertà che si ha
durante l’attività 😍”.
Veronica
Bellenna Mattioli: “Liberare la mente stressata e
ritagliare quel spazio solo per te! Ecco perché mi avventuro a correre nel
bosco”.
Natascia
Panzavolta: “L' attività sportiva nasce e si esprime come
senso di libertà nell' essere umano…io lo vivo così il mio sport…mi sento
libera...libera di esprimere ciò che sono!”.
Giada
Paolillo: “La voglia di vivere”.Jana
Brafči: “Libertà, la vita migliore senza i pensieri
inutili e benessere assoluto durante e dopo ☺️❤️”.
Chiara
Lorenza Velocci: “Il senso di Libertà”.
Altra
risposta frequente è il senso di benessere che deriva dalla pratica dello sport
da soli o in compagnia, uno stare bene che motiva le persone a fare sport, di
seguito alcune risposte.
Franco
Piccioni: “...di stare bene… Per prima cosa”.
Margherita
Fraternali: “Il benessere”.
Mimma
Caramia: “Il senso di benessere e appagamento”.
Lo
Cascio Dorotea: “Benessere a 360 gradi!”.
Patrizia
Melchior: “Endorfine”.
Matilde
Staffa: “Il senso di benessere che si prova dopo aver
corso per almeno un'ora e la soddisfazione dopo due ore di palestra! Lo sport
cura corpo mente e spirito. È una fonte inesauribile di felicità”.
Per
tanti attraverso lo sport si conosce gente, si fa gruppo, ci si confronta, è un’occasione
per ridere, sorridere, divertirsi.
Francesco
Di Pierro: “Noia, stress, crisi di mezza età, abitudine,
edonismo, voglia di conosce gente. Siamo tutti diversi, non credo ci sia un
motivo comune”.
Mauro
Ippoliti: “Vedere gente sorridente”.
Marco
Maria Mongiardini: “Mi spinge il fatto di star bene, conoscere gente
speciale, migliorare il proprio stile di vita e crescere a livello mentale”.
Quindi,
le motivazioni a fare sport sono le più disparate, performance, benessere, non
ingrassare, dimagrire, conoscere gente, fuggire da casa e dai problemi.
Italo
Merolli: “Matteo a prescindere dalle funzioni che ha lo
sport e sono tante, ciò che spinge le persone a praticarlo va sicuramente
ricercato nell'aspetto motivazionale. E le motivazioni possono essere le più
disparate”.
Carlo
Spairani: “Il motivo opposto a quello che spinge le persone
a stare sul divano...visioni diverse della vita”.
Per
tanti c’è la voglia di provvedere alla propria salute, prevenire, promuovere
sane abitudini, avere un salutare stile di vita, non ingrassare, tenersi in
forma.
Francesca
Ruffa: “Il cibo”.
Luciano
Ciurleo: “La voglia di volersi bene, la voglia di evadere
dalla propria routine”.
Armando
Quadrani: “Il rinfresco”.
Matteo
Stelluti: “La bilancia”.
Paolo
Giorgetta: “La panza …”.
Roberto
Tognalini: “Mangiare”.
Uno
dei motivi è anche sviluppare la resilienza, praticando sport ci si accorge di
poter fare qualcosa di importante, di raggiungere mete e obiettivi sfidanti, superare
crisi e difficoltà.
Luca
Parisi: “Le persone come te che danno valore alle persone
che essi realizzino grandi oppure piccoli traguardi 💚”.
Massimo
Castellano: “E proprio grazie al grande motivatore triatleta
e psicologo dello sport il dott. Matteo Simone che spinge aggregando tutti noi
atleti leggendo i suoi libri a praticare e affrontando con resilienza qualsiasi
fatica al traguardo💪😃”.
“Grande
Dott. Matteo Simone! Una poesia per le sue imprese: Forza Matteo che con tè
abbiamo sempre un pensiero! La tua amicizia rende gioiosa ogni volta che esci
senza alcuna pigrizia, spesso con una volontà che solo chi a resilienza vince
ad ogni partenza questa è la realtà! Sei un amico di tutti e questo ci rende
sempre più orgogliosi della tua bontà senza malizia perché il tuo modo di
essere e vivere in piena amicizia. Donare per te un semplice sorriso e come
praticare uno sport all'improvviso. Condividi emozioni vivendo i momenti più
preziosi con tutti gli amici alcuni campioni altri tapascioni! La tua
personalità non è fatta di apparenza, vivi per i valori, è questa la vera
sostanza, il resto non ha importanza. Sei per tutti un grande esempio, come un
maestro dai sempre il consiglio giusto. L'amica salita è il tuo motto, in ogni
momento ci aiuti a non mollare per non piangerci addosso, sai come vincere ogni
avversità con coraggio, con parole da saggio augurandoci di arrivare vittoriosi
al nostro traguardo! 😃🖐🏻❤️”.
Per
tanti è vero che lo sport aiuta a tenersi in forma come fisico e come mente
sviluppando il fisico, consapevolezza, fiducia, resilienza e poi da grandi
attraverso lo sport si ha a disposizione un piano B per evadere dai problemi
quotidiani lavorativi e familiari ma poi quando si torna sia a casa, sia al
lavoro sia dalle mogli si è più efficaci e produttivi.
Franco
Varesio: “Da ragazzi per conquistare le fidanzate, da
adulti per scappare dalle mogli 😁”.
Francesco
Tieri: “La moglie
in casa è un buon motivo per fare sport all'aperto”.
Per
tanti lo sport diventa una medicina, una terapia naturale meglio di tanti altri
farmaci a volte anche considerato meglio dello psicologo.
Chicca
Falvo: “Tengo a bada il mio diabete tipo 1 e le
complicanze”.
Michele
D'adamo: “È la medicina n1”.
Domenico
Manzella: “Le scarpe da running costano meno dello
psicologo”.
Gianluca
Achille: “La corsa è terapia (per ne). Per dirla alla
Ernesto Calindri: ‘contro il logorio della vita quotidiana’.
Descrizione
dell’opera “Cosa spinge persone a fare sport?” Aracne editrice.
Ho approfondito gli aspetti che
riguardano la motivazione a fare sport per il benessere e per raggiungere
obiettivi nello sport e nella vita e riporto nel testo alcune interviste ad
atleti di diverse discipline sportive individuali o di squadra.
Non solo la performance ma anche la
voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico,
emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo
per provare a non mollare, per condividere momenti di pre-gara fatti di viaggi e incontri, per
superarsi.
È
importante lavorare su obiettivi, sul superare errori e sconfitte, si impara da
tutto ciò che succede e si può fare meglio in futuro come individui e come
squadra conoscendosi meglio. Si impara sempre dall'esperienza, solo mettendosi
in gioco e facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far meglio e
conoscersi meglio.
Questo
è lo sport che vogliamo che incrementa consapevolezza, autoefficacia,
resilienza e spirito di squadra e appartenenza. Chiamateli pure masochisti o
incoscienti, ma in realtà quello che emerge dalle varie storie e testimonianze
è che si tratta di un mondo fantastico e sorprendente, affascinante e
protettivo.
Ringrazio la casa editrice
“Aracne” e i suoi collaboratori per la fiducia e per il grande lavoro che
richiede la pubblicazione e la distribuzione del libro.
Ringrazio tutti gli atleti che
hanno avuto la cortesia, la gentilezza e la disponibilità a raccontare le loro
esperienze legate allo sport.
Ringrazio le amiche e colleghe
Rita Tancredi e Francesca Vannucchi per la loro cortesia, generosità,
gentilezza, disponibilità nel contribuire alle correzioni della bozza.
Ringrazio Isa Magli per la sua
gradita Premessa:
“Il lavoro è ammaliante e, per questo, invitante alla lettura e alla elucubrazione.
A guisa di una spiaggia si presenta la gamma
degli sport (calcio, triathlon, running, pallavolo, ultra maratona, rugby, boxe
etc.), distesa davanti ad un mare, a volte, blu, inneggiante alla tranquillità,
alla prosperità corporale ed alla pace dei sensi; altre volte, melmoso,
burrascoso a prima vista, ma poi accogliente panacea ai problemi esistenziali
quotidiani.
Emerge la piena dimostrazione della personale
presenza dell’autore: infatti lo sport appare come il cardine del suo vivere e,
la perfetta sintomatologia dei fonemi riportati, è un riverbero dello sport nella
persona umana come invito dell’attività psico-somatica per la rivalorizzazione
intellegibile e per la risoluzione spicciola dei dilemmi giornalieri.
La trattazione è sotto forma di quesito a
personaggi che hanno vissuto e vivono, e hanno praticato e praticano attività
sportiva con conseguenti responsi epistolari o tecnologici.
Invita i ragazzi con i familiari a prendere il
treno dello Sport per salire per strade, monti e parchi: insomma tutto ciò che
la natura comprende.
Sport uguale solidarietà, sviluppo sensoriale,
autoefficacia, ed incremento della Resilienza.
Sport uguale solidarietà, integrazione,
consapevolezza del corpo entro i limiti ossia essere ardimentosi ma non
strafare, sperimentare, ma non affaticarsi.
Fa riferimento ad uno acronimo C.A.R.
(Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza) per evidenziare la conquista del
benessere e il successo.
E’ da mettere in conto il valore che
attribuisce alle donne, ponendole sullo stesso livello di quelli dell’altro
sesso come ad esempio: Maria Chiara Parigi (ultratrailer); Lara La Pera
(campionessa di pallavolo e corsa); la schermidora Silvia Tombolini
(campionessa con disabilità ipovedente), la quale incita alla tenacia, alla
lealtà e anche se con rischi e fatiche di non mollare mai neppure dopo una
sconfitta, perché perdere, dopo aver analizzato gli errori, si rafforza la
resilienza, che consente di riprendersi e di riportare risultati accettabili.
Seguono consigli per una retta alimentazione
che rappresenta un punto fondamentale per le varie esercitazioni e per un buon
risultato finale.
Tutti gli intervistati sono favorevoli alla
figura dello psicologo che risulta indispensabile non solo per la salute del
corpo del singolo, ma ancor più, del gruppo-squadra, affinché non sia
demotivato e subisca crisi, difficoltà, sconfitte.
Con O.R.A. (Obiettivi, Risorse, Autoefficacia)
si migliora la capacità di organizzazione e di concentrazione, per cui i
giovani dovrebbero prendere come massima: “Vinci nello Studio – Vinci nello
Sport” per crescere e maturare. Bando al DOPING perché arreca sviluppo negativo
al fair-play”.
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Matteo SIMONE
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Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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