martedì 20 ottobre 2020

Atletica La Sbarra ai Campionati Italiani Master Pista Arezzo 2020

Matteo SIMONE 

Dal 9 al 11 Ottobre 2020 si sono svolti ad Arezzo i Campionati Italiani Individuali Master su Pista. 

Tra gli atleti partecipanti anche una rappresentativa dell’Atletica La Sbarra, di seguito i risultati individuali e a staffetta.
Federica Gallo: 400 metri 1’11”.26 (6^ SF35); 800 metri 2’39”05 (8^ SF35)
Italo Madama 400 metri 1’07”40 (9° SM55)
Vincenzo Paduano 800 metri 2’08”00 (5° SM35)
Mario Di Benedetto 800 metri 2’13”24 (9° SM40)
Fabrizio De Grandis 800 metri 2’18”63 (9° SM45)
Pino Masi 800 metri 2’34”15 (14° SM55)
Fabio Lupinetti 5000 16’14”30 (6° SM45)
SM55 con i compagni di squadra: Pino Masi, Fabrizio De Grandis, Massimo Mantellassi, Italo Madama Staffetta 4X400 metri 4’33”89 (4^ SM55).
Di seguito Italo Madama e Mario Di Benedetto raccontano la loro esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come hai gestito il periodo del covid?
Italo:Il periodo covid, cerco di gestirlo rispettando i comunicati dei medici”.
Mario:Rispettando le limitazioni imposte. Ma senza paura o allarmismi eccessivi”.
Come ne sei uscito fuori?
Italo:Mentalmente non ne sono uscito, ho paura”.
Mario:Ancora non si esce da questo brutto periodo. Però cerco di viverlo in modo che non pesi troppo soprattutto a mio figlio (5 anni) sforzandomi di fargli vivere i momenti della sua età in modo più normale possibile. Anche se ciò non è sempre fattibile”.

Purtroppo dall’inizio di marzo la pandemia sta mettendo a dura prova le persone, e sembra che non ne siamo ancora usciti fuori. La pandemia sta togliendo parte di vita alle persone, soprattutto ai più piccoli che si vedono negati alcune abitudini di sano divertimento attraverso giochi, attività, sport.
Come sono andati i Campionati Nazionali in pista?
Italo: “Potevo sicuramente far meglio, comunque bella esperienza”.
Mario:I Campionati Nazionali in pista (staffetta e 800) sono andati male per la staffetta 4x100 perché siamo stati squalificati, un cambio non è andato bene. Ma son cose che succedono, poi non avevo provato perché ho sostituito un amico che, causa di forza maggiore, non ha potuto partecipare all‘evento. Sull’800 invece è andata bene, ho fatto quello che era nelle mie possibilità. E per il risultato conseguito ringrazio sentitamente il mio coach Marco Testero che mi supporta giorno dopo giorno negli allenamenti. E’ anche merito suo se sono riuscito a raggiungere questo livello di preparazione. Il prossimo anno si cercherà di fare meglio”.

Purtroppo succedono gli imprevisti quando non si arrivi pronti e preparati a un evento programmato e pianificato, ma si apprende sempre dall’esperienza e si fa tesoro sia degli eventi piacevoli che di quelli spiacevoli. Purtroppo la pandemia sta stravolgendo la vita e le abitudini delle persone, si cerca giustamente di stare alla larga dagli altri per non rischiare la propria salute e quella dei propri cari, ma la vita continua e bisogna organizzarsi per continuare a inseguire mete e obiettivi comunque sfidanti.
Famiglia, amici, fan in che modo si interessano a te e ti supportano?
Italo:La famiglia mi supporta tanto, anche gli amici che non corrono”.
Mario:Famiglia amici e fan sono tutti importanti nella vita. La mia famiglia mi supporta e grazie a loro che riesco a ritagliarmi il tempo utile per allenarmi. In qualsiasi sport il sostegno della famiglia è fondamentale perché devi essere libero con la testa e concentrarti. 
Se la famiglia non ti supporta è tutto molto più difficile. I miei amici si interessano alle mie corse e mi apprezzano perché notano in me uno spirito di sacrificio importante. Anche perché nella vita non c è solo la corsa”.
 

E’ importante ritagliarsi un po’ di tempo nell’arco della giornata o della settimana per dedicarsi a una passione importante come può essere lo sport che rende felici, fa sperimentare un senso di libertà, aiuta a tenere fisico e mente allenati e in salute.
Non si può rinunciare completamente a passioni e hobby e non si può smettere di vivere ma si possono trovare le modalità per continuare a vivere sperimentando benessere e anche performance attraverso lo sport.
Cosa diresti a te stesso di 10 anni fa?
Italo:Direi a Italo: ce potevi pensa prima a correre”.
Mario:Mario di 10 anni fa era più o meno quello di ora. Comunque sempre con la passione per lo sport (10 anni fa facevo nuoto). Ma la mia vita dieci anni fa non era quella di ora (la nascita di Mattia ha cambiato tutto in positivo ovviamente ma con più responsabilità, rinunce, momenti emozionanti, insomma conseguenze di tutto quello che comporta la nascita di un bambino)”.
Quanto conta il sostegno di famiglia, amici e dei tuoi fan e come contraccambi?
Italo:Il sostegno di amici e fan è importantissimo, ti gratifica sempre”.
Mario:Sono tutti importanti. Ovviamente la famiglia gioca un ruolo fondamentale e cerco sempre di conciliare le mie passioni con i loro bisogni senza trascurali e facendomi sempre trovare pronto nella vita di tutti i giorni e alla gestione familiare. Con i miei amici mi diverto e mi sono di grande aiuto perché è bello con loro trascorrere momenti spensierati e gioviali in cui scarichi e ti stacchi dalla vita stressante di tutti i giorni”. 

La vita è molto ricca e interessante, ci sono momenti e periodi di incombenze e anche momenti ricchi e densi e intensi di affetto, svago, amicizia, lavoro.
Interessante anche la testimonianza di Federica Gallo attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? Considerata la mia breve carriera agonistica, al momento posso dire che il mio primo 800 in pista è stata la gara globalmente più piacevole, perché non avevo troppa ansia, nel primo giro ho avuto la sensazione di controllare abbastanza bene il ritmo e nel secondo mi sono concentrata in un sorpasso che non è avvenuto per un pelo, ma alla fine sono comunque stata contenta. In altre gare invece ho sperimentato un misto di sensazioni belle, delle prime fasi di corsa, ed altre brutte, quando sopraggiungeva l’affaticamento finale ed entravo in uno stato di lotta interna fra la parte di me che voleva mollare e l’altra che resisteva per guadagnarsi il traguardo e per gioire delle emozioni di soddisfazione per un personal best ottenuto, o per una premiazione inaspettata”. 

L’atletica in pista è un gioco duro, si cerca di avere tutto sotto controllo a partire dalle proprie sensazioni corporee e mentali, bisogna tenere a bada eventuali sabotatori mentali interni e cercare di ascoltare gli aiutatori mentali che danno coraggio nell’insistere con fiducia ad andare avanti e a volte si spera in qualcosa di più che non arriva e bisogna accettare e continuare a lavorare duramente.
Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà? “’Dai! Mica intendi mollare prima della fine?’, o ancora semplicemente ‘Zanna’ (per cercare di rievocare la grinta, la tenacia e la resilienza di Zanardi). Quando vivo quei momenti di difficoltà però mi rendo conto che dovrei avere pronto qualche altro mantra di riserva, magari più potente”. 
A volte bisogna cercare dentro di sé risorse utili per andare avanti in momenti di difficoltà ma può essere altrettanto utili ispirarsi a qualcuno che stimiamo che riteniamo grandi e resilienti persone che nonostante tutto riescono ad ottenere grandi successi.
Come hai scelto la tua squadra attuale?Nel corso dei mesi passati, un compagno di allenamento (Fabrizio De Grandis) mi ha parlato spesso dell'ASD La Sbarra, vantandone la multidisciplinarietà e in particolare la presenza, come associazione, alle gare in pista o più affini ai miei obiettivi. Io ero tesserata Fidal da appena un anno con una ASD che si occupa per lo più di distanze dai 10 km in su e quindi nelle gare in pista mi sono sempre ritrovata a dover partecipare da sola, principalmente per questo ho pensato fosse meglio cambiare squadra: vorrei condividere almeno alcuni momenti agonistici con il supporto di amici e cercando di ricambiare il loro sostegno con il mio contributo”. 

In effetti da un po’ di anni l’Atletica La Sbarra è presente spesso in gare in pista a livello provinciale, regionale e anche nazionale con atleti che si mettono in gioco non solo con la corsa ma anche con lanci e salti gareggiando individualmente per la squadra o partecipando a staffette e, io stesso mi sono sperimentato nel salto in alto e salto triplo nonostante sia un atleta delle lunghe distanze.
Come sei stata accolta? Come ti trovi?Purtroppo, visto il lockdown decretato a causa del coronavirus, non ho avuto ancora tempo sufficiente per conoscere ed essere conosciuta da tutti i membri della squadra, però ho notato grande disponibilità da parte di tutti, e attenzione da parte del presidente e dei coordinatori”.
Che intenzioni hai?Di sicuro resta salda la mia intenzione di partecipare a qualche gara a squadre o staffette di vario genere. Poi il resto si vedrà in divenire”. 
Fabio Lupinetti tempo fa ha risposto ad alcune mie domande che riporto di seguito.
Quanto credi in te stesso?Tanto, penso sempre e comunque che posso migliorare perché è solo una questione di allenamento, non mi pongo mai limiti”.

E’ un ottimo punto di partenza pensare a sé stessi, a quanto si vale, a quanto si ha lavorato e avere la coscienza a posto per presentarsi allo start con fiducia e voglia di fare bene.
Sogni da realizzare? Prossimi obiettivi?Di sogni ne ho tanti, il mio obiettivo è migliorare”. Come hai scelto la tua squadra?Ho scelto l’Atletica La Sbarra perché avevo voglia di correre con la squadra del mio quartiere”.
Che intenzioni hai?Essere un buon compagno di squadra per tutti”. 

Un caloroso benvenuto a Fabio Lupinetti nell’ASD Atletica La Sbarra, di cui sono anch’io atleta e Vice Presidente.

Complimenti agli atleti dell’Atletica Sbarra che si sono presentati i Campionati Italiani Individuali Master su Pista, si sono allenati, hanno speso risorse ed energie per fare del proprio meglio portando il nome della squadra a una gara nazionale in un periodo di incertezze e confusione, ognuno di loro è stato un esempio per eventuali altri atleti che potrebbero mettersi in gioco nelle prossime occasioni.
Complimenti agli atleti dell’Atletica Sbarra che avevano programmato questa trasferta allenandosi seriamente, anche se poi non si sono potuti presentare ma avranno modo di riprovare alle prossime. Complimenti a tutti agli atleti dell’Atletica Sbarra che hanno sfiorato il podio.
Complimenti a tutti agli atleti dell’Atletica Sbarra che hanno gareggiato in più gare. Complimenti ai nuovi atleti dell’Atletica Sbarra che si sono inseriti in squadra esordendo con la maglia sociale in una gara nazionale. Complimenti alle donne dell’Atletica Sbarra che aumentano e fanno squadra in allenamento e in gara. Complimenti ai dirigenti dell’Atletica Sbarra che guidano, coordinano, coinvolgono.
Questo è lo sport che promuovo non solo come compagno di squadra ma anche in qualità di psicologo dello sport e dell'esercizio fisico, uno sport che fa portare a casa esperienze di vita, di fatica, di obiettivi da cercare di raggiungere, di momenti insieme, di viaggi per e post gara, di allenamenti insieme, percorsi insieme con il sorriso, entusiasmo, consapevolezza, fiducia e tanta resilienza, grazie a tutti.
L’Atletica La Sbarra è menzionata in alcuni miei libri:
Cosa spinge le persone a fare sport?”, edito da Aracne Editrice, Prefazione di Isa Magli. Il libro riporta alcune interviste fatte ad atleti di diverse discipline sportive e indaga sulla motivazione che spingono le persone a fare sport. Non solo la performance, ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a non mollare e per migliorarsi.

Sport benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”, edito da Prospettiva Editrice. Sollecitato da un amico triatleta ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni, ma anche dell’atleta comune lavoratore, il quale deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, praticare sport, stare con amici atleti, partecipare a competizioni. Attraverso questionari ho raccolto il punto di vista di atleti comuni e campioni, per approfondire il mondo dello sport, e in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e sulla performance.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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