Matteo SIMONE
Utilizzando il modello O.R.A. si definisce chiaramente l’obiettivo temporale e le risorse per raggiungerlo.
E’ importante riuscire a vedersi con l’obiettivo raggiunto,
indossare l’obiettivo raggiunto. Attraverso l’ipnosi Ericksoniana si chiede di
immaginarsi poi avanti nel tempo con l’obiettivo raggiunto: Come te lo
immagini? Come ti vedi avendo già raggiunto l’obiettivo? Dove? Con chi? Come ti
senti? Come è stato raggiungere l’obiettivo? Cosa hai fatto? Chi ti ha aiutato?
Quali sono state le tue risorse? Come hai iniziato? Da dove sei partito? Quali
difficoltà hai incontrato? Come le hai superate?
http://www.arasedizioni.com/catalogo/o-r-a-obiettivi-risorse-e-autoefficacia-modello-di-intervento-per-raggiungere-obiettivi-nella-vita-e-nello-sport/
Sì passa al lavoro di Gestalt con la tecnica della “sedia vuota”: “tu sei avanti nel tempo e hai raggiunto l’obiettivo, visualizza l’altro te stessa/o davanti a te con obiettivo ancora da raggiungere, digli come hai fatto tu a raggiungerlo e come può fare lui a farlo”; “cambia sedia e diventa te con obiettivo da raggiungere, hai sentito cosa ti ha detto te stessa avanti nel tempo? Sei disposta ad impegnarti? Quanto credi in te stessa?”.
Sì passa al lavoro di Gestalt con la tecnica della “sedia vuota”: “tu sei avanti nel tempo e hai raggiunto l’obiettivo, visualizza l’altro te stessa/o davanti a te con obiettivo ancora da raggiungere, digli come hai fatto tu a raggiungerlo e come può fare lui a farlo”; “cambia sedia e diventa te con obiettivo da raggiungere, hai sentito cosa ti ha detto te stessa avanti nel tempo? Sei disposta ad impegnarti? Quanto credi in te stessa?”.
Si
lavora poi sull’autoefficacia personale attraverso la ricerca, attraverso
l’ipnosi Ericksoniana di passate prestazioni positive, di individuazione di
modelli vincenti, di ricerca di feedback positivi.
Quattro fonti dell’autoefficacia
Come
ha descritto Bandura, le quattro fonti dell’autoefficacia sono:
1.
esperienze precedenti di successo, di raggiungimento di precedenti
obiettivi.
2. L’esperienza vicaria,
fornita dall’osservazione di modelli: vedere persone simili a noi
che raggiungono i propri obiettivi con l’impegno e l’azione personale aumenta
la convinzione di riuscire in situazioni analoghe.
3. La persuasione verbale:
le persone convinte verbalmente di possedere determinate capacità per agire
efficacemente, hanno più probabilità di attivare impegno migliore e di ottenere
risultati positivi.
4. Gli stati fisiologici,
affettivi ed emotivi sono elementi su cui le persone si basano per
valutare le proprie capacità (es. sensazioni piacevoli e di benessere
sperimentati in occasione del raggiungimento di precedenti obiettivi).
L’EMDR è un approccio psicoterapeutico che si focalizza sulla risoluzione delle problematiche, conflitti, disagi attuali considerando che la patologia deriva dalle informazioni, ricordi del passato, antichi che sono stati congelati nella memoria in maniera disfunzionale.
Dal lavoro con l’EMDR, i ricordi, le
informazioni, vengono rielaborate dal paziente con l’aiuto di appropriate
stimolazioni bilaterali e si passa ad un lavoro sul futuro, su come il paziente
vorrebbe affrontare le prossime situazioni dove in genere si trova in
difficoltà e, quindi, si invita il paziente ad immaginare come potrebbe
sperimentarsi nel futuro prossimo adesso che le sue convinzioni, le sue
credenze, i suoi blocchi sono cambiati.
Il protocollo EMDR di Sviluppo e
Installazione di Risorse (RDI – Resource Developement and Installation) contribuisce, a fare un lavoro di
sviluppo delle risorse occorrenti. Si lavora per un obiettivo futuro partendo
dal “Qui e Ora” e attraverso la storia narrata dal soggetto si cerca di
individuare ed enfatizzare le capacità e le competenze possedute;
successivamente si procede con un lavoro di elaborazione comprendente anche appropriate
stimolazioni bilaterali che possono essere visive, uditive o tattili (tapping)
con lo scopo di agevolare l’elaborazione dell’informazione e facilitare
l’instaurarsi di cognizioni positive per poi tornare al presente più sicuri,
più convinti, più determinati.
Si procede con un lavoro sul futuro per
poter sperimentare di andare a vedersi nel raggiungimento dell’obiettivo in
modo efficace, invitando la persona ad immaginare vividamente come potrebbe
sperimentarsi nel futuro.
Importante il coinvolgimento dei neuroni
specchio durante il lavoro di visualizzazione, sperimentazione, simulazione,
permettendo la stimolazione delle cellule nervose inerenti le muscolature
interessate in modo da permettere una simulazione della prestazione od
obiettivo così che la persona si presenta all’evento “come se” fosse una cosa
già sperimentata di riuscita.
Ipnosi Eriksoniana
L’utilizzo di eventuali tecniche di
Ipnosi Eriksoniana contribuiscono a potenziare ulteriormente il lavoro di
allenamento mentale in quanto facendo sperimentare uno scenario futuro più
vivido e multisensoriale, la persona si può sentire sicura, efficace e capace
di eccellere nella sua prestazione.
L’Ipnosi Eriksoniana viene utilizzata
nel momento di individuare le esperienze passate dove si è sperimentato di
possedere le risorse occorrenti e nel momento di immaginare di affrontare la
situazione impegnativa utilizzando la risorsa “installata”.
Ho utilizzato questo modello integrato
con atleti di diverse discipline (Arti marziali, Atletica-fondo, Atletica-velocità),
ottenendo dei riscontri positivi in quanto gli atleti raggiungevano una
maggiore consapevolezza delle risorse, qualità, caratteristiche necessarie che
gli occorrevano per affrontare la prestazione.
Ho potuto osservare anche che quando gli
chiedevo di individuare esperienze passate di successo ne uscivano più sicuri
delle proprie capacità, riuscivano a contattare le proprie sensazioni ed
emozioni piacevoli collegate al riesame del successo e si sentivano pronti ad
affrontare la prestazione imminente. Questa esperienza sulle risorse ha
comportato un incremento dell’autoefficacia negli atleti.
Inoltre quando immaginano di affrontare
la situazione impegnativa utilizzando la risorsa installata, affermando di
essere riusciti pienamente nella loro prestazione, si può dire che gli atleti
sperimentando già nella seduta la prestazione eccellente si sentono più sicuri
di poterla affrontare con successo.
Posso concludere affermando che questo
metodo permette di lavorare, con atleti ed altre persone che vogliono
raggiungere i propri obiettivi, in modo chiaro ed efficiente integrando l’EMDR
e l’IPNOSI che sono due approcci molto validi e potenti. I risultati sono incoraggianti, ma studi
controllati sono necessari.
RIFERIMENTI
Bandura A.: Il
senso di autoefficacia. Aspettative su di sé e azione. Erickson, Trento, 1996.
Foster S. & Lendl J.: Eye movement desensitization
and reprocessing: Initial applications for enhancing performance in athletes.
Journal of Applied Sport Psychology, 7 (Supplement), 63, 1999.
Lazarus
A.: L’OCCHIO DELLA MENTE,
Astrolabio, Roma, 1989.
Leeds A.M. & Shapiro F.: EMDR and resource
installation: Principles and procedures for enhancing current functioning and
resolving traumatic experiences. In J. Carlson & L. Sperry (Eds.). Brief
therapy strategies with individuals and couples. Phoenix,
AZ: Zeig/Tucker, 2000.
Shapiro F.: Eye movement desensitization and reprocessing: Basic principles, protocols, and procedures. (2nd ed.). New York: Guilford, 2001.
Simone M.: Psicologia dello sport e
non solo, Aracne, Roma, 2011.
Simone,
M.: Hypnosis
and EMDR with athletes. Poster
presented at the annual meeting of EMDR Europe, Madrid, Spain, June 2012.
Matteo SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
Nessun commento:
Posta un commento