mercoledì 10 giugno 2015

Come fare per torvare un po di forza quando ci si sente azzerati

Il lavoro da fare non è semplice ed è lungo, di pende dalla persona, richiede volontà e resistenza. Bisogna lavorare su diversi aspetti tra i quali l’autoconsapevolezza, la ricerca di risorse personali, l’incremento dell’autoefficacia, lo stabilire priorità e/o obiettivi.
E’ possibile iniziare dall’azzeramento, una sorta di vuoto fertile e focalizzarsi sul respiro e le sensazioni corporee per sentirsi, sentire il vero se stresso, comprendere nel “qui e ora” come si sta, cosa si vuole e, un po per volta, mobilitare le energie per soddisfare i propri bisogni.
Qualcuno ci ha provato e mi ha risposto: “Grazie! Ci provo! Guarda sono in bici proprio perché riesco a pensare solo al respiro e alla natura così bella! Oggi è la prima volta dopo tanto tempo e vedo che mi sta piacendo. Fa bene allo spirito.”
William Hart, nel suo testo “L’ARTE DI VIVERE”(1), spiega l’importanza di sviluppare l’autoconsapevolezza vivendo nel qui e ora: “Quando ci sediamo tranquilli e fissiamo l’attenzione sul respiro, senza l’interferenza di alcun pensiero, attiviamo e manteniamo un salutare stato di autoconsapevolezza.
Fissare l’attenzione sul respiro favorisce lo sviluppo della consapevolezza del momento presente. La giusta concentrazione consiste nel mantenere questa consapevolezza il più a lungo possibile, momento dopo momento. Ogni giorno, nel compiere le azioni abituali, dobbiamo essere concentrati.”
KABAT-ZINN nel suoi testo “Dovunque tu vada ci sei già. In cammino verso la consapevolezza” (2) illustra l’importanza del non fare, di fermarsi, di sperimentare l’essere: “Un buon modo di interrompere le nostre occupazioni è passare per un momento alla ‘modalità dell’essere’. Valutate semplicemente questo momento, senza tentare affatto di cambiarlo. Cosa sta accadendo? Cosa provate? Cosa vedete? Cosa sentite?
Quando ci si ferma, l’aspetto curioso è che immediatamente si diventa se stessi. Tutto appare più semplice. In un certo senso è come se foste morti e il mondo continuasse. Se moriste realmente, tutte le vostre responsabilità e obblighi svanirebbero d’incanto.
Riservandovi alcuni attimi di ‘morte volontaria’ arginando le pressioni del tempo, finché vivete sarete liberi di ritagliarne una parte per il presente. ‘Morendo’ ora, in questo modo, in realtà divenite più vivi. Questo è il vantaggio di fermarsi. La pausa contribuisce a rendere più vivaci, ricche e articolate le azioni successive, aiuta a inquadrare nella giusta prospettiva tutte le preoccupazioni e insicurezze. Serve da guida.
Più volte nel corso della giornata, fermatevi, sedetevi. Accettate senza riserve il presente, le vostre sensazioni. In questi momenti non cercate di cambiare nulla, limitatevi a respirare e rilassarvi. Respirate, lasciate correre; astenetevi dal voler produrre qualcosa di diverso in questo momento; mentalmente ed emotivamente lasciate che questo momento sia esattamente com’è e lasciate a voi stessi la libertà di essere così come siete. Poi, quando sarete pronti, muovetevi nella direzione dettata dal cuore, consapevoli e risoluti.”
E’ importante fare le cose ascoltandosi ed osservandosi con attenzione ad iniziare dal respiro, dalle sensazioni corporee, una sorta di automonitoraggio per valutare momento per momento se quello che si sta facendo è in linea con il proprio desiderio, il proprio bisogno. E’ un contattare le proprie sensazioni in cerca del meglio per sé e considerando gli obiettivi che si vogliono perseguire con piacere, passione, motivazione, impegno.
Volendo, si può far tutto, la passione è un motore potente che riesce a mobilitare le energie occorrenti per portare a termine qualsiasi impresa con qualsiasi condizione, è una sorta di adattamento graduale che ti permette gradualmente di incrementare l’autoefficacia personale e sviluppare la resilienza che ti permette di andare avanti e con tutte le proprie risorse, capacità personali scoperte nel corso di precedenti e situazioni.
Per concludere non posso che augurare a tutti gli atleti e gli organizzatori di continuare a promuovere un sano esercizio fisico per tutte le età e con qualsiasi modalità e sviluppare sempre nuovi percorsi naturali e consultare libri sulla psicologia dello sport e del benessere che sono anche reperibili presso Frizzi e Lazzi, negozio di “Scarpe running e non solo” sito in Manfredonia Corso Manfredi 303, oppure a Roma presso “Planet Sport Running”, viale Spartaco 60/66.

(1)     William Hart, L’ARTE DI VIVERE, La tecnica di meditazione Vipassana come insegnata da S.N.Goenka, Edizioni ARTESTAMPA, 2011, Modena.
(2)     KABAT-ZINN  J., Dovunque tu vada ci sei già. In cammino verso la consapevolezza, Tea pratica, Milano 2013, pp. 20-21.

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
CONTATTI: 380.4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+simone+matteo.html

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