domenica 6 maggio 2018

Alessandro Reali: Il 26 maggio l’unica direzione da prendere sarà Faenza

100km del Passatore Firenze-Faenza emozione unica

La vita è fatta di scelte, di periodi, di famiglia, lavoro e hobby. Si decidono direzioni, mete ed obiettivi; si impegna per arrivare dove si vuole con impegno, passione, convinzione e determinazione; ci si organizza da soli o con amici e famiglia. 

Di seguito Alessandro racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Allora come stai?In questo periodo mi sento molto bene, sarà anche la voglia che ogni giorno aumenta per affrontare di nuovo questa 100km del Passatore. Non nego però un po’ mi dispiace che non sarò in compagnia del mio amico e compagno di questo tipo di avventure Massimiliano De Luca.”

Si mettono in conto anche obiettivi difficili, sfidanti ma raggiungibili arrivandoci un passo alla volta con esperienza e fiducia in sé.
Cosa hai nel cilindro da tirare fuori prossimamente?Per adesso sto pensando a questa mia 2ª 100 Km del Passatore e vorrei concluderla con un tempo migliore della prima. In una gara così  lunga penso poco al tempo, ma un tempo migliore è sempre una gratifica.”

E’ bello, interessante e utile condividere esperienze sfidanti di fatica con altri amici; nella vita si può scegliere di incontrarsi con gli amici al bar e restare in una zona di confort oppure di condividere preparazione ed allenamenti impegnativi di una lunga gara faticando insieme; come dico spesso e come ho sperimentato anch’io “together is much better” (insieme è molto meglio) e Alessandro questo lo sperimenta anche facendo da guida ad atleti con disabilità visiva.
Come ti stai organizzando? Con chi?Mi sto organizzando con altri 4 amici della mia squadra di cui 3 neofiti e la mia amica esperta ultramaratoneta Iolanda Cremisi che ci aiuta molto con i sui consigli. Con loro condivido km e km di allenamento.” Frasi e parole che ti aiutano? “Together is much better”è una frase che nel mondo degli ultramaratoneti secondo me può essere molto usata perché si socializza molto e nei momenti di crisi si ci aiuta tanto.”

Con il tempo si cambia e si utilizzano nuove e diverse strategie per far meglio; si sviluppa anche sempre più consapevolezza delle proprie capacità, possibilità e limiti.
Come sei cambiato? Cosa hai di diverso? "Personalmente non sono cambiato molto anche se nella testa si sente la differenza tra lo scorso anno in cui correvo la prima 100km e quest’anno. Direi che oggi ho più consapevolezza di ciò che può essere questo viaggio Firenze-Faenza correndo.”

Soprattutto nelle preparazioni molto impegnative con dispendio di energie e di tempo è importante avere sostegno di amici, famiglia e anche di colleghi di lavoro, è importante avere anche fiducia in se stessi, essere convinti di voler fare qualcosa e di riuscirci per essere sereni e sperimentare sia benessere che performance.
Chi rema contro e chi a favore?Persone che remano contro non penso di averne. Di amici che remano a favore e mi stimolano ne ho veramente tanti. Ho un grande sostegno e collaborazione da parte di mia moglie e poi un grande stimolo sono gli occhi felici dei miei bambini,  per loro ad ogni gara che finisco, anche se arrivassi ultimo, sono il loro campione.”

Nella mente dell’ultramaratoneta ci sono tante gare sfidanti e divertenti, una volta deciso di partecipare a un evento, gara, manifestazione ci si organizza e il pensiero è sempre a quel giorno per arrivare pronti e preparati per affrontare, gestire, godersi l’intera gara.
Mete, obiettivi e direzioni?Il 26 maggio l’unica direzione da prendere e meta da raggiungere sarà Faenza, con il sorriso e tanto divertimento. Poi per questo 2018 realizzerò il sogno di correre la Maratona di New York, con la mia famiglia che mi aspetterà  a Central Park. Riguardo le ultramaratone a luglio penso di fare di nuovo la 50 km del Gran Sasso e poi certo un pensiero per la Milano-Sanremo c’è sempre.

In gare dure, lunghe e impegnative bisogna curare il minimo dettaglio per non rischiare inciampi o imprevisti lungo il percorso pertanto diventa importante curare soprattutto oltre all’allenamento fisico e mentale anche l’abbigliamento adeguato e gli alimenti.
Alimenti e abbigliamento preferito?Durante il percorso mi alimenterò soprattutto nei punti ristoro perché devo dire che in questo tipo di gare sono anche un modo per scambiare una parola con altri atleti ed un modo anche per ringraziare i vari volontari che nelle ore fredde notturne sono lì ad offrirci qualcosa che ci tira su e qualche parola di conforto. Per l’abbigliamento invece cercherò di stare molto comodo e usufruire dei punti messi a disposizione lungo la strada per eventuali cambi. Un grande abbraccio a tutti gli atleti che parteciperanno alla Firenze-Faenza emozione unica.”

Un grande Alessandro sempre premuroso non solo per se stesso e per la propria famiglia ma anche per tutti gli atleti che condividono la sua passione ardua e impegnativa.
Alessandro è menzionato nel libro “L’ultramaratoneta di Corato”. 
Un’intervista ad Alessandro è riportata nel mio libro La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza.  
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza. È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione. 
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su 
se stesso.
 

380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta 
Autore di libri psicologia e sport 

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