a cura di Stefano Severoni
Il keniano Amos
Kipruto in 2h08’12” e l’etiope Rahma Tusa in 2h28’49” si sono imposti nella XXII Acea Maratona di Roma, che
quest’anno si è corsa il 10 aprile, un’edizione particolare nell’anno del
Giubileo straordinario.
UOMINI La gara maschile si è sviluppata su passaggi da
20 km/h: 15’00 al 5° km, 30’05” al 10° e 1h03’40” ai 21,097 km, quando i primi
erano ancora in linea per attaccare il primato della corsa (2h07’17”). Dopo il
passaggio al 30° km in 1h30’43” e l’abbandono dell’ultima lepre al 32° km,
Kipruto ha sferrato l’attacco decisivo. Il parziale tra il 30° e il 35° è stato
di 14’49”. Il keniano ha staccato il 21enne etiope Birhanu Achamie, il quale come nella
precedente edizione si è dovuto accontentare del secondo posto, benché con il record personale di 2h09’27”. Al terzo
posto è giunto il 25enne keniano Dominic Ruto, che ha superato allo sprint l’altro etiope Beyu Megersa Tujuba (2h09’28” per entrambi). Il
campione mondiale di corsa in montagna, il 29enne cuneese Martin Dematteis è il
primo italiano, con un esordio da 2h18’20”. Il suo commento: «Dedico questa gara a mio figlio che nove
mesi fa è andato in cielo. Ora tornerò alla mia corsa in montagna, ma non
escludo, in futuro, di dedicarmi di più alla corsa su strada».
DONNE La Tusa
ha fatto una gara tutta d’attacco, passando a metà gara in 1h14’24”. Già al 25°
km è rimasta da sola ed è riuscita a chiudere in 2h28’49”, migliorando il suo
personale di quasi 5’, pur soffrendo nel finale. Seconda si è classificata la 23enne
connazionale Mulu Melka Duru
(2h29’59”). La sorpresa è giunta dal 3° posto dell’algerina Kenza Dahmani, che con il tempo di 2h33’53”
si è migliorata di quasi 6’. La prima italiana al traguardo è stata la 28enne
veneziana in forza alla Forestale, Giovanna Epis la quale, dopo un passaggio di 1h18’31”, è riuscita a migliorare
il suo primato con 2h38’20”.
GARA
HANDBIKES/WHEELCHAIRS Alex Zanardi, 49enne ex
pilota e ora atleta paralimpico bolognese, ha centrato il quinto successo a
Roma (2010, 2012, 2013, 2014 e 2016), polverizzando il precedente record che già gli apparteneva (1h11’46”,
2012). Secondo Mauro Cratassa (1h16’49”)
e terzo Vittorio Podestà (1h23’00”).
Il commento appena tagliato il traguardo di Zanardi:
«Sono
andato molto forte. Vincere qui ha un sapore differente. Una gara meravigliosa.
Sono molto felice della gara che ho fatto, un tempo eccezionale, ma su un
percorso straordinario come questo che conosco a memoria lo considero un
risultato che era alla mia portata. Sono arrivato in ottima forma, un tempo
così mi fa ben sperare per le Paralimpiadi. A Rio non avrò avversari? Beh,
correrà su un percorso che non conosco e contro tanti validi avversari. Certo
però dopo il risultato di oggi ho buone sensazioni».
Tra le donne, prima la traguardo Katarzyna
Zubowicz in 1h51’17”, 12a assoluta su 18 atleti al traguardo.