Non si è disposti a fermarsi, a rallentare, a smettere, ad accontentarsi, gli ultramaratoneti non vogliono arrendersi ma vogliono alzare sempre più l’asticella, vogliono sempre essere sul campo a correre, a sperimentare, a sentirsi vivi, a sentire le forti sensazioni, le emzioni, a condividere con i più giovani le dure imprese di lunghe distanze. Di seguito le risposte ricevute alla domanda: “E’ successo che ti abbiano consigliato di ridurre la tua attività sportiva?”:
Angelo Fiorini: “A livello medico si, un fisiatra al quale mi ero rivolto per problemi alla schiena e al nervo sciatico, dopo che ha ascoltato quello che facevo è rimasto allibito, dicendo che era il minimo quello di avere quei problemi, e che per fare certe cose si ha bisogno di essere seguiti e che purtroppo nel nostro caso, sono allenamenti ‘fai date’, che comportano tanti errori. Io, in quella occasione, l’ho ascoltato solo per il periodo di riposo e cura che mi aveva prescritto. “
Pasquale Artuso: “Sì, l’ortopedico!!! Secondo lui dopo i 40 anni non si dovrebbero più correre neanche le maratone.”
Marco Stravato: “Si, nel 2005, al solito stavo preparando il Passatore, correvo sempre sul tappeto una mezza a 3’45’’ mi si gonfiò il ginocchio, problemi di cartilagine al ginocchio sinistro, stop di 1 anno e mezzo, ma ne sono uscito fuori, il consiglio dell’ortopedico dell’IOR di Bologna fu, mai più Passatore, invece nel 2010 ricorro il Passatore, è più forte di me e poi ritengo che sia molto più traumatico la corsa veloce corta (21 km) che non un lungo viaggio/corsa ad andatura lenta, ora infatti corro molto più lentamente.”
Stefano La Cara: “Tranne mia madre, no.”
Mauro Fermani: “Un ortopedico mi aveva detto che avrei dovuto ridurre sensibilmente a causa della condizione delle ginocchia. “
Claudio Leoncini: “Si, i tanti anni di ultramaratone hanno un po’ lasciato il segno sui tendini e ora ho dovuto ridurre di circa il 20% il chilometraggio settimanale.”