Prossimo appuntamento mercoledì 8
maggio nel carcere femminile di Rebibbia
Matteo SIMONE
Vivicittà è una manifestazione podistica organizzata dall’Uisp, di cui una prova competitiva di 12km che prevedeva 6 giri di 2km per la cui partecipazione è richiesto il certificato di idoneità agonistico e una prova non competitiva di 4km aperta a tutti.
Entrambe le prove hanno avuto luogo anche
nel carcere di Rebibbia domenica 5 Maggio con la partecipazione di atleti e
atlete esterne e anche di detenuti reclusi che hanno avuto modo di incontrare e
confrontarsi con gli esterni per una giornata insieme di sport a contatto con
la fatica, il sudore, la partenza, l’arrivo, la stanchezza.
E’ stata un’occasione sia per gli interni che per gli esterni di apprezzare lo svolgersi una giornata diversa dal comune incontrando persone che stanno scontando una pena all’interno e da parte de reclusi incontrare gente curiosa che va a curiosare in carcere per capire il loro mondo e la loro situazione per farsi un’idea, per salutare, per conoscere, per chiedere.
E’ stata un’occasione sia per gli interni che per gli esterni di apprezzare lo svolgersi una giornata diversa dal comune incontrando persone che stanno scontando una pena all’interno e da parte de reclusi incontrare gente curiosa che va a curiosare in carcere per capire il loro mondo e la loro situazione per farsi un’idea, per salutare, per conoscere, per chiedere.
E’ interessante comunque fare incontrare i
due mondi, quello interno e quello esterno divisi da muri e sbarre.
Interessante conoscere i loro spazi, la palestra, il bar, il percorso attorno
la perimetrale passando per la mensa e odorando i pasti verso l’ora di pranzo,
ascoltare i detenuti da dietro le sbarre, le sentinelle che osservavano
dall’altro delle mura.
Ognuno ha partecipato con le proprie fantasie,
gli esterni con la fantasia di restare dentro per sbaglio, gli interni con la
fantasia di far uscire parte di loro attraverso scambi con persone che sono
entrate per conoscere il loro mondo.
Personalmente ho avuto una piacevole e
ricca esperienza, osservando questo mondo, i loro carcerieri, le persone che si
preoccupano per loro e si occupano della loro riabilitazione, ho incontrato con
piacere Gabriella Stramaccioni, garante dei detenuti di Roma e gli altri atleti
esterni che partecipano ogni anno.
E’ stato piacevole fare il riscaldamento
pre gara, alcune foto con loro, gareggiare affianco a loro arrivare quinto
atleta tra gli esterni, fare altri due giri di defaticamento e accompagnare
assieme all’amico Massimo Castellano l’ultimo atleta interno detenuto che
camminava per la stanchezza ma vedendoci raggiungerlo e invitato a non mollare
ha ripreso la sua corsa fino alla fine inseguite tutti e tre dall’auto della
polizia penitenziaria che chiudeva la gara.
Un’ottima esperienza da ripetere e da
consigliare a tutti. Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 8 maggio nel
carcere femminile di Rebibbia a Roma dove è prevista una manifestazione
podistica a staffetta con la partecipazione di circa 60 sessanta donne detenute
divise in squadre di dieci atlete con partenza prevista alle ore 15.
Oltre al carcera di Rebibbia si correrà
anche nei seguenti istituti penitenziari:
8 maggio, Casa circondariale di Reggio
Emilia
10 maggio, Casa di reclusione “San
Michele” di Alessandria
15 maggio, Casa circondariale “Marassi” di
Genova
18 maggio, Casa circondariale di Cremona
31 maggio, Istituto penitenziario di Parma.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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