giovedì 16 maggio 2019

Mathias Chazarreta: Ho scoperto il trail running dopo un lungo viaggio in bici

El trail running lo descubri despues de un largo viaje en bicicleta
Matteo Simone 

Nella vita si fanno scoperte di modi di essere, di modi di fare, di capacità e qualità possedute, ci si mette in moto alla ricerca di se stessi. 

Questa sembra essere l’esperienza di Mathias che ho conosciuto grazie all’amico Pierluigi Lops che per caso gli ha dato un passaggio al termine di una gara in Italia dove si è classificato 3° assoluto e così nasce un’amicizia con persone che condividono fatica nello sport. 
Il 20 agosto, Mathias ha corso l'Eco Trail del Gran Sasso (Distanza percorso: 16500m), arrivando 3° assoluto in 1h46'22", preceduto da Giuseppe Mottillo 1h46'21" e dal vincitore Alessandro Novaria 1h40'14''.
Di seguito Mathias, che è anche allenatore, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come e quando hai scoperto il trail running?Ho scoperto il trail running dopo un lungo viaggio in bicicletta. Da Buenos Aires a Junin della Patagonia andina argentina. Sono andato in montagna per camminare e godermela.

Si parte in bici e si scopre di voler correre a piedi per sentieri alla ricerca della libertà a contatto della natura sperimentando sempre più benessere e con impegno e determinazione anche performance.
Qual è stata la tua gara più importante? “La gara più importante è stata quella di rappresentare il mio paese nel Campionato Mondiale di Trail nel 2018. A Karpacz, in Polonia.”

Il 24 giugno 2018, Mathias ha partecipato al "15° Campionato del Mondo Corsa in MOntagna Lunghe Distanze" (36,0km; +-2110m) Karpacz in Polonia. Tra gli uomini vinse Alessandro Rambaldini in 2h39'18", precedendo il ceco Robert Krupicka 2h40'55" e lo statunitense Joseph Gray  2h41'02". Tra le donne vinse la britannica Gharlotte Morgan 3h08'24", precedendo la polacca Dominika Stelmach 3h08'46" e Silvia Rampazzo 3h10'32". 
Una bella e meritata esperienza quella di rappresentare la propria nazione in un Campionato Mondiale.
Sogni da realizzare?Sognare è qualcosa che mi succede sempre. Sogno da sveglio e sogno anche quando dormo. Come ogni atleta credo che i sogni ci fanno sentire vivi, è difficile non sognare.”
Qualcuno ti sta aiutando nel tuo sport?In questo momento la mia guida è Diego Tejada, mi aiuta con l'allenamento, anche se spesso lo faccio impazzire. In seguito, conto sull'enorme aiuto di aziende come Personal Argentina, Brooks Running Argentina e Optitech.”

Certo praticare lo sport ad alti livelli richiede il supporto da parte di un allenatore che dedica tempo e segue l’atleta nella progressione della carriera notando i miglioramenti e lavorando sulle criticità e richiede anche dispendio non solo di tempo ed energie ma anche economico per l’acquisto di attrezzatura adeguata per lo sport di montagna, quindi sarebbe preferibile avere uno sponsor che dia una mano e faccia sentire l’atleta più sereno per dedicarsi agli allenamenti senza troppi pensieri distraenti e disturbanti.
Come superi crisi o difficoltà?È una cosa molto importante riuscire a superare una crisi. Come superare? Prima di tutto bisogna accettare quello che sta succedendo, in secondo luogo bisogna cercare una soluzione e inoltre bisogna lavorare sodo e reinventarsi.”

Questa sembra essere una strategia da resilienti, infatti quello che succede nello sport in caso di crisi, succede anche nella vita ordinaria nei casi di traumi o crisi dove è opportuno prima di tutto comprendere e accettare quello che è successo, a volte si tratta di tragedie ed è difficile ma bisogna sempre ripartire e trovare una soluzione a qualsiasi cosa o una modalità per andare avanti e reinventarsi proprio come dice Mathias.
Quanto è importante il fattore mentale per il tuo sport?Il fattore mentale è strettamente legato al fattore di crisi sia per un infortunio, sia per una brutta giornata o per una cattiva prestazione in una competizione. È molto utile poter contare sul supporto di uno psicologo sportivo professionista e sul supporto dei nostri cari per affrontare le crisi e diventare forti non solo dal punto di vista sportivo ma anche dal punto di vista mentale.”

In effetti talvolta in certe circostanze l’atleta è solo di fronte a delle difficoltà che richiedono l’elaborazione dell’accaduto per capire cosa è successo, come si può far meglio, evitare, prevenire e soprattutto è importante avere figure professionali che possano contribuire a incrementare consapevolezza, fiducia in sé e resilienza.
Un messaggio per bambini e adulti, per avvicinarli allo sport?Un messaggio? Fare ciò che ci rende felici, ciò che ci fa ridere, che per quel momento di essere sulla montagna è di essere libero, di sentirsi realizzato. Questo mi succede molto, quando sono in montagna, mi sento libero, leggero, posso ridere.”

In effetti lo sport non deve essere un obbligo e nemmeno un dovere, non bisogna richiedere agli atleti solamente di vincere e fare i record ma è importante anche solo sperimentare benessere, sentirsi bene, liberi, divertirsi da soli o in compagnia. E questo è quello che Mathias racconta di sperimentare, un grande grazie per le sue risposte utili e interessanti.
Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull'obiettivo da portare avanti seguendo mete e direzioni ed essendo sempre pronti a rimodulare tutto cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti e rinnovabili. Questo è il vantaggio dello sport.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

Mathias Chazarreta: El trail running lo descubri despues de un largo viaje en bicicleta
Ho scoperto il trail running dopo un lungo viaggio in bici
Matteo Simone 

¿Cómo y cuándo descubriste el trail running?El trail running lo descubri despues de un largo viaje en bicicleta. Desde Buenos Aires hasta llegar a junin de los andes patagonia argentina. Salia a la montaña a caminar y disfrutar de ella.
¿Cuál fue tu carrera más importante?Mi carrera mas importante, fue representar a mi pais en el Mundial de Trail en el 2018. En Karpackz Polonia.”
¿Qué sueño te diste cuenta?Soñar, es algo que me pasa siempre. Sueño despierto y tambien sueño cuando estoy dormido. Como todo deportista creo yo si no hay sueños o no hay cosas latentes que nos hacen sentirnos vivos, es dificil no soñar.”
¿Alguien te está ayudando en tu deporte?En este momento mi guia es Diego Tejada, el me ayuda con los entrenamientos aunque muchas veces lo vuelvo loco. Despues cuento con la enorme ayuda de empresas como Personal Argentina, Brooks Running Argentina y Optitech.”
¿Cómo superar alguna crisis o dificultad?Es una cosa muy importante y a veces muy a menudo poder superar una crisis. Como superar, en primer lugar aceptar lo que esta pasando, en segundo lugar buscar una solucion y tercer lugar trabajar duro y reinventarse.”
¿Qué tan importante es el factor mental para tu deporte?El factor mental, es algo que va muy ligado al factor crisis. Este sea por una lesion, sea por mal dia o sea por un mal rendimiento en una competencia. Es de gran ayuda poder contar con el apoyo un profesional psicologo deportivo y el apoyo de nuestros seres queridos para enfrentar y ser fuertes, non solo rindiendo deportivamente sino mentalmente fuertes.
¿Qué es un mensaje para que niños y adultos se acerquen más al deporte?Un mensaje, hacer lo que nos haga feliz, lo que nos saque una risa, la que por ese momento de estar en la montaña ser libres, sentirnos realizados. Esto me pasa mucho, cuando estoy en la montaña, me siento libre, liviano, puedo reir.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

Nessun commento:

Translate