El
trail running lo descubri despues de un largo viaje en bicicleta
Matteo Simone
Nella vita si fanno scoperte di modi di essere, di modi di fare, di capacità e qualità possedute, ci si mette in moto alla ricerca di se stessi.
Questa sembra essere l’esperienza di Mathias che ho
conosciuto grazie all’amico Pierluigi Lops che per caso gli ha dato un
passaggio al termine di una gara in Italia dove si è classificato 3° assoluto e
così nasce un’amicizia con persone che condividono fatica nello sport.
Il 20 agosto, Mathias ha corso l'Eco Trail del Gran Sasso (Distanza percorso: 16500m), arrivando 3° assoluto in 1h46'22", preceduto da Giuseppe Mottillo 1h46'21" e dal vincitore Alessandro Novaria 1h40'14''.
Di
seguito Mathias, che è anche allenatore, racconta la sua esperienza rispondendo
ad alcune mie domande.
Come e quando hai
scoperto il trail running? “Ho scoperto il trail running dopo un lungo
viaggio in bicicletta. Da Buenos Aires a Junin della Patagonia andina
argentina. Sono andato in montagna per camminare e godermela.”
Si parte in bici e si scopre di voler correre a piedi per sentieri alla ricerca della libertà a contatto della natura sperimentando sempre più benessere e con impegno e determinazione anche performance.
Si parte in bici e si scopre di voler correre a piedi per sentieri alla ricerca della libertà a contatto della natura sperimentando sempre più benessere e con impegno e determinazione anche performance.
Qual è stata la tua gara più importante? “La gara più importante è stata quella di rappresentare il mio paese nel Campionato Mondiale di Trail nel 2018. A Karpacz, in Polonia.”
Il 24 giugno 2018, Mathias ha partecipato al "15° Campionato del Mondo Corsa in MOntagna Lunghe Distanze" (36,0km; +-2110m) a Karpacz in Polonia. Tra gli uomini vinse Alessandro Rambaldini in 2h39'18", precedendo il ceco Robert Krupicka 2h40'55" e lo statunitense Joseph Gray 2h41'02". Tra le donne vinse la britannica Gharlotte Morgan 3h08'24", precedendo la polacca Dominika Stelmach 3h08'46" e Silvia Rampazzo 3h10'32".
Una bella e meritata esperienza quella di
rappresentare la propria nazione in un Campionato Mondiale.
Sogni da realizzare? “Sognare è qualcosa che mi succede sempre.
Sogno da sveglio e sogno anche quando dormo. Come ogni atleta credo che i sogni
ci fanno sentire vivi, è difficile non sognare.”
Qualcuno ti sta aiutando nel tuo sport? “In questo momento la mia guida è Diego Tejada, mi aiuta con
l'allenamento, anche se spesso lo faccio impazzire. In seguito, conto
sull'enorme aiuto di aziende come Personal Argentina, Brooks Running Argentina e
Optitech.”
Certo praticare lo sport ad alti livelli
richiede il supporto da parte di un allenatore che dedica tempo e segue
l’atleta nella progressione della carriera notando i miglioramenti e lavorando
sulle criticità e richiede anche dispendio non solo di tempo ed energie ma anche
economico per l’acquisto di attrezzatura adeguata per lo sport di montagna,
quindi sarebbe preferibile avere uno sponsor che dia una mano e faccia sentire
l’atleta più sereno per dedicarsi agli allenamenti senza troppi pensieri
distraenti e disturbanti.
Come superi
crisi o difficoltà? “È una cosa molto
importante riuscire a superare una crisi. Come superare? Prima di tutto bisogna
accettare quello che sta succedendo, in secondo luogo bisogna cercare una
soluzione e inoltre bisogna lavorare sodo e reinventarsi.”
Questa sembra essere una strategia da
resilienti, infatti quello che succede nello sport in caso di crisi, succede
anche nella vita ordinaria nei casi di traumi o crisi dove è opportuno prima di
tutto comprendere e accettare quello che è successo, a volte si tratta di
tragedie ed è difficile ma bisogna sempre ripartire e trovare una soluzione a
qualsiasi cosa o una modalità per andare avanti e reinventarsi proprio come
dice Mathias.
Quanto è importante il fattore
mentale per il tuo sport? “Il fattore
mentale è strettamente legato al fattore di crisi sia per un infortunio, sia
per una brutta giornata o per una cattiva prestazione in una competizione. È
molto utile poter contare sul supporto di uno psicologo sportivo professionista
e sul supporto dei nostri cari per affrontare le crisi e diventare forti non
solo dal punto di vista sportivo ma anche dal punto di vista mentale.”
In effetti talvolta in certe circostanze
l’atleta è solo di fronte a delle difficoltà che richiedono l’elaborazione
dell’accaduto per capire cosa è successo, come si può far meglio, evitare,
prevenire e soprattutto è importante avere figure professionali che possano
contribuire a incrementare consapevolezza, fiducia in sé e resilienza.
Un messaggio per bambini e adulti, per avvicinarli allo sport? “Un
messaggio? Fare ciò che ci rende felici, ciò che ci fa ridere, che per quel
momento di essere sulla montagna è di essere libero, di sentirsi realizzato. Questo
mi succede molto, quando sono in montagna, mi sento libero, leggero, posso
ridere.”
In effetti lo sport non deve essere un
obbligo e nemmeno un dovere, non bisogna richiedere agli atleti solamente di
vincere e fare i record ma è importante anche solo sperimentare benessere,
sentirsi bene, liberi, divertirsi da soli o in compagnia. E questo è quello che Mathias racconta di
sperimentare, un grande grazie per le sue risposte utili e interessanti.
Lo sport davvero avvicina persone, culture,
mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull'obiettivo da portare
avanti seguendo mete e direzioni ed essendo sempre pronti a rimodulare tutto
cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano
a volte sorprendenti e rinnovabili. Questo è il vantaggio dello sport.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Mathias
Chazarreta: El trail running lo descubri despues
de un largo viaje en bicicleta
Ho scoperto il trail running dopo un
lungo viaggio in bici
Matteo Simone
¿Cómo
y cuándo descubriste el trail running? “El trail running lo descubri despues de un largo viaje en bicicleta.
Desde Buenos Aires hasta llegar a junin de los andes patagonia argentina. Salia
a la montaña a caminar y disfrutar de ella.”
¿Cuál
fue tu carrera más importante? “Mi carrera mas importante, fue representar a mi pais en el Mundial de
Trail en el 2018. En Karpackz Polonia.”
¿Qué
sueño te diste cuenta? “Soñar,
es algo que me pasa siempre. Sueño despierto y tambien sueño cuando estoy
dormido. Como todo deportista creo yo si no hay sueños o no hay cosas latentes
que nos hacen sentirnos vivos, es dificil no soñar.”
¿Alguien
te está ayudando en tu deporte? “En este momento mi guia es Diego Tejada, el me ayuda con los
entrenamientos aunque muchas veces lo vuelvo loco. Despues cuento con la enorme
ayuda de empresas como Personal Argentina, Brooks Running Argentina y Optitech.”
¿Cómo
superar alguna crisis o dificultad? “Es una cosa muy importante y a veces muy a menudo poder superar una
crisis. Como superar, en primer lugar aceptar lo que esta pasando, en segundo
lugar buscar una solucion y tercer lugar trabajar duro y reinventarse.”
¿Qué
tan importante es el factor mental para tu deporte?
“El factor mental, es algo que va muy
ligado al factor crisis. Este sea por una lesion, sea por mal dia o sea por un
mal rendimiento en una competencia. Es de gran ayuda poder contar con el apoyo
un profesional psicologo deportivo y el apoyo de nuestros seres queridos para
enfrentar y ser fuertes, non solo rindiendo deportivamente sino mentalmente
fuertes.”
¿Qué
es un mensaje para que niños y adultos se acerquen más al deporte?
“Un mensaje, hacer lo que nos haga feliz,
lo que nos saque una risa, la que por ese momento de estar en la montaña ser
libres, sentirnos realizados. Esto me pasa mucho, cuando estoy en la montaña,
me siento libre, liviano, puedo reir.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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