Una gara dura, molto maschiaccia
come dicono i miei amici
Matteo Simone
Nei giorni 11 e 12 maggio 2019 si è svolta in Ungheria la XIII^ Ultrabalaton di 221km il cui vincitore è stato l’ungherese Tamas Bodis in 20h26’37” precedendo Enrico Maggiola 21h07’33” e il polacco Andrzej Radzikowski 21h47’33”.
La gara femminile è stata vinta dalla
danese Stine Rex in 22h21’34” che ha preceduto due atlete ungheresi, Szvetlana Zetenyi
24h36’24” e Ivett Hallgato-Csik 27h23’43”, mentre Aurelia Rocchi Vlaicu si
classifica al 100° posto assoluto e 3^ della categoria W50 in 31:41:56.
Di seguito Aurelia racconta la sua
esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Grandissima, quali problemi hai avuto? “E' stata una bella e grande esperienza. Una gara dura, molto maschiaccia
come dicono i miei amici con i quali ho fatto questa gara. Un bel percorso e
con tanta acqua e vento tutta la notte, fino alle 10 di mattina. E’ stata dura ma
la voglia di arrivare al traguardo e l’adrenalina mi facevano superare tutte le
crisi. 221 km non è una passeggiata ma una sfida che noi cerchiamo sempre di
superare con le nostre forze.”
Certo, una bella sfida percorrere un grande giro del lago della lunghezza superiore ai 200 km e poi ci si mettono anche le condizioni atmosferiche a remare contro ma chi è ultramaratoneta è abituato a qualsiasi avversità., crisi, difficoltà, anzi ha la propensione ad accogliere ogni cosa come un dono che fortifica perché l’esperienza che fanno è che più dura è la lotta più glorioso il trionfo.
E poi c’è una grande volontà ad
andare avanti nelle loro sfida insieme a ciò che sperimentano con tanto
entusiasmo e adrenalina che va in circolo e che li tiene attivi, positivi e
fiduciosi.
Prossimi obiettivi? “Per me questa gara è stato il mio obiettivo dell’anno,
ho lavorato tanto su questa gara chiusa in 31h e 41 minuti e arrivata 100^ tra
300.”
Gli atleti di endurance cercano sempre
gare sfidanti per prepararsi e affrontarle nel miglior modo possibile
partecipando anche a tante altre gare che diventano delle opportunità di
testarsi, gare sempre più dure, faticose, estreme per essere stimolati a far
sempre meglio a cavarsela dalle situazioni più difficili che poi aiutano anche
ad affrontare situazioni estreme traumatiche della vita quotidiana.
Come sono i tuoi amici di squadra? La fai
la prima 6 ore di Roma? “Ringrazio
tutti i miei amici di squadra per i complimenti e intanto con loro ci vediamo
alla 'Sei Ore di Roma' insieme alla mia amica Ada Ammirata con la quale corro spesso
e anche lei parteciperà a questa gara.”
Aurelia ha scoperto la corsa chi gli ha
permesso di incontrare tanti amici e di essere felice e resiliente, inoltre è
molto sensibile e generosa facendo da guida ad Ada ammirata, , atleta non vedente che ha corso la prima ‘6 ore di Roma’ tra sabato e domenica 13-14 luglio 2019, con partenza a mezzanotte. Aurelia ha totalizzato 59,079 km classificandosi 5^ donna e prima categoria W55.
Il vincitore assoluto è stato Marco Lombardi 71,043 km, precedendo Antonio di Manno 69,274 km e Andrea Di Cocco 67,772 km. Tra le donne ha vinto Alina Teodora Muntean 65, 182 km, precedendo Unice Murillo Perez 61,281 km ed Elena Fabiani 59,408 km.
Cosa vuoi dalla vita? “E’ troppo
bella la vita godendosi la corsa e le gare. Ogni gara è una nuova esperienza,
nuovi amici.”
Interessante questa testimonianza, chi
non è del settore giudica gli ultramaratone come persone che pensano solo a
faticare, a stancarsi non sapendo i benefici che ne ricavano a livello di
benessere mentale, una vera cura per lo spirito, l’anima e la mente.
Un messaggio per le donne del mondo? “Le donne non mollano mai! Sono molto solitaria, corro in gara da sola ma
dentro di me corro sempre pensando ai miei figli perché loro sono la mia carica
di energia.”
Aurelia ha dimostrato più volte di essere un’atleta che non molla, dii portare a termine tante gare affrontando tante peripezie e tutto ciò grazie anche al pensiero dei propri figli ai quali è molto legata.
Interviste ad Aurelia Rocchi sono riportate nei libri:
“Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti” (8 ottobre 2018) di Matteo Simone (Autore).
“Maratoneti e ultrarunner”
Aurelia è menzionata nei libri:
“Correre con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni” (Matteo Simone), pubblicato da Progetto Cultura.
“Sport, benessere e performance” di Matteo Simone (Autore).
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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