L'ultima mia soddisfazione a 52 anni
sono diventata tecnico FIDAL
Matteo Simone
La vita è un attimo ma anche tanto lunga, si può fare tutto o niente, importante è sentire se stessi, ascoltare proprie sensazioni, emozioni, esigenze , bisogni e mobilitarsi per fare ciò che piace, fa star bene o che soddisfa,
C’è sempre tempo, basta decidere e passare
all’azione mobilitando le energie occorrenti e poi il resto viene da solo con
passione, motivazione, interesse, impegno, costanza, determinazione e tanta
resilienza per continuare ad andare avanti.
Di seguito Rosanna racconta la sua
esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?
“Inizio con la frase di un grande
campione che porto sempre con me è del grande Pietro Mennea ‘la fatica non è
mai sprecata soffri ma sogni’ ed è quello che mi ripeto in tutte le gare, se mi
sono sentita almeno una volta campione? Sempre tutti i giorni quando mi sveglio
metto le scarpette ed esco a correre.”
E’ importante avere dei modelli di riferimento, delle persone esperte che sono riuscite a fare cose importanti e che trasmettono la voglia di mettersi in gioco e cercare di fare il meglio per se stessi.
E’ importante avere dei modelli di riferimento, delle persone esperte che sono riuscite a fare cose importanti e che trasmettono la voglia di mettersi in gioco e cercare di fare il meglio per se stessi.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho iniziato a correre in tarda età avevo circa 30 anni dopo la nascita di mia figlia un po' per superare la depressione post-partum un po' perché volevo fare qualcosa per me.”
Si fa sempre in tempo a fare qualcosa che
ci fa star bene, qualcosa che ci fa sperimentare benessere, non è mai troppo
tardi.
Nello sport quali fattori e persone contribuiscono al tuo benessere e/o performance? “Sono stata molto fortunata perché ho avuto vicino persone che mi hanno
sempre sostenuta ad iniziare da mio marito, le mie sorelle e i miei amici. Per
me è molto importante fare sport, mi fa stare bene riesco ad affrontare tutto
con serenità, sono convinta che sia nello sport che nella vita tutti ce la
possiamo fare, basta metterci cuore e impegno.”
La pratica di uno sport aiuta a
focalizzarsi su n’attività che ripaga degli sforzi, del tempo, della fatica che
non è mai sprecata ma è servita a sentirsi persone migliori con obiettivi di
miglioramento sia dal punto di vista fisico che mentale trovando giovamento ed
esperienze di riuscita.
Un'esperienza che ti possa dare la convinzione di potercela fare nello sport e
nella vita? “In questo momento della
mia vita mi sento realizzata in tutto, avevo dei sogni e sono diventati realtà,
ho fatto gare bellissime, mi sono messa in gioco ottenendo dei risultati che
mai avrei immaginato, l'ultima mia soddisfazione a 52 anni sono diventata
tecnico FIDAL e ne vado orgogliosa perché ho un sogno, quello di avvicinare i
ragazzi all'atletica.”
Si cerca di progredire sempre di più nella
propria passione sportiva, si fa di tutto per essere atleti migliori e si
arriva al punto di trasmettere l’arte dello sport anche ad altri studiano e
formandosi adeguatamente.
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? La tua gara più difficile?
“La gara più bella che mi ha dato
emozioni indescrivibili è stata la mia prima maratona a Firenze un'emozione dal
primo all'ultimo km, ma c’è anche la gara che mi ha lasciato un brutto ricordo
la maratona di Roma, arrivata al quarantesimo ho avuto i maledetti crampi sono
stata soccorsa dai medici che volevano prendermi con la barella e portarmi via,
manco a pensarci, non ho mollato mancavano 2km dovevo avere la mia medaglia a
tutti i costi mi sono alzata e trascinata camminando al traguardo con l'aiuto
di 2 miei cari amici, alla fine ci siamo fatti un sacco di risate e per me sono
passata dal dramma alla gara più divertente della mia vita.”
Lo sport non regala niente, ogni
miglioramento, ogni successo bisogna faticarselo e meritarselo, se si
improvvisa c’è un prezzo da pagare, non bisogna sottovalutare nessun aspetto,
sono importanti l’allenamento fisico, l’attrezzatura sportiva adeguato, la
nutrizione equilibrata e adattata alla persona e all’impegno, la preparazione
psicologica alla fatica, al raggiungimento degli obiettivi, al superamento
della crisi o dell’infortunio.
Un messaggio per sconsigliare l'uso del doping? “Voglio dire il mio pensiero alle persone che
fanno uso di doping, ad atleti e amatori: lo sport è salute, non vale la pena
rovinarla per qualche minuto in meno.”
E’ importante nello sport restare nella
retta via, non farsi ingannare da prodotti che promettono prestazioni
eccezionali senza faticare, o senza possedere il talento, se ce l’hai la dote,
la motivazione e se ti impegni possono passare anche tanti anni ma i risultati
prima o poi arrivano anche con l’aiuto dell’esperienza e delle sconfitte ma se
non c’è la stoffa o se l’impegno non è sufficiente è inutile avvelenare se stessi
con il doping e barare nello sport facendo anche un grande danno agli avversari
e alle persone che seguono lo sport che restano deluse e amareggiate.
Un messaggio rivolto alle
donne? Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? “Vorrei dire a tutte le donne: non lasciatevi andare,
anche a 50 si possono raggiungere obiettivi impensabili e sono la prima a
pensare che l'aiuto di un buon psicologo sia fondamentale. Ho risposto alle domande con piacere soprattutto se questo può servire a motivare altre persone”.
Iniziare a
praticare lo sport significa occuparsi del benessere della propria salute, sia
a livello fisico che mentale. Decidere di fare uno sport
significa che la persona ha raggiunto la consapevolezza di voler star meglio,
di far qualcosa per se stessi e praticare un’attività sportiva può essere una buona opportunità.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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