lunedì 24 settembre 2018

Gli allenatori sono poco propensi ad allenare per le ultramaratone

Matteo SIMONE 

Gli allenatori sono poco propensi a consigliare e allenare per le ultramaratone. 

Bisogna allenarsi per tanti chilometri, bisogna abituarsi alla fatica e a superarla; bisogna abituarsi a mangiare, spesso e poco, in allenamento e in gara; bisogna comprendere quali alimenti il nostro organismo necessita in gara. Nelle in gare lunghe il nostro organismo ci sorprende richiedendoci gli alimenti più strani.
Importante avere mete e obiettivi prossimi e a lungo termine per avere una direzione per cui muoversi, la vita si svolge sempre al momento presente dove si sperimenta al massimo ma bisogna avere un punto fermo in avanti da poter puntare e che ci dia la giusta direzione per motivarci ad allenare, a impegnarci a essere determinati, decisi e sicuri.
La vita è fatta di scelte, di periodi, di famiglia, lavoro e hobby. Si decidono direzioni, mete ed obiettivi; si impegna per arrivare dove si vuole con impegno, passione, convinzione e determinazione; ci si organizza da soli o con amici e famiglia. Si mettono in conto anche obiettivi difficili, sfidanti ma raggiungibili arrivandoci un passo alla volta con esperienza e fiducia in sé.
In effetti per fare cose importanti che riescono bene non basta solo impegno fisico ma anche tanta passione, tanto cuore verso quello che si fa per alleviare la fatica degli allenamenti e delle gare, e c’è bisogno anche di tanta testa per focalizzarsi con attenzione in quello che si fa e valutare momento per momento il nostro stato fisico e mentale monitorando ogni sensazione.
Si scrive poco di come curare i diversi aspetti, si impara di più ascoltando e frequentando i più esperti, comunque è un mondo dove è importante entrarci gradualmente e non farsi prendere dalla foga dei tanti chilometri e tante gare, meglio puntare a obiettivi di gare e fare un percorso graduale per arrivarci. Ci sono libri scritti dai più forti ultrarunner che parlano di esperienze personali.
Da un po’ di anni mi sto interessando alle ultramaratone, nel 2008 attraverso brevi interviste ad alcuni partecipanti alla “100 km degli Etruschi”, raccolsi alcune impressioni, sensazioni e testimonianze con l’intento di comprendere le motivazioni a intraprendere questo tipo di imprese estreme che comportano un’estenuante prestazione sportiva.
Questo interesse per il mondo delle lunghe distanze mi ha portato a mettermi in gioco sperimentandomi in alcune gare di ultramaratona e ciò mi ha permesso di scrivere articoli e libri.
Importante è l'approccio mentale focalizzato sull'avanzare senza guardare il traguardo lontanissimo, vivere l'esperienza presente. Tutto ciò lo spiego anche in alcuni testi quali “O.R.A. Obiettivi Risorse Autoefficacia”; e “Ultramaratoneta, un'analisi interminabile” scritto con Daniele Baranzini.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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