Matteo SIMONE
Lo sport permette di fare una vita
serena e felice e di conoscere un mondo di persone per confrontarsi e
conoscersi apprendendo l’uno dall’altro e condividendo opinioni ma anche
allenamenti, fatica e gare.
Simona racconta
la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport? “Personalmente non mi sono mai sentita una campionessa nello sport perché non ho mai avuto intenzione di praticarlo a livello
agonistico professionale ma solo amatoriale. Il fatto stesso di praticarlo a
livello amatoriale mi porta ad avere dei limiti e spesso delle difficoltà. Vivo
lo sport con l’obiettivo di stare bene e divertirmi e non di vincere ed essere
un campione.”
C’è sempre un inizio, si fa sempre in
tempo per mettersi in moto, prima o poi lo trovi qualcuno che ti invita a fare
sport, a correre, a far parte di una squadra di atleti e poi si inizia a
sperimentare benessere e se l’aria che si respira è piacevole si sente il
bisogno di frequentare amici e gruppi per sperimentare sempre più benessere
attraverso lo sport.
Qual è stato il tuo
percorso per diventare atleta? “Ho
iniziato per gioco intorno ai 17 anni, quando avevo l’obiettivo di perdere
qualche chilo, ero abbastanza pesante, ed ho iniziato ad avvicinarmi alla
camminata veloce, poi alla corsa. Mi faceva sentire bene e ho continuato sempre
in maniera tranquilla senza alcuna pretesa. Dopo 18 anni ho avuto la bella idea
di iscrivermi ad una gara amatoriale. Mi è piaciuta l’idea. Mi sono divertita
così tanto che mi sono fatta coinvolgere dal mio amico Massimo ad iscrivermi ad
una squadra di running. Da lì è iniziata la mia avventura.”
Questa intervista risale al 2018 e successivamente il 19 settembre 2021, Simona ha corso la maratona di Roma in 3h56'38".
Avere un riferimento è sempre più utile
che fare da soli, se hai qualcuno che ti vede, ti consiglia, ti sprona, tutto
diventa più facile e migliorabile, e più sperimenti performance e più ti
appassioni e vuoi migliorare avendo sempre più fiducia in te stesso e
incrementando sempre più le consapevolezze rispetto a quello che vuoi e puoi
fare in base alle proprie caratteristiche fisiche e mentali.
Chi contribuisce alla tua performance?
“Ho un grande allenatore che mi sprona
ogni giorno a fare meglio. Conosce bene il mio fisico e i suoi allenamenti sono
su misura. A lui devo tanto soprattutto negli ultimi tempi.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport?
“Ogni persona che supporti qualcuno è
sempre importante.”
La vita è fatta di alti e bassi, di
esperienze positive e negative, di gioia e fatica, salite e discese ma serve
tutto, serve a comprendere il valore dell’uno e dell’altro per apprezzare
sempre più i momenti piacevoli che diventano sempre più piacevoli dopo i
momenti peggiori, si apprende da tutto dal bene e dal male, dal positivo e dal
negativo.
Qual è stata la gara della tua
vita? La gara più difficile? “La gara
della mia vita è stata la mia prima mezza maratona a Verona nel 2016, la più
bella. Quella più difficile è stata la mezza maratona di Roma a giugno 2017. Mi
sono fatta seriamente male e ho sofferto dal 7° km, erano 21. Immaginate il mio
arrivo come è stato! Brutta esperienza e brutto ricordo.”
Per arrivare in alto, per ottenere
qualcosa di importa, ogni giorno è importante dedicarsi a quello che vuoi fare
ed essere, bisogna costruire giorno per giorno la nostra personalità, il nostro
benessere, la nostra performance, piano piano, un passo alla volta, credendoci
sempre di più ed essendo positivi e propositivi.
Simona ha esordito nella mezza maratona a Verona il 20 novembre 2016 in 1h52'03", mentre il 17 giugno 2017 ha corso la mezza maratona di Roma in 1h50'51". Comunque vanta ottimi tempi sotto 1h40' in successive mezze maratone a Roma: 10 marzo 2019 - 1h39:56 e 23 settembre 2018 - 1h39'19".
Quale esperienza ti dà la convinzione di potercela fare? “Non ci sono esperienze specifiche che mi
dicono che ce la posso fare. Sono io che credo che l’impegno e la costanza
possano portare ad avere risultati. Senza aspettarsi chissà cosa, ma qualcosa
in più ogni giorno è davvero possibile.”
Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con la convinzione che domani sarà sempre
migliore e che devo lavorare affinché non avvenga nuovamente. Mi affido sempre
alle cure dei medici. Non sono una che per a modo suo.”
La descrizione di Simona rende proprio
l’idea della bellezza e della ricchezza dello sport, uno sport che ti fa
sentire vivo davvero, che ti fa sperimentare sensazioni ed emozioni
ricchissime, che ti fa sporcare piacevolmente e con divertimento, alleggerendo
la vita che a volte può diventare pesante e faticosa:.
C’è un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “In particolare? Non saprei. Quando corro io
mi diverto sempre. Quindi sono tutti divertenti. Da ricordare forse il primo
cross nel fango sotto l’acqua battente. Una pioggia assurda e nonostante tutto
abbiamo gareggiato. Siamo tornate a casa con tanto fango addosso da doversi
spogliare fuori la porta nonostante fossimo in pieno inverno.”
Nello sport è importante come nella
scuola fare i compiti a casa, prepararsi a dovere e presentarsi il giorno del
test, della gara un po’ sereni e un po’ preoccupati per affrontare il grande
momento che ci dirà se siamo migliorati, se riusciamo a esprimere il nostro
potenziale vivendo l’eventuale ansia con normalità e accettazione.
Quali sensazioni sperimenti nello sport:
allenamenti, pre-gara, gara, post gara? “Prima
di una gara ho sempre un po’ di ansia. Non sai mai come va una gara. Il fatto
che l’hai preparata con cura e in modo scrupoloso ti porta sempre a voler fare
bene e concluderla con il sorriso. Durante l’allenamento invece alcuna ansia,
ma solo la determinazione a fare il lavoro e a farlo bene.”
Lo sport diventa una parte piacevole
della vita, una fetta importante da coltivare e bisogna ritagliarsi un tempo e
uno spazio per coltivare questo orto considerato importante stabilendo volta
per volta una lista di priorità accanto al lavoro, famiglia e altri interessi.
Quali sono difficoltà e rischi? “Difficoltà tante: conciliare lavoro, vita e
sport per chi come noi lo fa a livello amatoriale non è semplice. Io mi alleno
la mattina alle 5:30 per poi avere la mattinata a lavoro e il pomeriggio libero
per dedicarmi alle altre cose. I rischi….beh quelli fanno parte della vita.
Basta una storta, un piede messo male, un allungo forzato che devi stare una
settimana a casa con il nervoso perché non puoi correre.”
A volte lo sport diventa una coccola,
una cura, una terapia, una modalità di occuparsi di se stessi.
Un messaggio per avvicinare
i ragazzi allo sport? “Lo sport è un
ottimo antidolorifico. Non è la soluzione a tutti i mali, ma un primo passo.
Aiuta a crescere, a confrontarsi, a condividere e amare se stessi prima degli
altri.”
Familiari e amici cosa
dicono del tuo sport? “Nella mia
famiglia lo sport non va molto di moda, tuttavia sono entusiasti di questa mia
passione perché mi vedono felice e sorridente e sanno bene che lo sport mi ha
aiutata molto.”
Bisogna porre sempre molta attenzione
alle cose che si fanno per non rischiare di farsi del male fisicamente e
psichicamente, meglio essere corretti con se stessi e con gli altri e cercare
di fare il proprio meglio senza barare, senza inganni, senza scorciatoie.
C’è stato il rischio di incorrere nel
doping? “No, personalmente non ho mai
avuto questo tipo di esperienze e di suggerimenti.”
Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “Credo non abbia senso tentare di superare i
propri limiti con l’aiutino. Si inganna prima di tutto se stessi e poi gli
altri. Lo sport non diventa costruttivo ma distruttivo prima per l’atleta, poi
per gli altri in quanto cattivo esempio.”
Si cresce con lo sport, si diventa più
maturi e responsabili, si diventa più autonomi, si sviluppa più consapevolezza,
fiducia in sé e resilienza, si apprende tanto attraverso lo sport, si ha una
marcia in più anche in famiglia e al lavoro attraverso la scuola di vita dello
sport.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? “Ho scoperto che
ci sono anche io, che posso contare sulle mie forze e anche io ho qualcosa da
dare. Ho scoperto che i limiti ci sono ma con la determinazione si possono
superare. Tentare è la via del successo. Poi se non ci si riesce non importa,
quel che conta è averci provato.”
Nella mente degli atleti ci sono sempre
tanti piccoli obiettivi e sempre un grande obiettivo da raggiungere con
sicurezza, grande lavoro, impegno, determinazione e tanta passione.
Prossimi obiettivi?
“La
Maratona è il mio prossimo obiettivo, ci devo lavorare. Piano piano, sono certa
che ci riuscirò.”
Ringrazio Simona per la sua spontaneità
e sincerità nel raccontare di sé, per il tempo dedicato e auguro di arrivare
alla maratona con consapevolezza e sufficiente lavoro per affrontare e gestire
l’amica fatica che ripaga sempre degli sforzi prolungati nel tempo che
permettono di raggiugere mete ambite.
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Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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