La
resilienza trasforma persone e li rende più forti dal punto di vista più
mentale che fisico. Questo è lo sport che vogliamo, uniti nella condivisione di
esperienze fatte di gioie e dolori.
Lo sport rende felici e resilienti,
condividendo fatica, gioie e dolori e apprendendo sempre dalla scuola dello
sport. Un mondo affascinante, aggregante, amichevole quello dello sport fatto
di incontri e confronti alla scoperta di se stessi e degli altri per evolvere e
incrementando consapevolezza, autoefficacia e resilienza e cercare di
trasformare sogni in realtà.
E’ sempre più importante affrontare, superare,
gestire i cambiamenti che, a volte, risultano stabilizzanti. Questa attitudine
e capacità, che possiamo chiamare anche resilienza, si sviluppa dalla più
tenera età. Da quando impariamo a camminare ci capita di cadere e rialzarci
sempre, sperimentando fallimenti e riuscita. Dopo tanti tentativi riusciamo a
restare in piedi inizialmente e poi a correre o fare sport, sperimentando
sempre più fiducia in noi stessi.
E’ importante che lo sviluppo della consapevolezza, della fiducia in sé e della resilienza sia affiancato da figure di educatori, i cosiddetti care giver, che si prendono cura dei bambini e dei ragazzi fino a che non diventino autonomi. In genere il bambino inizia ad acquisire la propria autonomia dopo aver attraversato il periodo fisiologico dell’adolescenza, durante il quale, a volte, si diventa ribelli per staccarsi dai genitori e dal proprio nucleo familiare, per poi ritornare più maturi, consapevoli e responsabili.
I contesti fondamentali per l’educazione alla fiducia in se stessi e alla resilienza sono essenzialmente rappresentati dalla famiglia, dalla scuola e dallo sport.
I contesti fondamentali per l’educazione alla fiducia in se stessi e alla resilienza sono essenzialmente rappresentati dalla famiglia, dalla scuola e dallo sport.
Lo
sport incrementa la Resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi,
crisi, difficoltà. Si possono fare grandi cose e se arriva un impedimento per
qualsiasi motivo bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, non
abbattersi ma cambiare solamente gli obiettivi, rimodularli in base alle proprie
condizioni fisiche attuali. Per ogni problema c’è almeno una soluzione, chiuso
un portone se ne possono aprire tanti altri.
Tenacia,
determinazione, resilienza accrescono la forza mentale per andare avanti, per
raggiungere un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il
percorso. La persona resiliente ricerca strategie creative di fronte alle
difficoltà, possiede autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza,
importanti relazioni familiari e amicali.
Resilienza per gestire e superare momenti e periodi difficili, muri e barriere, ripartendo con più convinzione ed energie rinnovate, riprovando in modo diverso con sorriso e positività. Tra i fattori individuali che promuovono la resilienza vi sono: autoefficacia, locus of control interno, capacità di porsi degli obiettivi e di trovare strategie adeguate per conseguirli, progettualità futura, ottimismo, senso dell’umorismo. E’ possibile approfondire l’argomento sul testo Sviluppare la Resilienza Per affrontare crisi, traumi, sconfitte nella vita e nello sport. MJM, Meda (MI), 2014. http://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
Matteo SIMONE
Resilienza per gestire e superare momenti e periodi difficili, muri e barriere, ripartendo con più convinzione ed energie rinnovate, riprovando in modo diverso con sorriso e positività. Tra i fattori individuali che promuovono la resilienza vi sono: autoefficacia, locus of control interno, capacità di porsi degli obiettivi e di trovare strategie adeguate per conseguirli, progettualità futura, ottimismo, senso dell’umorismo. E’ possibile approfondire l’argomento sul testo Sviluppare la Resilienza Per affrontare crisi, traumi, sconfitte nella vita e nello sport. MJM, Meda (MI), 2014. http://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
Matteo SIMONE
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