Non c’è un’età per iniziare la pratica di uno sport, si fa sempre in tempo a mettersi in gioco e sperimentarsi con una disciplina sportiva, basta provare e lasciarsi coinvolgere e il resto viene da solo.
Diventerai sempre più esperto e allenato, farai sempre più miglioramenti,
te la caverai sempre di più e aumenterà la fiducia in te e la gioia di far bene
e condividere momenti particolari fatti di fatica e soddisfazioni con amici e
altri atleti che si incontrano in allenamento e in gara.
Di seguito Ivano
racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come
stai? Come è stato l'esordio in triathlon? “Sto bene, mi sono avvicinato a questo sport perché
mi è sempre piaciuto il nuoto, ho ripreso il nuoto alla piscina
Icos. L'ambiente del triathlon è molto competitivo e non c'è tempo per i saluti
prima della gara, lo reputo uno sport di cui non c'è pericolo per infortuni, anche molto divertente e che mi permette di non fermarmi in quanto il nuoto e il ciclismo mi riabilitano dagli infortuni che alcune volte mi capitano. L'esordio
per il mio primo Olimpico di Polignano è andato bene, il nuoto e la corsa sono
in linea con i tempi dei miei compagni, meno il ciclismo, durante la gara ho
avuto problemi tecnici con la mia bici.”
L’esperienza diventa un grande maestro e una grande scuola di vita, permette di conoscersi, di apprendere, si sviluppare sempre più consapevolezza delle proprie capacità, potenzialità, caratteristiche, risorse, limiti.
Quale sport ti facilita? “Abbassando il livello di concentrazione, la corsa rimane il mio sport primario in quanto mi permette di stare con i miei amici cari e mi fa vivere i posti in maniera piacevole e c'è anche molto più pubblico che ti motiva a continuare e durante la gare si scambiano saluti e sorrisi con le persone.”
Si apprende da se stessi e dagli altri, nella mente degli atleti ci sono sempre gare e sfide con se stessi e con gli altri, c’è sempre la voglia di migliorare o cambiare metodo, seguire direzioni e percorsi che portano dove vogliono andare per sperimentare sia benessere che performance.
Si apprende da se stessi e dagli altri, nella mente degli atleti ci sono sempre gare e sfide con se stessi e con gli altri, c’è sempre la voglia di migliorare o cambiare metodo, seguire direzioni e percorsi che portano dove vogliono andare per sperimentare sia benessere che performance.
Cosa hai scoperto di te
stesso? “Ho scoperto che gareggiare è
bello, ti rende protagonista sfidando te stesso, dove unico obiettivo è
continuare a superare i miei limiti magari anche con un po' di competizione dove, secondo me, si distingue chi ha imparato a gestire i propri dolori che, chi più chi meno, abbiamo ed è riuscito a conservare energie per un ultimo sprint. Ammiro persone con un'età adulta che corrono o disabili, mi si riempie il cuore di gioia, sono loro i miei esempi.”
Ora è il momento, ora bisogna fare quello
che possiamo e che vogliamo con le risorse residue e lo sport aiuta a
rimettersi in moto, a ripartire sempre, a trovare nuove modalità di esprimersi
e di conoscersi.
Lo sport permette di riflettere ed elaborare propri vissuti e
situazioni, lo sport aiuta a organizzarsi e pianificare direzioni e percorsi
per testarsi, per arrivare fino alla meta, fino in fondo con fiducia in se, consapevolezza
dei propri mezzi e con resilienza, rialzandosi sempre e cavalcando sempre nel
miglior modo possibile l’onda di ogni eventuale cambiamento.
Come sei cambiato? “Se mi chiedi quale è stato il mio
cambiamento ti dico che la vita m’ha regalato un modo per cui divertirmi e lasciare
alle spalle la routine quotidiana e godere di ciò che ci ha creato Dio, una
perfetta macchina il nostro corpo e il mondo che ci circonda.”
Dietro e con ogni atleta c’è sempre un
amico, una famiglia, un professionista che ti aiuta, ti sostiene, ti fa
compagnia, che fa il tifo per te, che è disposto a condividere fatica e gioia.
Come ti alleni? “Mi alleno dal lunedì al venerdì con i miei due amici Mimmo e Nicola
dalle 13.15 fino alle 15.00 iniziando con una camminata veloce e poi correndo
più o meno alla fine facciamo 15 km al giorno in qualsiasi condizioni
climatiche, poi lunedì e giovedì dalle 21.00 alle 22.00 vado in piscina, la
domenica quasi sempre la dedico per le gare.”
Nella mente degli atleti ci sono sempre
tante gare, tanti eventi, tanti appuntamenti da non mancare e tanti orti da
coltivare come quello individuale, famigliare, amicale, lavorativo.
Prossimi obiettivi? “Prossimi obiettivi è quello di continuare a crescere in bici, prossimo appuntamento fare lo sprint a Trani e l'Olimpico triathlon a Senise per il resto voglio continuare a dedicarmi alla corsa, da non perdere la 6 ore Stranamarathon un appuntamento per tutti gli ultra maratoneti.
Un desiderio ho, essendo separato, far avvicinare i mie figli allo sport sapendo che questo li renderebbe felici, naturalmente qualsiasi sport loro vogliano fare, un modo per stare insieme. Avendo due kayak mi piacerebbe coinvolgerli in passeggiate alla scoperta della costiera garganica.
Ho fatto una fantastica esperienza con l'amico Matte Plazo e la sua famiglia, facendo per tre giorni in kayak il giro del Gargano pernottando il primo giorno a Vignanotica in spiaggia e il secondo a Baia dei Campi, pranzando e cenando con le provviste.”
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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